Aiutiamo Giuseppe, sfregiato con l'acido
Sono Giuseppe Morgante, di Legnano in provincia di Milano. Quattro mesi fa, il 7 maggio, sono stato aggredito con l'acido da Sara Del Mastro. Si è presentata con un bicchiere di quelli da fast-food pieno di acido. Mi sono ritrovato senza la maglietta, a quel punto ho realizzato tutto. Sentivo l'ustione, il dolore era forte. La prima volta che mi sono guardato allo specchio è stato uno choc: ero tutto aperto, tipo macelleria.
“Ha voluto farmi soffrire per sempre” ho raccontato a Veronica Ruggeri, che ha seguito dall'inizio la mia storia per Le Iene.
La mia vita adesso è cambiata dopo quella terribile aggressione. Ho una benda sull'occhio, il collare, cicatrici in tutto il corpo. Ho affrontato otto operazioni. Il primo intervento è stato al viso, poi al petto e all’occhio destro. Sotto al collo invece la pelle ustionata si è rimarginata in maniera sbagliata. E ha creato un grosso cordone nella cicatrice che tira il labbro. In questi mesi mi hanno fatto degli innesti di pelle prendendola da gambe e braccia per metterli sul petto, collo e faccia. L'ultima operazione è stata lo scorso 10 settembre: sono stato in sala operatoria per 12 ore, in un delicato intervento di ricostruzionemicrochirurgica.
Durante la giornata ho bisogno di un divaricatore in bocca.
Rimango positivo e sorridente, nonostante tutto.
E poi c’è anche la fisioterapia, ma quella privata ha un costo. Come tutti gli interventi di chirurgia estetica che potrebbero sistemare i segni lasciati dall’acido. Migliaia di euro che non ho.
Io adesso non lavoro e finora sono stato aiutato in qualche spesa dall’associazione del papà di Stefano Savi. Non c’è nessuna assicurazione che risponde. Mentre per le vittime della criminalità non esistono aiuti dallo Stato. Dovrò pagare tutto di tasca mia.
Mi date una mano a farcela?
#Celafacciamo
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