Aiutami a non far vincere il mio tumore sulla mia vita
Donation protected
Ciao e grazie per essere qui!
Sono Errica, ho 47 anni, due figlie stupende di 16 e 10 anni, un tumore al cervello ed un piccolo negozio di alimenti per tutte le esigenze: intolleranze (come il lattosio), allergie (come il nichel), malattie (come la celiachia o il diabete) scelte di vita (vegane o vegetariane)
Ho scoperto il tumore la prima volta nel 2017, per dei mal di testa incontenibili e resistenti ad ogni analgesico. Era un tumore benigno, piccolo ma rompeva le scatole.
Nel 2018 ho dovuto lasciare il mio lavoro perché non riuscivo più a farlo… Ho fatto solo terapie varie perché nessuno voleva operarmi, nonostante io abbia fatto diverse visite. Sembrava, comunque, che tutto andasse bene e che il tumore fosse morto e destinato alla calcificazione.
Così, nel 2022, io e la mia famiglia abbiamo festeggiato e, pronta a ricominciare a vivere, ho richiesto un prestito in banca con l’obiettivo di costruire qualcosa per me e le mie figlie che avevano fatto tanti sacrifici con me. Ho aperto il negozio a dicembre 2022, pronta ad un anno di lavoro intenso dato che il successivo controllo per il tumore era fissato per dicembre 2023.
A febbraio, purtroppo, ho iniziato ad avere disturbi diversi e i medici mi hanno detto che era solo lo stress per aver ricominciato a lavorare e che mi dovevo riabituare a ritmi di vita diversi. Amici e familiari mi hanno incoraggiata a non fissarmi e ad andare avanti. Ma io mi sentivo diversa e ho fatto una risonanza con contrasto a pagamento… ed è arrivata la sorpresa!
Il tumore era raddoppiato, era cambiato e non era più benigno, aveva preso un vaso sanguigno, avevo epilessia focale e dovevo agire in fretta.
Sono stata in vari ospedali e ho sentito vari pareri e poi sono approdata a Milano. Nel frattempo ho lavorato sempre, ho cercato di salvare il nostro negozio oltre i dolori e le difficoltà. Mi hanno operata di urgenza a giugno ed il negozio è stato chiuso per due mesi e poi ho ricominciato, a fatica, a lavorare.
Nonostante io paghi regolarmente i contributi Inps non ho diritto nemmeno ad un giorno di malattia e men che meno alla sostituzione per malattia. Quindi se io non posso lavorare il negozio si ferma ma non le bollette, l’affitto e le tasse. Ho dovuto buttare tanto cibo, ho perso la clientela che avevo a fatica conquistato perché trovando chiuso hanno risolto in altro modo. C’è stato un vero crollo finanziario e dal baratro economico non sono ancora uscita. Da allora, si sono alternati periodi di chiusura per i dolori o le crisi epilettiche, per la terapia o per i viaggi di controllo a Milano (novembre-febbraio-maggio). Purtroppo qui a Lecce dove vivo, non riesco a fare molti dei controlli che dovrei fare, l’intervento che ho fatto a Giugno non è proprio conosciuto, quindi devo spostarmi spesso con costi importanti che ovviamente aggravano la situazione.
Ora sono ancora in ballo, il tumore resiste ed anche io (!) ma questo nostro piccolo negozio, creato con tanto amore, da risorsa è diventato un grande pensiero in più.
Le mie figlie non vorrebbero vedere sfumare il nostro progetto ed anche io so che, se chiudessi ora, lascerei un bel debito. E allora, ancora oggi, cerco di tenere aperto quando posso ma dovrei riposare e vorrei passare del tempo insieme alle mie figlie fuori dalle mura del negozio.
Aiutami a coprire il debito che ha attualmente il nostro negozio; aiutami ad avere la possibilità economica per assumere qualcuno che mi sostituisca quando non riesco a lavorare; aiutami ad affrontare le cure mediche senza l’ansia del denaro che non basta; aiutami a continuare a costruire un futuro diverso per me e le mie figlie; aiutami a non permettere al tumore di toglierci anche il nostro sogno di un futuro migliore!
Punto a raccogliere 70mila per coprire il prestito di 30mila euro, i 12.500 di fido e altri 6mila di debiti vari. Poi il restante servirebbe a coprire le spese mediche che costantemente devo affrontare
Fundraising team (3)
Errica Goffredo
Organizer
Lecce, PU
Chiara Cota
Team member
Virginia Meo
Team member