<div>ENGLISH BELOW
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<div>Dall'inizio dell'offensiva israeliana nella Striscia di Gaza, il bilancio di morti e feriti palestinesi continua ad aumentare ora dopo ora. Stando all'ultimo aggiornamento del Ministero della Salute di Gaza, sono più di 45mila le vittime, decine di migliaia i feriti, di cui oltre il 70% bambini e donne.
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<div>Un assedio incessante, aggravato dal taglio delle forniture elettriche, idriche e alimentari necessarie per l'approvvigionamento degli oltre 2 milioni di abitanti nella Striscia. Giovedì 12 ottobre, alle 14, l'unica centrale elettrica operativa di Gaza ha smesso di funzionare per la mancanza di carburante, lasciando al buio la popolazione. Attualmente, sono più di un milione e mezzo gli sfollati, costretti ad abbandonare il nord di Gaza per trovare rifugio a Rafah.
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<div>Per supportare Gaza e i suoi abitanti, vittime di 76 anni di occupazione, Gaza Freestyle, Mutuo Soccorso Milano, Centro Vik-Vittorio Arrigoni, Acs- Associazione di Cooperazione e Solidarietà, Dis- Donne in Strada e Corte delle Madri hanno quindi deciso di lanciare la campagna di crowdfunding 'SOS GAZA': con le donazioni abbiamo già iniziato ad acquistare beni di prima necessità fondamentali, come cibo, articoli igienico-sanitari, materassi, alimenti in scatola e per bambini. Normalmente, la raccolta di beni e le altre operazioni logistiche avrebbero avuto come base il Centro di Scambio Culturale Vik-Vittorio Arrigoni a Gaza City, ma a seguito dei bombardamenti, purtroppo, la sede fisica non è più agibile. In questo momento, grazie al lavoro dei nostri cooperanti Sami, Mohamed Alamarin, Mohamed Majdalawi e Ali Tayeh, siamo operativi sopratutto a sud e al centro, nelle aree di Deir Al Balah, Al Zawayda, Bureji, Al Nusayrat, Khan Younis, Rafah, Bani Suhaila e Abasan.
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<div>Inoltre, in collaborazione con una rete di associazioni locali e internazionali, ci stiamo mossi per inviare container di materiale umanitario a Gaza, concentrandoci sui beni di prima necessità e di igiene intima di donne e ragazze.
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<div>Il container è arrivato a fine settembre, dopo mesi e mesi di problemi continui. L'occupazione del valico di Rafah ha bloccato tutte le attività umanitarie dal lato egiziano, al momento è la Giordania che coordina l'ingresso di container, ma lo fa con il contagocce, l'esercito occupante blocca tutto, facendo lievitare i costi di affitto di capannoni e camion. 
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<div>Al momento abbiamo fermato l'invio di container nella striscia di Gaza, costava di più ''inviare'' che comprare sul posto. 
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<div>Abbiamo inviato un container in Libano, a Beirut. A breve verrà scaricato e distribuito tra gli sfollati e sfollate del Sud. 
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<div>Quest'anno, la nostra carovana avrebbe dovuto celebrare la sua decima edizione, con l'organizzazione di un grande forum femminista in vista della costruzione della Casa Internazionale delle Donne di Gaza. Purtroppo, dopo questa aggressione, trasformata in genocidio, i nostri progetti sono stati messi da parte per fare fronte all'emergenza umanitaria, concentrando gli sforzi sulle operazioni di ricostruzione e sostegno alle famiglie locali. Seppur in piccola parte, il nostro contributo sta facendo la differenza per centinaia di persone. Senza il cessate il fuoco, però, gli aiuti raccolti rappresentano ancora una goccia nell'oceano, con il governo occupante di Tel Aviv che ostacola la distribuzione continua di materiali fondamentali. Continuare a supportare la popolazione di Gaza, quindi, è più che mai essenziale.
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<div><strong>Aggiornamento SOS GAZA:</strong>
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<div>Le distribuzioni di bani alimentari sono state attivate nei campi profughi di: Deir Al Balah e Al Nusairat, nelle aree di Al Zawayda, Maghazi camp, Khan Younis:
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<div>100 shekel a pacco alimentare, più il trasporto.
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<div>Materiale dentro al pacco alimentare: cipolle, carote, melanzane, farina, pomodori, peperoni, olio, riso, zucchero, datteri, grano, fave macinate e tacchini.
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<div>Il Maghazi camp è seguito da Ali Taye; Rafah, Nuseirat e Deir al Balah da Mohammad Alamarin e Mohammad Al Majd; Khan Younis da Sami.
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<div>Siamo stati contattati da diverse Ong molto grandi che non riescono ad effettuare distribuzioni dentro Gaza, non hanno personale organizzato per distribuire. I camion vengono circondati dalle persone disperate e rese alla fame, e le Ong non hanno riferimenti per organizzare i propri container. Così era nato il progetto della cucina da campo a Rafah, con il terreno affittato da Suad e poi bombardato ed occupato dall'esercito occupante. 
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<div>E' stato fatto un piano di lavoro per un team di giovani che verranno stipendiati per svolgere diverse mansioni che ci sono state richieste.
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<li>QUALI INTERVENTI?
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<div>1) SCUOLA: Progetto coordinato da Mohammad Almasdj, costruzione di due scuole, una a Dehir al Balah, la seconda a Khan Youni. Il progetto è gestito e proposto da 8 insegnanti, 4 donne e 4 uomini che tutti i giorni aprono e chiudono i tendoni dove stiamo facendo le lezioni.
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<div>2) Servizio CUCINA- Il responsabili è Mohammad Alamareen, nei primi mesi abbiamo realizzato un capannone e magazzino con preparazione, confezionamento e distribuzione di 2000 pasti al giorno a Rafah. Abbiamo poi perso la cucina e abbiamo costruito una struttura mobile per poterci spostare nelle zone dove c'è bisogno.
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<div>Nelle ultime settimane di Novembre 2024 Mohammad e la sua squadra hanno costruito una nuova struttura a Khan Younis, dove vengono fatti centinaia di pasti tutti i giorni e una volta a settimana la pizza per i bambini della scuola.
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<div>Questa attività è quella che richiede maggior sostegno economico, costante e quotidiano.
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<div>3) Intervento di distribuzione di aiuti alimentari e acqua filtrara potabile a Nuseirat ; progetto è coodinato da Mona
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<div>4) Progetto CINEMA IN CAMP, ccordinato da Yasmine Al Jarba, Dorgham Basam e Hamdan Qraqeia; proiezione quotidiana di cartoni animati per i bambini e le bambine a Dehir al Bala, Khan Younis e Gaza, con particolare attenzione all'allestimento di un ambiente confortante e accogliente. Oltre alle proiezioni abbiamo iniziato anche a fare degli spettacoli teatrali con delle compagnie che hanno scritto dei copioni apposta, dopo mesi che non recitavano.
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<div>5) Intervento Al nord, invio di risorse per le crew di skaters e le scuole di circo che fanno supporto psicologico per orfani.
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<div><strong><em>Ad oggi Gofoundme ha trattenuto il 6,8% delle donazioni. Questo perche molti donatori e donatrici, NON selezionano l'opzione per donare il 0%. Il sito di Gofoundme è impostato al 10%. Fate presente di cambiare la percentuale.</em></strong>
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<div>Ringraziandovi ancora per la fiducia e il supporto, vi chiediamo di continuare a donare e condividere il più possibile questa raccolta fondi.
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<div><strong>STOP BOMBING GAZA, CEASEFIRE NOW!</strong>
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<div>Acs- Associazione Cooperazione e Solidarietà
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<div>Centro Vik- Vittorio Arrigoni
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<div>Dis- Donne in Strada
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<div>Gaza Freestyle
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<div>Mutuo Soccorso Milano
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<div>CSOA La Strada
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<div>Forte Prenestino
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<div>C.S.A. Paci Paciana
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<div><strong>Le donazioni della campagna saranno devolute a Mutuo Soccorso Milano APS, che provvederà ad utilizzare i fondi per l’attuazione delle attività descritte sopra. Le associazioni firmatarie del crowdfunding sono a supporto del progetto, ma non gestiranno l’importo raccolto.</strong>
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<div>Since the beginning of the Israeli offensive in the Gaza Strip, the number of dead and wounded continues to increase hour after hour. According to the latest update from the Ministry of Health in Gaza, there are thousands victims and tens of thousands injured, mostly civilians, of which over 60% are children and elderly.
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<div>An incessant siege, aggravated by the cutting of electricity, water and food supplies necessary for the survival of the more than 2 million inhabitants in the Strip. On Thursday 12 October, at 2pm, the last operational power plant stopped working due to a lack of fuel, leaving over 400,000 people immediately in the dark. A figure that adds to the almost 500,000 displaced by the bombings, forced to sleep on the streets or in UNRWA schools.
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<div>Waste and wastewater treatment is at a standstill, exposing the population to disease, while hospitals across the Strip are out of commission or at their limit as they are targeted by Israeli missiles.
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<div>To support Gaza and its inhabitants, victims of 75 years of occupation, Gaza Freestyle, Mutuo Soccorso Milano, Centro Vik-Vittorio Arrigoni, Acs- Associazione di Cooperazione e Solidarietà, Dis-Donne in Strada and Corte delle Madri have therefore decided to launch the 'SOS GAZA' crowdfunding campaign: with donations we will be able to purchase basic necessities, such as medicines, sanitary items, mattresses, canned food, baby food. The base of operations of our organisations are at the Vik-Vittorio Arrigoni Cultural Exchange Center in Gaza City, which has been operating in the Strip in humanitarian, educational, sporting and political support projects in close collaboration with the local organisations since 2012. We will then enter Gaza to support all the Palestinian people, distributing the material and funds we receive.
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<div>This year, Gaza Freestyle was supposed to celebrate its tenth birthday, with the organization of a large feminist forum in view of the construction of the International Women's House in Gaza. Unfortunately, following Israel's repeated attacks, our projects could be put aside to deal with the humanitarian emergency, concentrating efforts on reconstruction operations and support for local families.
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<div>We need all the support possible to help the people of Gaza: donate now, every contribution can make a difference!
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<div>Acs-Cooperation and Solidarity Association
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<div>Vik-Vittorio Arrigoni Center
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<div>Court of Mothers
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<div>Dis-Women on the Street
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<div>Gaza freestyle
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<div>Mortgage Assistance Milan
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<div>CSOA La Strada
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<div>CSOA Forte Prenestino
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<div>C.S.A. Paci Paciana
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<div>Donations from the campaign will be donated to Mutuo Soccorso Milano APS, which will use the funds to implement the activities described above. The crowdfunding signatory associations support the project, but will not manage the amount raised.
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