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Riportatemi a un metro e ottanta

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Bring me again one meter eighty high!

Ciao sono Andrea e vivo in Sicilia. 

Sono cresciuto in una famiglia, bella e problematica come tutte le famiglie, con i miei due fratelli Donata e Angelo e ho appreso tanto dai miei genitori. Mio padre mi ha fatto conoscere due degli elementi più importanti della mia vita: la musica e il valore dell'amicizia. Mentre mia mamma, maestra di scuola materna, mi ha trasmesso i valori della bontà, della generosità e del profondo rispetto verso il prossimo. 

Un cattivissimo tumore me l’ha portata via, quando avevo solo 14 anni.

A 18 anni ho deciso di arruolarmi nell’esercito e, dopo un anno di leva, sono entrato a far parte della Brigata Paracadutisti Folgore di Livorno, cui segue una missione in Iraq. Proprio dopo la missione, ho deciso di esaudire uno dei miei sogni più grandi, uno di quei sogni che avevo da bambino: acquistare una moto, una Ducati! Era il settembre del 2005, ero felice e non sapevo ancora che quella moto avrebbe cambiato la mia vita per sempre.

Il primo Aprile del 2006 ho ricevuto uno dei “pesci d’aprile” più beffardi che un ragazzo di 22 anni possa ricordare. Partecipando ad una uscita in moto con i miei colleghi, un pirata della strada ha invaso bruscamente la mia corsia e in curva mi ha scaraventato fuori strada.  

Sono precipitato in una buca profonda tre metri e la mia pesantissima moto, il mio sogno realizzato, è caduto sulla mia schiena, sulle mie gambe, con i suoi 300kg.

Ero vivo per miracolo. 

Sono rimasto ore lì sotto, schiacciato. Prima di riuscire a chiamare aiuto ho pensato di morirci in quella buca. Non mi sentivo più le gambe e in un lampo, ho avuto l’atroce consapevolezza di averle perse per sempre. 

L’arrivo in ospedale, in elisoccorso, lo ricordo in maniera lucidissima e in modo altrettanto lucido ricordo i dolori, insopportabili. 

Un medico mi informa che dovrò munirmi di una sedia a rotelle. 

Per il resto dei miei giorni.

Ho sempre amato i motori e le quattro ruote. Avrei solo dovuto abituarmi al fatto che quelle quattro ruote, ormai, sarebbero state le mie gambe. 

Ho sempre pensato che la vita vada vissuta come viene, sono un lottatore, ironico e ribelle e mi sono aggrappato a me stesso, ai miei amici, alla mia famiglia, a Carlos, il mio cane, ai Kart e alla musica. 

Non rimpiango nulla del passato. Però mi piacerebbe uscire per strada, ritrovarmi di nuovo a camminare tra la gente e poterla guardare faccia a faccia dall’alto del mio metro e ottanta. 

Questo mio sogno posso realizzarlo solo acquistando un esoscheletro che mi permetta di rimettermi in piedi, di stare sulle mie gambe, così come sono nato. 

Lo so che non si può riscrivere tutto da capo, ma voi potete aiutarmi a riscrivere parte della storia: 

quella in cui ho un esoscheletro e posso rialzarmi!

Riportatemi a un metro e ottanta!

L’esoscheletro che vorrei

L’esoscheletro che vorrei si chiama EKSO GT , è adatto per la riabilitazione neuromuscolare e permette a chi lo indossa, indipendentemente dal grado di difficoltà motoria, di stare in piedi e muoversi correttamente con tutto il proprio peso corporeo. La camminata si ottiene attraverso sensori che rilevano il peso spostato e

fanno scattare i singoli passi. Motori a batteria governano le gambe in sostituzione delle funzioni neuromuscolari, permettendo a persone con paralisi (anche totale) di reggersi in piedi e deambulare. Grazie a quest’esoscheletro migliaia di individui con disabilità di carattere neuromuscolare hanno

avuto la possibilità di mettere in atto il sogno che credevano non sarebbe mai stato possibile: 

stare in piedi e camminare. 

Le spese previste per l’acquisto dell’esoscheletro e il periodo di riabilitazione si aggirano intorno ai 250 mila euro. 

Aiutatemi a raggiungere di nuovo il mio metro e ottanta!


Hi, I'm Andrea and I live in Sicily.

I grew up in a family, beautiful and problematic like all families, with my two brothers Donata and Angelo and I learned so much from my parents. My father introduced me to two of the most important elements of my life: music and the value of friendship. While my mother, a kindergarten teacher, gave me the values ​​of goodness, generosity and of the deep respect for the others human being.

A very bad cancer took her away from me, when I was only 14 years old.

At the age of 18 I decided to join the Italian army and, after a year of military service, I joined the Folgore Paratrooper Brigade of Livorno, followed by a mission to Iraq. Right after the mission, I decided to realize one of my greatest dreams, one of those dreams I had when I was a child:  buying a bike, a Ducati bike! It was September 2005, I was happy and I didn't know yet that bike would change my life forever.

On April 1, 2006, I received one of the most mocking "April Fools" a 22-year-old boy could ever remember. Participating in a motorcycle outing with my colleagues, a car roughly invaded my lane and threw me out of the curve.

I fell in a deep road hole and my heavy bike, my dream come true, fell on my back, on my legs, with its 300kg.

I was alive by a miracle.

I spent hours down there, crushed. I thought I was going to die in that hole, before I could call for help. I no longer felt my legs and I had, in a flash, the atrocious awareness of having lost them forever.

I remember in a very lucid manner, my arrival in the hospital, in helicopter rescue and in an equally lucid way I remember the unbearable pains. A doctor informed me that I should have lived in a wheelchair. 

For the rest of my days.

I've always loved the engines and the four wheels. I just had to get used to the fact that those four wheels would now be my legs, forever. I always thought that life should be lived as it is, I am a fighter, ironic and rebel and I clung to life, to myself, to my friends, to my family, to Carlos, my dog, to karts and to music.

I don't regret anything from the past. But I'd like to go out on the street, find myself again walking among the people and being able to look at them from the top of my one meter eighty.

This dream of mine can only be realized by buying an exoskeleton that allows me to get back on my feet, to stay on my legs, as I was born.

I know I can't rewrite my story all over again, but I know you can help me rewrite part of the story:

the one where I have an exoskeleton and I can get up by myself!

Bring me again one meter eighty high!

The exoskeleton I wish

The exoskeleton I wish is called EKSO GT , it is suitable for neuromuscular rehabilitation and allows the wearer, regardless of the degree of motor difficulty, to stand up and move correctly with all his body weight. The walk is obtained through sensors that detect the displaced weight and trigger the individual steps. Battery motors govern the legs in place of neuromuscular functions, allowing people with paralysis (even total) to stand up and walk. Thanks to this exoskeleton, thousands of individuals with neuromuscular disabilities have

had the opportunity to implement the dream they believed it would never have been possible:

stand up and walk.

Expected expenses for the purchase of the exoskeleton and the rehabilitation period are around 250 thousand euros.

Please, bring me again one meter eighty high!
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