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Il RIALTO SANTAMBROGIO è stato uno dei centri culturali più importanti degli anni Zero
Nel dicembre del 2019 e nel settembre del 2021 il Rialto è stato multato, rispettivamente per 92mila e 41mila euro
(se scorrete più in basso potete approfondire la vicenda)
Questa campagna serve a sostenere il Rialto e i suoi soci in questa vicenda assurda. Ecco come:
° ° °
«COMPRIAMO» IL DEBITO DEL RIALTO!*
Gli stati vendono i propri debiti attraverso i titoli di stato. Le banche vendono i debiti deteriorati ad altre società. Allora ci siamo chiesti, perché non provare a "comprare" tutti insieme il debito del Rialto? È un gesto artistico, ovviamente, oltre che un gesto civico e politico.
Sono state realizzate delle “obbligazioni patafisiche”, dei multipli d'artista che non hanno valore alcuno e non sono una compravendita, ma un gesto artistico-politico. Ogni obbligazione "vale" 200 euro. La invieremo a chiunque sottoscriverà quella cifra al crowdfunding, come forma di ringraziamento. Il Rialto ha prodotto un valore enorme in termini di produzione e sostegno alla scena contemporanea; oggi quel valore viene sanzionato. L’unica reazione possibile è questa: noi il debito lo paghiamo insieme, quel valore ce lo ricompriamo.
Sappiamo che la cifra è consistente, ma si può raggiungere in molti modi:
– versa l’intera cifra tutta in una volta.
– dividi la cifra: 100 euro oggi e 100 a natale, oppure 50 euro al mese
– hai poca liquidità ma vuoi aderire? Spalma la cifra in più mesi, impegnandoti a versare 50 euro a trimestre.
– non ce la fai ma vuoi comunque sostenere? Crea un gruppo che, unendosi, è in grado di comprare una o più obbligazioni.
Se doni di meno, segnala la tua intenzione di raggiungere la quota nel tempo!
Scrivi a: [email redacted]
° ° °
SOSTIENI IL CROWDFUNDING
Puoi sostenere anche adesso la raccolta fondi:
— dona 10, 20, 30 o 50 euro. ogni sforzo è importante!
— fai girare la pagina della campagna suoi social
— chiedi agli amici di sostenere e condividere
__________________________
*NOTA INFORMATIVA: Questa è una campagna di beneficenza. La “vendita dell'obbligazione artistica" non va in alcun modo interpretata come una transazione commerciale! Aderendo alla campagna fai un gesto disinteressato e senza alcun tipo di ritorno in termini materiali. L’obbligazione patafisica di cui si parla è un’obbligazione immaginaria, un gesto artistico, un detournement situazionista. La sua consegna è un omaggio che la rete di artisti che sostiene il Rialto farà come forma di ringraziamento, e non è classificabile in alcun modo come una transazione, acquisto, cessione reale di alcunché. La presente nota informativa – che fa irrompere la realtà burocratica in quella patafisica – è a tutela di tutti. Ma sforziamoci tutti assieme affinché la patafisica vinca!
QUANTO COSTA LA CULTURA?
Il Rialto è stato uno dei centri culturali più attivi degli anni Zero. Oggi, a cinque anni dalla chiusura, un provvedimento colpisce quattro dei soci fondatori del circolo Arci: dovranno rispondere di una sanzione di 183mila euro. Perché dal punto di vista della burocrazia l'attività del Rialto non era culturale ma commerciale. Decade così il regime fiscale del circolo arci che viene considerato d'ufficio una società di persone con i nomi di quattro soci.
Chi conosce il Rialto sa che tipo di attività veniva svolta. Tra il 2000 e il 2015 sono state sostenute e ospitate circa 300 compagnie teatrali, 200 concerti di musica sperimentale e 50 mostre. L'attività del Rialto ha promosso o partecipato a più di 80 festival, nonostante i cinque anni di stop dal 2009 al 2014, durante i quali sono state attive diverse esperienze di formazione teatrale. Il Rialto ospitava undici mesi l'anno di prove teatrali in quattro diversi spazi, dando vita a una residenza artistica informale che ha contribuito a disegnare la scena artistica di oggi. E tutto questo alla collettività non è costato nulla!
Quel lavoro, sostenuto dall'autofinanziamento e dal volontariato, oggi viene accusato di essere abusivo. Ma l'arte abusiva è stata per oltre un decennio l'unica scena artistica indipendente possibile a Roma, per gli artisti della capitale e per chi, da fuori, voleva presentare lì il proprio lavoro. Questa sanzione vuole trasformare in un fatto "tecnico" e individuale quello che è un fatto collettivo e politico: la mancanza di spazi per la creazione contemporanea. Invertiamo questa narrazione tossica e aiutiamo i soci del Rialto a far fronte a questa situazione.
NB: questa raccolta fondi serve a pagare le spese dei procedimenti e a mitigare l'impatto del dispositivo che ha colpito il Rialto. Più ci si avvicina alla cifra e più riusciremo a diminuire l'effetto del dispositivo, che grava su sole quattro persone.
° ° °
AGGIORNAMENTO DICEMBRE 2020: la cifra contestata è stata ridotta a 92mila euro, in parte sostenute dal crowdfunding
AGGIORNAMENTO SETTEMBRE 2021: una nuova contestazione viene comunicata all'associazione, per 41mila euro
per maggiori informazioni leggi gli aggiornamenti
Nel dicembre del 2019 e nel settembre del 2021 il Rialto è stato multato, rispettivamente per 92mila e 41mila euro
(se scorrete più in basso potete approfondire la vicenda)
Questa campagna serve a sostenere il Rialto e i suoi soci in questa vicenda assurda. Ecco come:
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«COMPRIAMO» IL DEBITO DEL RIALTO!*
Gli stati vendono i propri debiti attraverso i titoli di stato. Le banche vendono i debiti deteriorati ad altre società. Allora ci siamo chiesti, perché non provare a "comprare" tutti insieme il debito del Rialto? È un gesto artistico, ovviamente, oltre che un gesto civico e politico.
Sono state realizzate delle “obbligazioni patafisiche”, dei multipli d'artista che non hanno valore alcuno e non sono una compravendita, ma un gesto artistico-politico. Ogni obbligazione "vale" 200 euro. La invieremo a chiunque sottoscriverà quella cifra al crowdfunding, come forma di ringraziamento. Il Rialto ha prodotto un valore enorme in termini di produzione e sostegno alla scena contemporanea; oggi quel valore viene sanzionato. L’unica reazione possibile è questa: noi il debito lo paghiamo insieme, quel valore ce lo ricompriamo.
Sappiamo che la cifra è consistente, ma si può raggiungere in molti modi:
– versa l’intera cifra tutta in una volta.
– dividi la cifra: 100 euro oggi e 100 a natale, oppure 50 euro al mese
– hai poca liquidità ma vuoi aderire? Spalma la cifra in più mesi, impegnandoti a versare 50 euro a trimestre.
– non ce la fai ma vuoi comunque sostenere? Crea un gruppo che, unendosi, è in grado di comprare una o più obbligazioni.
Se doni di meno, segnala la tua intenzione di raggiungere la quota nel tempo!
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— dona 10, 20, 30 o 50 euro. ogni sforzo è importante!
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*NOTA INFORMATIVA: Questa è una campagna di beneficenza. La “vendita dell'obbligazione artistica" non va in alcun modo interpretata come una transazione commerciale! Aderendo alla campagna fai un gesto disinteressato e senza alcun tipo di ritorno in termini materiali. L’obbligazione patafisica di cui si parla è un’obbligazione immaginaria, un gesto artistico, un detournement situazionista. La sua consegna è un omaggio che la rete di artisti che sostiene il Rialto farà come forma di ringraziamento, e non è classificabile in alcun modo come una transazione, acquisto, cessione reale di alcunché. La presente nota informativa – che fa irrompere la realtà burocratica in quella patafisica – è a tutela di tutti. Ma sforziamoci tutti assieme affinché la patafisica vinca!
QUANTO COSTA LA CULTURA?
Il Rialto è stato uno dei centri culturali più attivi degli anni Zero. Oggi, a cinque anni dalla chiusura, un provvedimento colpisce quattro dei soci fondatori del circolo Arci: dovranno rispondere di una sanzione di 183mila euro. Perché dal punto di vista della burocrazia l'attività del Rialto non era culturale ma commerciale. Decade così il regime fiscale del circolo arci che viene considerato d'ufficio una società di persone con i nomi di quattro soci.
Chi conosce il Rialto sa che tipo di attività veniva svolta. Tra il 2000 e il 2015 sono state sostenute e ospitate circa 300 compagnie teatrali, 200 concerti di musica sperimentale e 50 mostre. L'attività del Rialto ha promosso o partecipato a più di 80 festival, nonostante i cinque anni di stop dal 2009 al 2014, durante i quali sono state attive diverse esperienze di formazione teatrale. Il Rialto ospitava undici mesi l'anno di prove teatrali in quattro diversi spazi, dando vita a una residenza artistica informale che ha contribuito a disegnare la scena artistica di oggi. E tutto questo alla collettività non è costato nulla!
Quel lavoro, sostenuto dall'autofinanziamento e dal volontariato, oggi viene accusato di essere abusivo. Ma l'arte abusiva è stata per oltre un decennio l'unica scena artistica indipendente possibile a Roma, per gli artisti della capitale e per chi, da fuori, voleva presentare lì il proprio lavoro. Questa sanzione vuole trasformare in un fatto "tecnico" e individuale quello che è un fatto collettivo e politico: la mancanza di spazi per la creazione contemporanea. Invertiamo questa narrazione tossica e aiutiamo i soci del Rialto a far fronte a questa situazione.
NB: questa raccolta fondi serve a pagare le spese dei procedimenti e a mitigare l'impatto del dispositivo che ha colpito il Rialto. Più ci si avvicina alla cifra e più riusciremo a diminuire l'effetto del dispositivo, che grava su sole quattro persone.
° ° °
AGGIORNAMENTO DICEMBRE 2020: la cifra contestata è stata ridotta a 92mila euro, in parte sostenute dal crowdfunding
AGGIORNAMENTO SETTEMBRE 2021: una nuova contestazione viene comunicata all'associazione, per 41mila euro
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Fundraising team: artisti per il rialto (4)
Lisa Natoli
Organizer
Rome, LZ
Rialto Santambrogio
Beneficiary
Francesca Macrí
Team member
Matteo Angius
Team member
Emilia Verginelli
Team member