






Ennesimo diluvio d’autunno: uomini sommersi, vallate sfigurate, pendii franati, fiumi straripati, case, ponti e strade travolti,
tante le postazioni d’api - nuove come vecchie di decenni - spazzate via. Danni insopportabili per tanti, per troppi, apicoltori e aziende. Nel 2014, nel 2016, nel 2018 e ora di nuovo tra il 2 e il 3 ottobre 2020. Aiuti pubblici invocati, in ogni modo. Promesse sì, ma a oggi, nel concreto: nulla! 2020, i dati raccolti da Aspromiele sono preoccupanti:
50 aziende, più di 4500 colonie sterminate, per un danno economico che supera il milione e mezzo di euro. A fronte di questa nuova tragedia, l’Associazione Aspromiele, con la collaborazione di Unaapi, propone ad apicoltori e cittadini un atto solidale, sostanzioso e concreto, anche quale rinnovata sollecitazione d’intervento a chi di dovere.
Tutto il denaro raccolto verrà versato su un conto dedicato all'emergenza gestito direttamente da Aspromiele.
I fondi verranno impiegati per dare un sostegno concreto alle aziende apistiche piemontesi rappresentate da Aspromiele che hanno subito ingenti danni e saranno destinati alla ripresa dell'attività.
A beneficiarne non saranno soltanto gli apicoltori, ma le api e, di conseguenza, l'ambiente.