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Due anni fa abbiamo fatto un esperimento. Volevamo portare in piazza il giornalismo d’inchiesta e i temi di cui quotidianamente ci occupiamo e creare uno spazio di discussione pubblico non solo per addetti ai lavori. Uno spazio che prevedesse momenti di formazione gratuiti, dibattiti, ma anche musica e chiacchiere. Uno spazio di cui prenderci cura.
E così è nato FIRE, il festival di inchiesta e reportage giornalistico, che dal 2022 organizziamo nella seconda metà di giugno ai Giardini Galafati al Pigneto, a Roma.
Talk, mostre, workshop, musica, proiezioni: in questi due anni abbiamo coinvolto oltre 50 speaker, associazioni, scuole, collettivi giornalistici, realtà editoriali. Abbiamo parlato di lavoro, caporalato e sfruttamento, di violenza e disuguaglianza di genere, di migrazioni e dell’accoglienza sotto inchiesta, di carcere, marginalità. Abbiamo parlato di diritti, precariato e di cosa significa essere giornalisti e giornaliste freelance oggi in Italia, di città, criminalità organizzata e guerre. E poi abbiamo messo su durante le giornate di FIRE due workshop completamente gratuiti sugli strumenti della professione giornalistica.
Non ce lo aspettavamo, ma la risposta è stata travolgente. Ogni sera i Giardini Galafati, di solito deserti nonostante il passaggio intorno di tantissima gente, si sono riempiti di persone che hanno ascoltato attente gli incontri, hanno partecipato ai dibattiti, si sono ritrovate per bere una birretta all’aperto. Qualche volta non sono nemmeno bastate le sedie.
La scelta del luogo non è stata casuale. Volevamo far vivere e diventare uno spazio di dialogo e relazioni il giardino vuoto di una scuola a ridosso della stazione della metropolitana, lungo una delle vie più trafficate nel quartiere. Perché pensiamo che la sicurezza di un luogo coincida con il prendersi cura degli spazi: aprirli, usarli, animarli.
Questo abbiamo voluto fare: restituire alla città uno spazio pubblico dove parlare, ascoltare, incontrarsi, giocare, ballare.
In queste due edizioni abbiamo raddoppiato gli sforzi, moltiplicato i momenti di incontro, coinvolgendo le realtà attive nel territorio. L’energia, la passione, la partecipazione di tutti e tutte voi ci hanno dimostrato che il lavoro collettivo ha ancora un senso altissimo.
FIRE è l’esito di un lavoro collettivo che dura tutto l’anno che coinvolge quattro associazioni - noi del Cgp, A Buon Diritto, Irpi Media e il circolo Arci Sparwasser - che si sono incontrate in questi due anni e hanno iniziato a collaborare, un quartiere come il Pigneto, tante persone che mettono a disposizione tempo, competenze, passione, speranze.
È stato stancante, a tratti difficile, ma ci è piaciuto tantissimo. Talmente tanto che lo rifacciamo: siamo al lavoro per la terza edizione di FIRE. Anche quest’anno ci vedrete correre da un lato all’altro dei Giardini Galafati per montare gazebo, tavoli, allestire il bar e appendere luci.
Ma vogliamo fare di più.
Vogliamo mettere in piedi un programma sempre più ricco, invitare ospiti sempre più interessanti, offrire workshop sempre più formativi. Vogliamo rendere il festival sempre più accessibile e accogliente per tutti e tutte. E vogliamo organizzare eventi di avvicinamento anche in altri quartieri, allestire mostre fotografiche, reading.
Ci stiamo impegnando per fare un festival ancora più grande e per questo chiediamo il tuo aiuto. FIRE è gratuito e aperto, autofinanziato, ed è il frutto del lavoro di un anno di tutte e tutti noi.
L’obiettivo prefissato è 10mila euro, che non coprono tutte le spese del festival, ma ci aiuteranno a migliorare il nostro lavoro. Con una piccola donazione puoi sostenerci e aiutarci a rendere più strutturale il nostro impegno e a far crescere FIRE.
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Organizer
Centro di Giornalismo Permanente
Organizer
Rome, LZ