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AIUTO PER IL LUPO & LA ROSA

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Sono Giuliana,
da vent’anni sono una volontaria ed il progetto "Il lupo e la rosa", per la cui realizzazione chiedo questo aiuto, servirà a garantire la sopravvivenza dei circa 40 cani che in media ospito, quelli strappati alla morte, trovati ai margini della strada, mutilati, abbandonati, vecchi o zoppi, ciechi o liberati da una vita a catena. Gli ultimi, i dimenticati da tutti. Ho dedicato la mia intera esistenza a loro, ho lasciato il mio vecchio lavoro e mi sono trasferita in una provincia, lontana dalla vita comoda della città per abbracciare il senso di tutta una vita, la mia missione. Ho preso una casa di campagna vicino Avellino, con due ettari di terreno, e una montagna di sacrifici sulle spalle.
Quando ho capito che il cuore e la volontà erano troppo poco per riabilitare i cani traumatizzati, mi sono messa a studiare. Volevo il massimo per chi ha sempre avuto il minimo dalla vita. Così sono diventata educatore cinofilo e mi occupo di migliorare e risolvere i problemi di integrazioni dei cani che cercano famiglia o che devono ritrovare la fiducia negli esseri umani.
Da anni, con il mio lavoro e con le mie risorse, porto avanti autonomamente, economicamente e fisicamente, il mio volontariato, di miracolo in miracolo, in una terra difficilissima, dimenticata dalle istituzioni, dove i cani vagano in uno stato di abbandono inimmaginabile.


* PERCHÉ CHIEDO AIUTO:

Sono ostinata, inguaribilmente incapace di arrendermi dinanzi alle difficoltà.
Ma non basta, non è più una questione di volontà. Da sola non ce la faccio.
Ammetterlo è difficile, è come accettare che tutti gli sforzi, tutti i sacrifici, tutte le speranze, siano stati vani.
Ma le mie risorse economiche non bastano più. Mi sento impotente come una madre
che prova a sfamare i suoi figli ma non ha più cibo, né forze.
Mi sento persa e senza risorse. Il vuoto delle istituzioni mi appare come una terra arida e buia. Per questo chiedo il vostro aiuto.

* DA DOVE NASCE L'IDEA de "Il lupo e la rosa"

IL LUPO e LA ROSA vi chiederete cosa rappresenta.
È la storia della strada tracciata per me dal destino, scritta già nei miei ricordi più cari di bambina.
Lo ricordo come se fosse ieri e lo ricordo, perché successe il giorno del mio compleanno.
Eravamo in auto, diretti verso le amate montagne, io mio padre e mia madre.
Fu tra quei pochi chilometri che separavano casa nostra dalla natura infinita, che il fato mi cambiò per sempre.
Compivo dodici anni. Dal finestrino dell'auto ammiravo gli alberi fitti, spogliati dall’inverno, ma già pronti a ricoprirsi di nuova vita, di una primavera piena di promesse. Sfilavano senza interruzione, come un pubblico silenzioso... e poi d’un tratto un sacchetto nero, uno di quelli che si usano per la spazzatura.
Sembrava un gesto di inciviltà come tanti, ma dentro si nascondeva la più orribile delle scoperte.
- Babbo ferma la macchina, quella busta si muove!
Non ricordo il viso di mio padre, ho solo l’immagine nitida del rumore delle nostre scarpe che schiacciavano le foglie secche sull’asfalto, la corsa affannata, gli occhi puntati su quella busta che continuava a muoversi.
Dentro c’era un cane, sembrava un cucciolo di lupo, con le zampe legate da un cordino rosso e il muso sigillato con lo scotch, a voler silenziare il suo dolore, come a voler cancellare la sua dignità nella morte.
Non vedevo che acqua negli occhi, lacrime di orrore e impotente rabbia. Implorai mio padre e mia madre. Salviamolo, vi prego!
Mio padre, da cui ho imparato la fierezza con gli arroganti e l'umiltà e l'empatia con i deboli ed offesi, col suo tipico sorriso amaro e tenero di sognatore, guardò mia madre e disse: così in casa abbiamo il Lupo e la Rosa. La Rosa era l'appellativo col quale mio padre chiamava mia madre Flora.
Quel cane si salvò e visse lunghi anni di buona vita.
Dopo la morte precoce di mio padre, come un fato che si ripete, come un passaggio del testimone, il Lupo tornò nella mia vita, nelle nuove vesti di Luigino, il mio lupo, amico, fratello, maestro, vissuto con me 18 indimenticabili e preziosi anni. Anche lui uscito da un sacco nero in cui mani assassine e sacrileghe lo avevano condannato a morte.
Oggi ho superato il mezzo secolo e ho capito che, spesso con percorsi tortuosi, con digressioni, si torna sempre sulla strada maestra del senso della propria vita e questa è, forse, la vera fortuna, il colore discreto della felicità.

* IL PROGETTO

"Il lupo e la rosa" è, dunque, il nome di questo sogno, in ricordo di quel giorno che ha cambiato per sempre la mia vita.

Consiste nella realizzazione, in un'area adiacente alla mia abitazione, di un rifugio- pensione, un centro destinato ad accogliere, da un lato, i cani fortunati che hanno già una famiglia, e, dall'altro, i cani meno fortunati che non hanno nessuno e che necessitano di percorsi di risocializzazione per poter divenire compatibili con un'adozione.
I proventi serviranno a costituire, inoltre, una base economica sicura per la sopravvivenza dei circa quaranta cani già ospiti.
La struttura consisterà di poche unità, ne immagino circa dieci, per ospitare un numero massimo di venti cani. Le unità consisteranno in porzioni di prato recintato e ombreggiato con casette in legno in armonia con l'ambiente ed il paesaggio. Il progetto prevede, inoltre, la presenza di ampie aree verdi recintate dove poter effettuare attività finalizzate al miglioramento della socializzazione intraspecifica.
La struttura ospiterà anche una biblioteca cinofila e attività volte alla sensibilizzazione e tutela della fauna selvatica locale.

* I COSTI:

Per la realizzazione del progetto, oltre al costo dei lavori e delle competenze professionali, occorrerà far fronte all'acquisto dei materiali edili, i cui costi, negli ultimi due anni, sono aumentati vertiginosamente, spiazzando ogni previsione di spesa.

Riporto di seguito, sommariamente, un elenco di lavori e materiali necessari:

-piccoli movimenti terra
-recinzioni
-pavimentazioni e camminamenti
-impianti
-smaltimento deiezioni
-reti
-misto stabilizzato
-pali
-cancelli
-casette
-pavimenti
-bagni chimici per smaltimento deiezioni
-cavi e tubi impianti.

* LA RENDICONTAZIONE:

Ogni spesa sostenuta verrà documentata di volta in volta, nel massimo rispetto dei donatori e della fiducia che riporrete in questo progetto.


* I TEMPI:

Gli accadimenti, noti a tutti, degli ultimi tre anni, hanno messo a dura prova ognuno.
Così anche il volontariato che porto avanti ormai da quasi venti anni. Da sola non riesco più a sostenerlo.
Devo improrogabilmente cercare di trasformare in realtà il progetto.
Da soli, e con solo il mio lavoro, non andremmo avanti oltre l'estate.
L’alternativa per i cani, sarebbe un destino che ho dolore ad immaginare.

Ad Aprile vorrei iniziare i lavori.

Per poterli realizzare mi manca una somma che unita ai miei risparmi forse trasformerà in realtà il sogno e assicurerà un avvenire alle creature che ogni giorno vedo salve e rinate da storie di inumano cinismo.

Per questo
con speranza e fiducia chiedo a voi, a chi come me si sente parte di un mondo ancora capace di sentire il dolore e le difficoltà di chi è offeso e oltraggiato, di contribuire al mio sforzo con il proprio contributo, piccolo o grande non importa.

Il mare infinito si compone di milioni di piccole gocce, eppure ciascuna goccia, nel suo piccolo, fa la sua parte, riesce a dare forza al movimento di onde maestose. Insieme per loro.

Il Lupo e la Rosa.
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