Main fundraiser photo

Avvio attività di Ostricoltura nel Parco

Donation protected
Mi chiamo Pietro Aversano sono un pescatore, un imprenditore, un visionario, un pioniere: ed ho
una storia da raccontare ed una ancora da scrivere: la storia della prima ed unica produzione di
ostriche nel Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena”
Ma faccio un passo indietro:
Sono nato nel 1990 a La Maddalena, in Sardegna: un’isola nell’isola, un piccolo angolo di paradiso
fatto di mare cristallino, scogli, spiagge, speranze, vento e gente di mare. Gente di mare come la
mia famiglia, una delle prime famiglie che ha scelto di stabilirsi qui, da oltre cento anni per vivere
dei frutti del mare, un DNA di pescatori e pionieri. Addirittura, un mio avo, soprannominato.
Squarciò, ha ispirato un film degli anni 50 del regista Gillo Pontecorvo “La grande strada azzurra”,
un omaggio alla nostra gente, ma anche a quest’arcipelago capace di togliere il sonno, per le sue
bellezze senza tempo.
Sono il primo di tre figli e lavoro nell’impresa di famiglia, ogni giorno con la nostra barca ben
equipaggiata e rifornita usciamo a pesca e il nostro pescato rifornisce il mercato civico locale e i
migliori ristoranti della zona. Sono molto orgoglioso del mio lavoro ed ho sempre cercato di portare
delle innovazioni, mirando all’eccellenza dei servizi offerti, infatti, col tempo oltre alla pesca ho
implementato una attività di pesca turismo, per regalare ai nostri ospiti l’essenza di questo angolo
di paradiso, con esperienze indimenticabili.
Terminati gli studi All’Istituto Tecnico Nautico, ho deciso di iscrivermi alla facoltà di Giurisprudenza,
e perciò mi sono trasferito prima a Sassari e poi a Milano. L’isola in quel periodo mi stava stretta,
volevo ampliare la mia visione, studiare e vedere nuove realtà più stimolanti.
Ma il richiamo dell’isola, come una sirena è stato più forte, ed ho deciso di farvi rientro, ben deciso
e determinato a realizzare una attività imprenditoriale nella mia città, capace di realizzarmi, di
creare nuovi posti di lavoro e un rilancio del territorio.
Lo stesso giorno del mio rientro tutti i pescatori erano stati invitati a partecipare ad un incontro
informativo sulle novità promosse dall’U.E. per favorire e sostenere le nuove iniziative per lo
sviluppo ecosostenibile nelle zone disagiate.
Sono uscito dalla riunione con un quaderno fitto di appunti ed una visione: un nuovo modello
business legato alle attività del mare, un progetto innovativo, capace di dare sviluppo all’economia
locale, nel rispetto della tradizione ma diverso dal classico sistema pesca; animato da un profondo
rispetto per il mare e le coste, come da sempre ho imparato, il mio progetto doveva servire anche
per proteggere e valorizzare l’ambienta naturale, il mio mondo, la mia casa.
Non solo: il mio allevamento sarebbe nato nelle acque cristalline del Parco Nazionale dell’Arcipelago
de La Maddalena!
Avevo già in mente la zona dove poteva realizzarsi il tutto, la conoscevo sin da bambino, perché i
miei nonni mi avevano raccontato che li andavano a raccogliere le ostriche dagli scogli, dove vi
crescevano in modo naturale. La zona è una area di mare di circa 50.000 metri quadri, compresa tra
l’isola madre e l’isola di Caprera, l’Isola di Garibaldi, l’Eroe dei due Mondi! Perfetta per il mio
allevamento
Mi sembrava di sentire già la ruvidità delle valve delle mie ostriche, la resistenza che oppongono
prima di dischiudersi e rivelare il sapore e la voluttuosità del loro prezioso contenuto: è possibile
racchiudere in un guscio il gusto di un tramonto sul mare, delle onde che sferzano sugli scogli, la
storia millenaria di un’isola, la sensazione del sale che brucia gli occhi e la freschezza nelle acque
smeraldine. E’ possibile fermare il tempo assaporando un’ostrica fresca? Per me era assolutamente
possibile.
Ho studiato in modo approfondito la materia, ragionando soprattutto su come la mia attività
potesse armonizzarsi perfettamente con l’ecosistema delicato del mare. Un sistema già un po’
sofferente per il carico antropico presente, soprattutto durante l’alta stagione turistica. Ed ancora
una volta la natura stessa mi è venuta incontro: abbinare all’allevamento dei molluschi bivalvi la
coltura delle Spugne di Mare, anche esse abili nello svolgere l’azione di filtro delle acque salate.
Infatti il mio progetto contempla una produzione di spugne naturali di alta qualità, destinate al
mercato della cosmesi e del benessere naturale.
Il progetto è ambizioso ed articolato, non è un semplice allevamento ma un vero e proprio sistema
virtuoso innescato all’interno del Parco Marino. Comprende attività produttive e turistiche
esperienziali, attività di ripristino dell’ambiente marino , riciclo dei materiali di scarto e molto
importante attività di sviluppo e ricerca scientifica, in collaborazione con l’Università e l’ente Parco
Nazionale.
Ma, mai come in questo caso è vero il detto, tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare. E non il mare
cristallino, ma un mare di burocrazia, problematiche tecniche e ostacoli deliberatamente innalzati
al fine di farmi desistere. Per ogni problema ho cercato di trovare una soluzione, avvalendomi di
tecnici e consulenti, che hanno capito la mia determinazione e volontà di non lasciare che il mio
progetto imprenditoriale naufragasse -sprofondasse negli abissi- ancora prima di vedere la luce.
Potrei dilungarmi a lungo nell’elencare tutte le difficoltà, i dinieghi, a volte totalmente inspiegabili,
le battaglie legali e le spese che mi sono dovuto sobbarcare, durante questi quattro lunghi anni
dall’inizio dell’iter ad oggi. Scontrandomi con l’ottusità di alcune persone, che nel loro ruolo
istituzionale invece avrebbero dovuto sostenere e supportare un progetto di tale portata per il
territorio e la popolazione , ma per quante persone mi ostacolassero, altrettante invece mi
supportavano e mi affiancavano.
Mi piace pensare perciò che il mio progetto abbia risvegliato molte coscienze e sia servito ad
ispirazione di chi come me lotta per ciò in cui crede e mira in alto.
Ed ora con tutte le Autorizzazioni in mano, non rimpiango un secondo del tempo speso a lottare per
realizzare il mio sogno: le lunghe camminate notturne al porto, i pianti, la musica nelle orecchie, la speranza, la vita, la voglia di cambiare, di aiutare, di costruire un futuro sono le basi di questo sogno
che ormai è un progetto di vera imprenditoria giovanile!
E da questo momento è questa la storia che voglio scrivere per il futuro: L’ Ostricoltura La
Maddalena di Aversano Pietro.
“Mangiando le ostriche con quel forte sapore di mare e quel leggero sapore metallico, che il vino
ghiacciato cancellava lasciando solo il sapore di mare e il tessuto succulento, e mentre bevevo da
ogni valva il liquido freddo e lo innaffiavo col frizzante sapore del vino, quella sensazione di vuoto
sparì e cominciai ad essere felice e fare progetti.”
(Ernest Hemingway)
Donate

Donations 

  • Carole Tissot
    • €50
    • 2 yrs
  • Nicole Höhener-Jaggi
    • €50
    • 2 yrs
  • Rachele Fancello
    • €100
    • 2 yrs
  • Davide Grondona
    • €150
    • 2 yrs
  • Crystian Licheri
    • €50
    • 2 yrs
Donate

Organizer

Pietro Aversano
Organizer
La Maddalena

Your easy, powerful, and trusted home for help

  • Easy

    Donate quickly and easily

  • Powerful

    Send help right to the people and causes you care about

  • Trusted

    Your donation is protected by the GoFundMe Giving Guarantee