Sos Catastrofi - l'Isola Che Non C'è Arte Venezia
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AGGIORNAMENTO:
2019 Acqua Granda
2020-2021 Covid
2022 Incendio in casa
Venezia tra novembre e dicembre 2019 è stata colpita da un'ondata di acqua alta senza precedenti. La città ha passato giorni da incubo, arrivando il 12 novembre alla seconda acqua alta peggiore della storia, con 187 cm.
Siamo un piccolo negozio di Cartoleria e Belle Arti (con una piccola sezione di copisteria) nel pieno centro storico di Venezia.
A quanto sembra qui dentro si poteva acquistare carta e matite ancora prima dell'Unità d'Italia, e i nostri 19 anni qui dentro sembrano una parte così piccola nella storia di queste mura.
Piccoli, sì, una ventina di metri quadri (scarsi). Ma quando si entra, c'è merce fino al soffitto. Letteralmente. Abbiamo cercato di renderlo una delizia per chiunque abbia la passione per la scrittura, il disegno, la pittura, la calligrafia, lo studio e il fai da te creativo. Che ti piacciano le tecniche antiche e tu abbia bisogno di medium alla caseina e pigmenti per la tempera su tavola, o che tu preferisca cimentarti con Copic e fineliner per tavole di fumetto, qui troverai quello che cerchi. Abbiamo talmente tante marche e fornitori diversi che mentre le elenchiamo fate in tempo a prendervi un caffè che quando tornate dobbiamo ancora finire.
L'acqua alta del 12 novembre ci ha devastato. Sono entrati 42 cm d'acqua nonostante la paratia e la pompa. Merce su merce rovinata, e le due grandi stampanti che hanno fornito chilometri e chilometri di roba da studiare agli studenti di Venezia zuppe fino ai circuiti. Ovviamente, avevamo praticamente finito di pagarle.
A quella notte tremenda è seguito un mese e mezzo di acque alte continue, fino al mattino del 25 dicembre. Non devastanti come la prima, certo, ma che hanno bloccato arrivi di merce, possibili clienti e lavori vari. Le assicurazioni ci hanno messo quindici giorni prima di fare la perizia sulle stampanti, togliendoci ogni possibilità di lavorare durante il periodo scolastico.
Politici e personaggi famosi si sono riempiti la bocca di parole. Tante parole. Ma a dicembre, Venezia ha pagato l'acconto IVA come tutti gli altri. Non annullato, non rimandato, non rateizzato.
E l'IMU? Idem. Anche chi ha perso casa, a quanto pare.
I rimborsi? Sulla merce e i macchinari riacquistati. Non interessa che tu abbia minimi d'ordine, o che certi macchinari abbiano costi che non ci si può permettere e che magari si ha acquistato dopo anni di risparmi.
Speravamo che almeno gli acquisti di Natale avrebbero dato un po' di sollievo: invece varie acque alte si sono susseguite fino alla mattina del 25 dicembre. Proprio nel periodo in cui dovresti avere tutta la merce sistemata nel miglior modo possibile, tutto sollevato e accatastato, perchè la paura rimane tanta. E ovviamente ciò non ha giovato certo all'arrivo di turisti e visitatori.
Merce distrutta. Macchinari rotti. Giorni di chiusura. Tasse e affitto da pagare in qualsiasi caso. Abbiamo lanciato un appello sulla nostra pagina di Facebook, per chiedervi di fare i vostri acquisti d'arte qui da noi, anche a distanza. Ci avete risposto entusiasticamente, ma non basta.
Purtroppo siamo in ginocchio. Abbiamo paura di non risollevarci e di dover mettere la parola fine a un'attività che ha servito generazioni di veneziani, di studenti e di turisti.
Se potete, dateci una mano. Qualsiasi cifra è una benedizione.
Duri i banchi!
Organizer
Elena Bastet Samhildánach
Organizer
Venice, VN