MAMMA DISPERATA: APPELLO URGENTE
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APPELLO URGENTE DI UNA MAMMA DISPERATA
Ciao a tutti, per chi non mi conosce mi chiamo Andrea Guerrini,
ho 40 anni, sono un piccolo imprenditore e giornalista, vivo e lavoro fra Perugia e Arezzo.
Ho raccolto da qualche mese l'appello di una mamma disperata che vorrei condividere con te.
Linda, che è al mio fianco nelle foto, vive a Roma nord, ha 60 anni e l'ho conosciuta su un Gruppo Facebook lo scorso giugno.
Aveva lanciato un appello urgente e disperato per cercare offerte per acquistare i farmaci essenziali per salvare la vita a sua figlia Nastassia 22 anni malata da quando di anni ne aveva solo 8.
Linda e Nastassia sono entrambe affette dalla stessa malattia autoimmune ereditaria che le ha rese invalide civili rispettivamente al 60% e 75%, percui solo a Nastassia spetta una pensione di invalidita di
appena 290,00 mensili.
Linda per la stessa malattia ha perso prematuramente un fratello, ha svenduta la casa di famiglia, perso il lavoro, è stata sfrattata e ha dormito in auto, il compagno e padre di Nastassia se n'è andato via di casa e ormai impossibilitata economicamente a sostenere la cura per entrambe si è privata della sua parte di medicine, sacrificandosi in nome della figlia pur di poterle garantire i farmaci di cui aveva bisogno.
Alcuni di questi farmaci, costosissimi, si acquistano solo all'estero.
Per darvi un'idea, il costo mensile della cura completa oscilla fra i 900 e i 1.000 euro a testa.
Sono stato a Roma a trovare Linda nel mese di agosto per poter constatare di persona la situazione, ho portato tutte le medicine necessarie e che invece da mesi prendevano ad intermittenza e generi alimentari di prima necessità.
Perdendo il lavoro e svolgendo solo lavori saltuari di pulizia, babysitting, ecc. solo a chiamata, senza alcun contratto e tutela, Linda non riesce più nemmeno a sostenersi autonomamente per le spese correnti e presto dovrà anche lasciare anche l'appartamento in cui temporaneamente vive, concesso per alcuni mesi dall'ex compagno dopo ripetute richieste della stessa Linda e della figlia Nastassia.
Rischiano pertanto di finire per strada entro fine novembre 2018.
= = =
Questo è l'appello che Linda ha pubblicato più volte online:
"Purtroppo la vita non è sempre semplice:
da qualche anno prima ho perso il lavoro,
poi ho venduto la mia casa
per potere continuare sopratutto le cure per mia figlia.
Ciò ha segnato duramente la vita mia e di mia figlia.
Notizia recentissima: abbiamo perso la casa, presa in locazione dopo la vendita.
Un dramma, un forte stress, che, non ha certo giovato alla già precaria situazione di salute.
Un vero trauma, sopratutto per mia figlia.
E, tutto questo, tra l’indifferenza totale delle nostre istituzioni.
Ma esiste, soprattutto la priorità dei farmaci, senza i quali perderemo anche la salute, fino ad oggi preservata grazie alla cura.
Non ho più modo di acquistare farmaci e la salute di Nastassia risulta ora davvero compromessa.
Lo streptococco, che si è sviluppato dal suo debole sistema immunitario, si è ormai annidato nel suo sangue, danneggiandole anche le articolazioni e le ossa.
Il prossimo obiettivo saranno anche gli organi vitali. Aiutateci a bloccare l'infezione contribuendo all'acquisto di due importantissimi farmaci, Proleukin e Beriglobin, e degli altri essenziali con cui Nastassia, può riprendere la sua cura e continuare la sua vita da ragazza ventenne. (Proleukin 350,00 1 fiala/mese) (Beriglobin 70,00 1 fiala - necessarie 3 fiale mese).
Devo assolutamente poter continuare la cura, quindi chiedo se potete aiutarci, con qualsiasi tipo di donazione, un piccolo aiuto ciascuno se vorrete sostenerci, grazie di cuore. Linda"
= = =
Questo è l'appello pubblicato online da Nastassia per chiedere aiuto:
"Vent'anni dovrebbero essere il tempo del futuro, dei sogni, della fiducia nel domani.
Vent'anni dovrebbero essere il tempo dell'onnipotenza incosciente che ti fa credere invincibile,
che ti illumina gli occhi riempiendoli di domani.
Ho vent'anni, ma queste sensazioni non le conosco.
Ci provo, tento, cerco di dimenticare la mia storia,
ma la memoria è prepotente, bussa sempre alla porta,
ti tira le coperte mentre dormi,
ti prende per i capelli mentre ti pettini per uscire con le amiche
cercando magari l'acconciatura che ti faccia sembrare più carina,
più sana, più uguale a tutti quei ragazzi
che affollano i muretti
e parlano di spaccare il mondo
e non sanno cosa sia la malattia.
La mia memoria è impastata di altezze e abissi.
Sono forte, ma mi stanco;
sono bella, ma certi segni che si chiamano "effetti delle cure"
mi fanno sentire più vecchia di troppi anni;
amo nuotare, le mie braccia sono leggere nell'acqua,
ma il respiro si fa troppo presto pesante.
Luci della vita, ombre della malattia.
Già questo è indicibile completamente a parole,
vivere tanta vita che pulsa nelle vene
e tanta paura degli esiti di una malattia
che non rappresenta il mio cuore,
è vivere a metà.
E non basta l'incertezza di un futuro
che alle volte mi sembra corrermi incontro al contrario,
non bastano questi vent'anni da urlare, da vivere, da amare,
esistono poi fragilità ed incertezze che si sommano
e rendono tutto un fardello troppo pesante
per l'ampiezza delle mie spalle.
Esiste poi la precarietà del presente, della famiglia, dei soldi.
Amo i miei genitori, devo loro molto,
ma non è facile abituarsi a dinamiche
che non si sono scelte in prima persona;
loro fanno vite separate, e il nido familiare,
nel senso stretto del termine non esiste più.
Vivo con mia madre, che si sacrifica molto per me,
alle volte ci comprendiamo, alle volte no,
e questo dicono faccia parte del cosiddetto "salto generazionale",
dentro al quale devo restringere l'amore per lei,
la rabbia di essere da sole,
il bisogno di prendermela con qualcuno
per tirare fuori il dolore che a volte mi mangia,
il dispiacere di vederla preoccuparsi e tormentarsi così tanto
e il mio non saperglielo dire...
perché dirlo a lei significa accettare una sorte che non accetto.
Mancano i soldi,
e mancherebbero a chiunque
con il costo delle cure a cui sono costretta
per poter sentire ancora miei i miei vent'anni.
Abbiamo bisogno di aiuto, fino ad ora ho fatto finta di non vedere,
anche quando mia madre per pagarmi una cura
che poteva rappresentare la speranza per la vita,
ha venduta la sua casa di proprietà... ora siamo in affitto,
la cura non è stata risolutiva
e non abbiamo più altro da vendere
per continuare a fare le terapie che sono si costosissime,
ma che mi permettono di vivere in maniera degna
nonostante l'incertezza del decorrere della malattia.
Oggi non posso più lasciare sola mia madre a prendersi cura di tutto.
Se qualcuno può aiutarmi, sono disposta a mostrare tutta la documentazione clinica,
se qualcuno ha la disponibilità per contribuire alla terapia che mi occorre, posso esibire tutte le evidenze di pagamento per i farmaci necessari alla sopravvivenza.
E' difficile chiedere aiuto a vent'anni, ma non ho scelta,
stiamo rischiando di restare anche senza casa
perchè le risorse sono finite.
Tutto è difficile
per questo vi chiedo gentilezza nel leggere la mia storia,
qualunque sia l'esito,
grazie,
Nastassia".
= = =
HO BISOGNO DI TE, AIUTAMI !!!
Sono trascorsi tre mesi da quando ho iniziato ad aiutare concretamente Linda e Nastassia,
ma non ce la farò a continuare ancora per molto a sostenere tutto da solo,
HO BISOGNO QUINDI DEL TUO AIUTO CONCRETO
per rendere meno pesante la malattia, per ridare fiducia e speranza in un futuro migliore
a queste due sfortunate donne.
Per questo ti chiedo: MI DAI UNA MANO ANCHE TU?
Ti sarò sempre grato per ogni tipo di contributo, anche uno solo, o se ti è possibile, un piccolo gesto mensile che può garantire quella continuità da permettere a Linda e Nastassia di riprendere in mano la loro vita, di poter cercare un lavoro onesto, ove la malattia non lo impedisca, senza farsi sfruttare come purtroppo invece sta avvenendo ora.
SE HAI DA OFFRIRE UN LAVORO dignitoso o un ALLOGGIO A TITOLO GRATUITO in zona ROMA NORD contattami, potremmo dare subito un enorme sollievo e alleggerire notevolmente la situazione!!!
Linda parla bene anche il francese e per anni ha gestito strutture alberghiere e ricettive in italia e all'estero.
Nastassia è molto brava nel disegno artistico, nei tatuaggi e nel babysitting.
Essendo invalide civili sono previsti per chi le assume gli sgravi assegnati alle categorie protette.
Linda e Nastassia sono disponibili anche a trasferirsi fuori Roma se qualcuno ha da offrire loro un lavoro!!!
PER AIUTARMI: condividi il link sulla TUA PAGINA FACEBOOK per diffondere questa storia ai tuoi amici, parenti, conoscenti, imprenditori...
Ti terrò costantemente aggiornato sulla situazione, su come verranno impiegate le somme raccolte,
per mostrarti come il tuo gesto di generosità si è concretizzato in vero e grande gesto d'amore.
VISTE LE NUMEROSE TRUFFE ONLINE vi riporto i miei recapiti mail e cellulare
ai quali potete rivolgervi per verificare quando sopra descritto,
ricevere ulteriori informazioni e come fare offerte tramite PAYPAL o bonifico bancario:
Andrea Guerrini
e-mail: [email redacted]
cellulare: [phone redacted]431
Con stima e riconoscenza,
per LINDA e NASTASSIA,
Andrea Guerrini
Ciao a tutti, per chi non mi conosce mi chiamo Andrea Guerrini,
ho 40 anni, sono un piccolo imprenditore e giornalista, vivo e lavoro fra Perugia e Arezzo.
Ho raccolto da qualche mese l'appello di una mamma disperata che vorrei condividere con te.
Linda, che è al mio fianco nelle foto, vive a Roma nord, ha 60 anni e l'ho conosciuta su un Gruppo Facebook lo scorso giugno.
Aveva lanciato un appello urgente e disperato per cercare offerte per acquistare i farmaci essenziali per salvare la vita a sua figlia Nastassia 22 anni malata da quando di anni ne aveva solo 8.
Linda e Nastassia sono entrambe affette dalla stessa malattia autoimmune ereditaria che le ha rese invalide civili rispettivamente al 60% e 75%, percui solo a Nastassia spetta una pensione di invalidita di
appena 290,00 mensili.
Linda per la stessa malattia ha perso prematuramente un fratello, ha svenduta la casa di famiglia, perso il lavoro, è stata sfrattata e ha dormito in auto, il compagno e padre di Nastassia se n'è andato via di casa e ormai impossibilitata economicamente a sostenere la cura per entrambe si è privata della sua parte di medicine, sacrificandosi in nome della figlia pur di poterle garantire i farmaci di cui aveva bisogno.
Alcuni di questi farmaci, costosissimi, si acquistano solo all'estero.
Per darvi un'idea, il costo mensile della cura completa oscilla fra i 900 e i 1.000 euro a testa.
Sono stato a Roma a trovare Linda nel mese di agosto per poter constatare di persona la situazione, ho portato tutte le medicine necessarie e che invece da mesi prendevano ad intermittenza e generi alimentari di prima necessità.
Perdendo il lavoro e svolgendo solo lavori saltuari di pulizia, babysitting, ecc. solo a chiamata, senza alcun contratto e tutela, Linda non riesce più nemmeno a sostenersi autonomamente per le spese correnti e presto dovrà anche lasciare anche l'appartamento in cui temporaneamente vive, concesso per alcuni mesi dall'ex compagno dopo ripetute richieste della stessa Linda e della figlia Nastassia.
Rischiano pertanto di finire per strada entro fine novembre 2018.
= = =
Questo è l'appello che Linda ha pubblicato più volte online:
"Purtroppo la vita non è sempre semplice:
da qualche anno prima ho perso il lavoro,
poi ho venduto la mia casa
per potere continuare sopratutto le cure per mia figlia.
Ciò ha segnato duramente la vita mia e di mia figlia.
Notizia recentissima: abbiamo perso la casa, presa in locazione dopo la vendita.
Un dramma, un forte stress, che, non ha certo giovato alla già precaria situazione di salute.
Un vero trauma, sopratutto per mia figlia.
E, tutto questo, tra l’indifferenza totale delle nostre istituzioni.
Ma esiste, soprattutto la priorità dei farmaci, senza i quali perderemo anche la salute, fino ad oggi preservata grazie alla cura.
Non ho più modo di acquistare farmaci e la salute di Nastassia risulta ora davvero compromessa.
Lo streptococco, che si è sviluppato dal suo debole sistema immunitario, si è ormai annidato nel suo sangue, danneggiandole anche le articolazioni e le ossa.
Il prossimo obiettivo saranno anche gli organi vitali. Aiutateci a bloccare l'infezione contribuendo all'acquisto di due importantissimi farmaci, Proleukin e Beriglobin, e degli altri essenziali con cui Nastassia, può riprendere la sua cura e continuare la sua vita da ragazza ventenne. (Proleukin 350,00 1 fiala/mese) (Beriglobin 70,00 1 fiala - necessarie 3 fiale mese).
Devo assolutamente poter continuare la cura, quindi chiedo se potete aiutarci, con qualsiasi tipo di donazione, un piccolo aiuto ciascuno se vorrete sostenerci, grazie di cuore. Linda"
= = =
Questo è l'appello pubblicato online da Nastassia per chiedere aiuto:
"Vent'anni dovrebbero essere il tempo del futuro, dei sogni, della fiducia nel domani.
Vent'anni dovrebbero essere il tempo dell'onnipotenza incosciente che ti fa credere invincibile,
che ti illumina gli occhi riempiendoli di domani.
Ho vent'anni, ma queste sensazioni non le conosco.
Ci provo, tento, cerco di dimenticare la mia storia,
ma la memoria è prepotente, bussa sempre alla porta,
ti tira le coperte mentre dormi,
ti prende per i capelli mentre ti pettini per uscire con le amiche
cercando magari l'acconciatura che ti faccia sembrare più carina,
più sana, più uguale a tutti quei ragazzi
che affollano i muretti
e parlano di spaccare il mondo
e non sanno cosa sia la malattia.
La mia memoria è impastata di altezze e abissi.
Sono forte, ma mi stanco;
sono bella, ma certi segni che si chiamano "effetti delle cure"
mi fanno sentire più vecchia di troppi anni;
amo nuotare, le mie braccia sono leggere nell'acqua,
ma il respiro si fa troppo presto pesante.
Luci della vita, ombre della malattia.
Già questo è indicibile completamente a parole,
vivere tanta vita che pulsa nelle vene
e tanta paura degli esiti di una malattia
che non rappresenta il mio cuore,
è vivere a metà.
E non basta l'incertezza di un futuro
che alle volte mi sembra corrermi incontro al contrario,
non bastano questi vent'anni da urlare, da vivere, da amare,
esistono poi fragilità ed incertezze che si sommano
e rendono tutto un fardello troppo pesante
per l'ampiezza delle mie spalle.
Esiste poi la precarietà del presente, della famiglia, dei soldi.
Amo i miei genitori, devo loro molto,
ma non è facile abituarsi a dinamiche
che non si sono scelte in prima persona;
loro fanno vite separate, e il nido familiare,
nel senso stretto del termine non esiste più.
Vivo con mia madre, che si sacrifica molto per me,
alle volte ci comprendiamo, alle volte no,
e questo dicono faccia parte del cosiddetto "salto generazionale",
dentro al quale devo restringere l'amore per lei,
la rabbia di essere da sole,
il bisogno di prendermela con qualcuno
per tirare fuori il dolore che a volte mi mangia,
il dispiacere di vederla preoccuparsi e tormentarsi così tanto
e il mio non saperglielo dire...
perché dirlo a lei significa accettare una sorte che non accetto.
Mancano i soldi,
e mancherebbero a chiunque
con il costo delle cure a cui sono costretta
per poter sentire ancora miei i miei vent'anni.
Abbiamo bisogno di aiuto, fino ad ora ho fatto finta di non vedere,
anche quando mia madre per pagarmi una cura
che poteva rappresentare la speranza per la vita,
ha venduta la sua casa di proprietà... ora siamo in affitto,
la cura non è stata risolutiva
e non abbiamo più altro da vendere
per continuare a fare le terapie che sono si costosissime,
ma che mi permettono di vivere in maniera degna
nonostante l'incertezza del decorrere della malattia.
Oggi non posso più lasciare sola mia madre a prendersi cura di tutto.
Se qualcuno può aiutarmi, sono disposta a mostrare tutta la documentazione clinica,
se qualcuno ha la disponibilità per contribuire alla terapia che mi occorre, posso esibire tutte le evidenze di pagamento per i farmaci necessari alla sopravvivenza.
E' difficile chiedere aiuto a vent'anni, ma non ho scelta,
stiamo rischiando di restare anche senza casa
perchè le risorse sono finite.
Tutto è difficile
per questo vi chiedo gentilezza nel leggere la mia storia,
qualunque sia l'esito,
grazie,
Nastassia".
= = =
HO BISOGNO DI TE, AIUTAMI !!!
Sono trascorsi tre mesi da quando ho iniziato ad aiutare concretamente Linda e Nastassia,
ma non ce la farò a continuare ancora per molto a sostenere tutto da solo,
HO BISOGNO QUINDI DEL TUO AIUTO CONCRETO
per rendere meno pesante la malattia, per ridare fiducia e speranza in un futuro migliore
a queste due sfortunate donne.
Per questo ti chiedo: MI DAI UNA MANO ANCHE TU?
Ti sarò sempre grato per ogni tipo di contributo, anche uno solo, o se ti è possibile, un piccolo gesto mensile che può garantire quella continuità da permettere a Linda e Nastassia di riprendere in mano la loro vita, di poter cercare un lavoro onesto, ove la malattia non lo impedisca, senza farsi sfruttare come purtroppo invece sta avvenendo ora.
SE HAI DA OFFRIRE UN LAVORO dignitoso o un ALLOGGIO A TITOLO GRATUITO in zona ROMA NORD contattami, potremmo dare subito un enorme sollievo e alleggerire notevolmente la situazione!!!
Linda parla bene anche il francese e per anni ha gestito strutture alberghiere e ricettive in italia e all'estero.
Nastassia è molto brava nel disegno artistico, nei tatuaggi e nel babysitting.
Essendo invalide civili sono previsti per chi le assume gli sgravi assegnati alle categorie protette.
Linda e Nastassia sono disponibili anche a trasferirsi fuori Roma se qualcuno ha da offrire loro un lavoro!!!
PER AIUTARMI: condividi il link sulla TUA PAGINA FACEBOOK per diffondere questa storia ai tuoi amici, parenti, conoscenti, imprenditori...
Ti terrò costantemente aggiornato sulla situazione, su come verranno impiegate le somme raccolte,
per mostrarti come il tuo gesto di generosità si è concretizzato in vero e grande gesto d'amore.
VISTE LE NUMEROSE TRUFFE ONLINE vi riporto i miei recapiti mail e cellulare
ai quali potete rivolgervi per verificare quando sopra descritto,
ricevere ulteriori informazioni e come fare offerte tramite PAYPAL o bonifico bancario:
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Con stima e riconoscenza,
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