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Campagna progetto Idro-Ambulanza

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L' associazione Ce.Vo.S (www.cevos.it) si occupa di soccorso ed in questo periodo stiamo allestendo una imbarcazione per ricerca dispersi e soccorso in mare e siamo alla ricerca di fondi per modificare e acquistare attrezzature particolari, necessarie per renderla efficace nelle ricerche di dispersi o naufraghi.                                                                                     
 
In relazione a quanto in oggetto, con la presente siamo a chiedervi un contributo straordinario per venire incontro alle nuove esigenze della Ns. Associazione di Volontariato.

L’istituzione di un servizio di soccorso e di prevenzione degli incidenti in mare con l’utilizzo di una idroambulanza si inserisce tra i compiti statutari della CE.VO.S.

La nostra Associazione in considerazione della particolare situazione geografica della nostra isola e dell’elevato rischio di emergenza che si verificano lungo le coste ha in progetto un servizio pilota unico nella nostra Regione e secondo in tutto il bacino del Mediterraneo.

In particolare il campo di intervento sarà volto alla salvaguardia della vita dell’uomo in mare, nonché agli interventi di competenza specifica nei casi di catastrofi e calamità.

L’importanza che assumerà una tale iniziativa ed i servizi che renderà alla comunità costituiranno ulteriore motivo di crescita culturale, tecnologica e sanitaria nella nostra Regione colmando un enorme vuoto che esiste in questo settore in particolare nelle isole minori.

Si fa presente che l'iniziativa necessiterebbe di 1 mese/ 1,5 di raccolta per permetterci di partire col servizio almeno in via sperimentale dal 01/07/2020.

L'importo da raggiungere, ammonta ad € 150.000

Confidando nella Vs. sensibilità , affinché il Ns. ambizioso progetto possa avere la giusta partenza.
In attesa di un Vs. auspicabile positivo riscontro, ci è gradita l'occasione per porgerVi cordiali e distinti saluti.

                                                                                                             Il Presidente

                                                                                                          Giuseppe Puddu

Di seguito, un'approfondimento tecnico operativo:

PROGETTO DI STUDIO SUL SERVIZIO DI IDROAMBULANZA
A CURA DEL GRUPPO DI STUDIO
CE.VO.S

Proposta   tecnico-operativa   sulla  gestione  di una idroambulanza da utilizzarsi per compiti Istituzionali nell’ambito territoriale della Regione Sardegna e nel bacino di utenza del Mediterraneo meridionale.


L’istruzione di un servizio di soccorso e di prevenzione degli incidenti a mare su idroambulanza si inserisce nell’ambito dei compiti d’istituto dell’Assessorato Regionale alla Sanità della Regione Sardegna, in considerazione della particolare situazione geografica e geologica della nostra isola, ed in considerazione, soprattutto, dell’elevato rischio di emergenze e maxi emergenze che si possono verificare lungo le coste o nelle isole minori, ed in tutto il bacino del Mediterraneo meridionale.

Si tratta, dunque, dell’istituzione di un servizio pilota - secondo in tutta Europa - che potrà essere utilizzato per la gestione di qualsiasi tipo di emergenza in mare, lungo le coste e nelle isole minori, potrà essere inserito nell’ambito delle strutture finalizzate alla Protezione Civile: in particolare, il campo d’intervento sarà volto alla salvaguardia della vita umana in mare, nonché agli interventi di competenza specifica nei casi di catastrofi e calamità.

Da quanto si è detto, si comprende che il servizio di idroambulanza è costituito da settori d’intervento distinti, ma integrati tra loro: Prevenzione (assistenza medica e rianimatoria a subacquei professionisti, vigili del fuoco, C.N.R. , istituti universitari ed enti vari impegnati in ricerche subacquee, etc.); Soccorso (gestione di mini - maxi emergenze nelle isole minori, ricerca dispersi, interventi in zone aeroportuali, affondamenti, terremoti); Trasferimenti (trasporto di feriti provenienti dalle isole minori o da natanti in navigazione).

Un siffatto servizio coinvolgerebbe gli interessi e le aspettative di tutti gli operatori del settore medico, industriale, subacqueo, iperbarico, didattico e professionale, non soltanto della Sardegna, ma dell’intero bacino del  Mediterraneo meridionale.

L’importanza che assumerà una tale iniziativa ed i servizi che potrà rendere alla comunità costituiranno un ulteriore motivo di crescita culturale, tecnologica ed occupazionale per la nostra Regione, tra l’altro perché la sua realizzazione colmerebbe il vuoto che in questo settore si è creato.
 

SERVIZIO DI RIANIMAZIONE SU IDROAMBULANZA QUALE COMPLETAMENTO DELL’ ELISOCCORSO.

 
Nei confronti di un servizio che potrebbe operare su tutto il territorio regionale, come l’ elisoccorso, il servizio di idroambulanza con 1 posti di rianimazione più 1 di osservazione supportati da attrezzature tecniche di monitoraggio non si pone in competizione, anzi, per la natura stessa del mezzo, si pone a completamento di un servizio di emergenza.  


L’operatività dell’idroambulanza non è limitata da scadenze temporali che devono invece essere  rispettate dall’ elicottero; inoltre le condizioni di operatività sono meno limitate sia dalle condizioni meteorologiche, sia da situazioni logistiche, (difficoltà di atterraggio laddove non esistono eliporti).

L’ elisoccorso d’altronde è assolutamente insostituibile se consideriamo la celerità con cui il soccorso e l’eventuale trasferimento può essere effettuato, questo potrebbe essere ampiamente documentato dall’attività svolta in questi anni in altri centri.

L’istituzione del servizio di idroambulanza semmai consente di affrontare le emergenze non solo marinare, ma anche delle isole minori, laddove soprattutto nel periodo estivo la densità della popolazione aumenta sensibilmente per motivi turistici.

Da non sottovalutare inoltre l’opportunità di utilizzare l’unità mobile di rianimazione su idroambulanza in tutti quei casi in cui è necessario il supporto di rianimazione durante il trasporto di embolizzati prima del trattamento decompressivo, operato nelle camere iperbariche.

L’assistenza rianimatoria che si mette a disposizione su un ‘idroambulanza, supportata da personale specializzato e da mezzi tecnici adeguati (respiratori automatici, monitor cardiaci con defibrillatori, mini laboratorio per l’esecuzione di test ematologici, etc), consente una gestione più accurata dei pazienti non solo durante il trasporto verso un centro rianimatorio ospedaliero, ma per l’applicazione di tutte le possibilità diagnostiche e quindi terapeutiche per una gestione in loco dei pazienti, laddove non dovesse ritenersi necessario il trasporto verso strutture ospedaliere.

La rapidità del trasporto assicurata dall’elicottero, consente invece il mantenimento delle funzioni vitali del paziente fino a destinazione, senza peraltro scendere nel merito di una gestione particolareggiata che si impone invece per periodi superiori a quelli propri del mezzo aereo.


CASI DI UTILIZZO PRIMARIO DELL’ELISOCCORSO


·   Necessità di soccorso immediato con rapido trasferimento del paziente verso presidio ospedaliero, con disponibilità spazio temporale all’utilizzo del mezzo aereo.

·   Imprevedibilità dell’emergenza.

·   Necessità del trasferimento del paziente da presidi dell’entroterra.


CASI DI UTILIZZO PRIMARIO DELL’IDROAMBULANZA.

 
·   Appoggio a manifestazioni turistico sportive nautiche ad alto rischio di incidenti

·   Emergenze che per motivi spazio temporali non possono essere gestite dal mezzo aereo.

·   Possibilità di gestione di più pazienti contemporaneamente.

·   Casi di maxi emergenze nautiche (incendi su natanti, affondamenti e incidenti vari).

·   Emergenza in aree portuali ed aeroportuali.
 

CASI DI UTILIZZO DELL’IDROAMBULANZA A SUPPORTO DELL’ELISOCCORSO.

 
·   Trasferimento di pazienti da luoghi privi di eliporto verso centri attrezzati all’uopo.

·   Stabilizzazione e mantenimento dell’ammalato in attesa della disponibilità del mezzo aereo.

·   Maxi emergenze nautiche, lungo il territorio costiero e nelle isole minori.
 

CASI DI UTILIZZO DELL’IDROAMBULANZA A SUPPORTO DELLE STRUTTURE SANITARIE LOCALI.
 

·   Manifestazioni turistiche con alta densità di popolazione a rischio nelle isole minori dotate di strutture sanitarie non dimensionate per una popolazione in esubero.
 

CONSIDERAZIONE SULL’ISTRUZIONE DI UN SERVIZIO DI GESTIONE DELL’EMERGENZA - IN MARE O LUNGO LE COSTE - SU IDROAMBULANZA.

 
Un servizio di soccorso su idroambulanza, nella sua più moderna concezione, va inteso come polo di carattere interdisciplinare, in grado di fornire servizi di assistenza ad un numero cospicuo di enti e strutture.

La quantità, la qualità e la distanza operativa di intervento possono variare a seconda del tipo di soccorso, ma soprattutto dell’integrazione dell’unita con il bacino di utenza (conoscenza reciproca dei rispettivi campi di’ azione e competenze; creazione di protocolli e procedure comuni; efficienti sistemi di comunicazioni).

Questa configurazione è infatti la sola che giustifichi in termini economici e di utilità sociale l’esistenza di un simile servizio, incrementando notevolmente potenzialità terapeutiche d’intervento, che potranno così usufruire dell’iniziativa con disponibilità h 24 al giorno.

 
CAMPI DI UTILIZZO.

 
Esistono numerose occasioni nelle quali il soccorso può essere effettuato in mare (TAV. 1); tuttavia occorre precisare che tali vie costituiscono spesso un’aggiunta o un alternativa a quelle terrestri ed aeree.

Quando gli incidenti si verificano in acqua, e spesso utile portare soccorso con più mezzi di trasporto diversificati, purché essi si muovano in maniera combinata: sull’acqua ed in aria, se l’evento è accaduto in mare (TAV. 1a); oppure sull’acqua e su strada, se l’evento è accaduto lungo le coste e sulle isole minori (TAV. 1b).

Il soccorso via mare su idroambulanza veloce può risultare necessario anche in numerosi casi nei quali le emergenze sono avvenute sulla terraferma.

 
TAVOLA  1
 

SITUAZIONE IN CUI PUÒ’ ESSERE NECESSARIO IL SOCCORSO VIA MARE                                                                                  

 
·  Soccorso per incidenti verificatisi in acqua ed in aria.

                                           1 A

·  Soccorso per incidenti avvenuti sulla terraferma.

    (In zone costiere o isole minori)


                                            1 B
  
A. Incidenti verificatisi in acqua ed in aria
B. Soccorso per incidenti accaduti sulla terraferma
 
 
- naufragi

- affondamenti

- cadute accidentali

- annegamenti

- malori (traumatici, lavorativi o naturali)

- incidenti da decompressione

- incidenti zona aeroportuale
 - in zone rivierasche

 - isole minori

 - impraticabilità (assoluta o relativa) della rete  stradale

 - impossibilità o non convenienza impiego di elicotteri.

 

Quando si verifica un’interruzione con distruzione o intasamento della rete stradale in conseguenza di calamità naturali, dell’intensità del traffico, a causa di un grave incidente, oppure quando
l’intervento dell’idroambulanza è richiesto su isole minori, può risultare estremamente vantaggioso l’impiego di natanti per il trasporto di traumatizzati e/o per il trattamento terapeutico in loco.

Vi è da considerare, infatti, che l’elicottero è si un mezzo utile perché rapido e maneggevole in ogni situazione del terreno  al fine di effettuare una prima valutazione della zona teatro dell’emergenza, singola o collettiva che sia; tuttavia, in numerose condizioni di emergenze e maxi emergenze collettive; situazioni di volo difficoltose; scarsa visibilità (notte), risulta indispensabile l’uso del mezzo nautico.

Fin dal 1967 Pantridge e collaboratori hanno sostenuto l’importanza di attuare già nel luogo dell’incidente o dell’emergenza un’ intervento sanitario qualificato.

In molti Paesi (Stati Uniti, Canada, Australia e Brasile) sono stati studiati e realizzati sofisticati mezzi nautici per la gestione delle emergenze, nei quali la presenza di uno staff medico in stretta collaborazione   (attraverso sistemi radio - telefonici )  con la struttura operativa di base, ha rappresentato la fondamentale innovazione del sistema: non più semplice sussidio per il trasporto del malato, ma moderno mezzo diagnostico e terapeutico mobile.

Infatti, il particolare tipo di attrezzature di cui sono fornite tali idroambulanze ha permesso di rendere l’intervento sanitario più efficace e specializzato.

In quest’ottica deve dunque svilupparsi anche in Sardegna la realizzazione di un servizio operativo su idroambulanza, da impiegarsi in situazioni di emergenza.

 

PROGETTO ESECUTIVO

Nel contesto attuale della gestione dell’emergenza in acqua, un servizio di soccorso efficiente su idroambulanza è il tramite ideale tra gli infortunati ed i centri ospedalieri.

La sua funzione di mezzo sanitario per l’assistenza in loco ed il trasporto può essere esaltata quando tale attrezzatura sia inserita in una struttura organica di pronto soccorso nautico territoriale .

Si intende Pronto Soccorso Nautico Territoriale l’integrazione delle seguenti fasi operative:

·   Gestione - in tempo reale - delle informazioni sulla situazione dell’emergenza e/o maxi emergenza;

·   Rapidità degli interventi;

·   Flessibilità di utilizzo del mezzo e delle attrezzature terapeutiche.

Queste tre caratteristiche costituiscono le linee direttrici per la realizzazione di un sistema integrato di attrezzature, software e personale sanitario per la gestione di un Sistema di Pronto Soccorso Nautico Territoriale.

Al fine di rendere operativa l’organizzazione di un Sistema di Pronto Soccorso Nautico Territoriale, abbiamo effettuato un breve studio sulla realtà attuale dei mezzi e delle strutture oggi  disponibili:

 
1.  Dimensionamento del problema.

 
Per poter garantire un efficace assistenza occorre tenere presenti il maggior numero di varianti possibili.

In linea di massima, possiamo dire che si possono avere due tipi di calamità: quella che accade improvvisamente, e quella che ha invece una progressione lenta.
 

Nel primo caso, le misure di soccorso hanno carattere di assoluta immediatezza e non lasciano tempi lunghi per i preparativi; nel secondo caso, il lento evolversi della situazione lascia più tempo per più accurati preparativi.

Per quanto riguarda l’efficacia dell’assistenza sanitaria prestata via mare, vi sono alcuni fattori da considerare: la velocità del mezzo nautico, la distanza tra il luogo del disastro e gli ospedali ed il genere di patologia su cui si deve intervenire.

Per quanto concerne l’ambito territoriale interessato occorre dire che - attraverso uno studio epidemiologico condotto anche a livello storico ed in proiezione, tenendo conto del fenomeno turistico - quel che risulta è uno scenario di intervento con rischio di calamità particolarmente elevato, e ciò anche per la cronica carenza di strutture di pronto intervento per la sicurezza in mare e la gestione dell’emergenza

 
2.  Determinazione delle aree di rischio.

 
Attraverso l’analisi storica dei casi di emergenza occorsi negli ultimi anni si è ottenuta una risultanza comprendente una varietà notevole di incidenti (incendi, affondamenti, incidenti a lavoratori del mare, incidenti a subacquei, emergenze nelle isole minori durante il periodo estivo).

La ricognizione e l’assunzione di dati nei mezzi e le strutture utilizzate per l’organizzazione dei soccorsi e risultata assai inferiore agli standards minimi previsti.

 
3.         Flessibilità d’uso del servizio.


Al fine di ottimizzare la flessibilità del servizio di soccorso, abbiamo predisposto una rete di comunicazioni autonome nei seguenti casi di intervento:
 

Intervento per incidente non grave:

 
·   Soccorso dell’infortunato con idroambulanza.

·   Contatto tra l’unità di soccorso ed il Centro Ospedaliero, per la trasmissione in tempo reale dei dati clinici del paziente, che serviranno per preparare un eventuale intervento terapeutico successivo, con la massima tempestività.

 
Intervento per incidente grave:


La disponibilità - sul mezzo di soccorso nautico - di una adeguata strumentazione (ecoscandaglio, loran, satellitare, etc.), e di una rete autonoma di trasmissioni, determina una efficienza notevole del
servizio: sia nei casi di normale intervento, sia nelle situazioni di emergenza, poiché è possibile conoscere lo stato operativo e far conoscere gli eventuali bisogni in tempo reale.

 

·  Spostamento dell’idroambulanza sul luogo dell’incidente.

·  Contatto con i Centri Ospedalieri, per il ricovero del paziente dopo l’intervento.

·  Contatto con i Centri Operativi: Capitaneria di Porto, Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Associazioni di volontari.

·  Contatto e richiesta intervento ad altri mezzi di soccorso nautico, qualora la zona delle operazioni sia particolarmente estesa.

·  Assistenza e risoluzione in loco della patologia.

 
Centro di coordinamento soccorso.

Il Centro di Coordinamento Soccorso per il servizio di pronto soccorso nautico territoriale avrà sede presso la Capitaneria di Porto per competenza.

Funzioni:

 
- Ricezione di chiamate di soccorso dirette (tramite centralino telefonico).

- Ricezione di chiamate indirette (dei centralini di intervento).

- Collegamento con i centri di intervento: Capitaneria, Vigili del Fuoco, Carabinieri e Polizia.

- Collegamento con i Centri Ospedalieri del territorio; preallarme del Centro curativo.

- Contatto continuo con personale in intervento (dati in tempo reale).

- Comunicazione cessato allarme.
 

SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO NAUTICO TERRITORIALE SU IDROAMBULANZA.


Idroambulanza: Struttura nautica autonoma, atta al soccorso terapeutico e rianimatorio sul luogo dell’incidente ed al trasporto di infortunati e barotrumatizzati.


Disposizione di:

 
·   Équipe nautica, disponibile 24/24h, formata da: 1 Comandante, 1 marinaio volontario, 1 motorista.

·   Un posto letto completo di rianimazione (respiratore, defibrillatore, monitor, emogasanalisi, etc.).

·   Sistema completo di acquisizione dati, che integra automaticamente, le informazioni di carattere nautico con quelle relative al posizionamento ed alla meteorologia.


Funzioni:

 
·   In caso di chiamata diretta (con utilizzo della linea telefonica di chiamata di soccorso), si avvisa il centro di Coordinamento.

 
·   Intervento con compito di soccorso terapeutico e trasporto degli infortunati,

·   Comunicazione dati sulle emergenze in corso e sui pazienti.

·   Fine compito risoluzione delle patologie e/o trasporto del malato.


Osservazioni:

 
·   L’attivazione del servizio di idroambulanza può avvenire direttamente in seguito a chiamata diretta da parte dell’utente. In tal caso - situazione molto comune, in base alle statistiche - il personale in servizio dovrà provvedere autonomamente a mettere in allarme tutto l’apparato di soccorso, secondo le direttive ufficiali.

·   l’attivazione diretta potrà avvenire anche attraverso Corpi / Enti non contemplati dalla struttura di soccorso.

·   L’attivazione potrà avvenire attraverso la Capitaneria e le centrali Operative regionali e Provinciali.


RELAZIONE TECNICO - SANITARIA


L’istituzione di un servizio di soccorso e di prevenzione degli incidenti in mare con l’utilizzo di una idroambulanza si inserisce tra i compiti statutari della CE.VO.S.

La nostra Associazione in considerazione della particolare situazione geografica della nostra isola e dell’elevato rischio di emergenza che si verificano lungo le coste ha in progetto un servizio pilota unico nella nostra Regione e secondo in tutto il bacino del Mediterraneo.

Il servizio sarà utilizzato per la gestione di qualsiasi tipo di emergenza marina e potrà essere inserito nell’ambito delle strutture finalizzate alla Protezione Civile.

In particolare il campo di intervento sarà volto alla salvaguardia della vita dell’uomo in mare, nonché agli interventi di competenza specifica nei casi di catastrofi e calamità.

L’importanza che assumerà una tale iniziativa ed i servizi che renderà alla comunità costituiranno ulteriore motivo di crescita culturale, tecnologica e sanitaria nella nostra Regione colmando un enorme vuoto che esiste in questo settore.

L’unità nautica adibita ad idroambulanza ha le seguenti caratteristiche:

 

- Tipo di imbarcazione: 11,00 mt.

- Lunghezza: 11,15 mt fuori tutto;

- Stazza lorda: 12,39 tonnellate;

- Velocità: 38 nodi;

- Motori: nr. 2  da 250 HP a 3200 giri/min.;

- Autonomia: 15 ore;

- Serbatoi carburante: 2000 litri;

- Serbatoi acqua: 400 litri;

- Immersione di calcolo: 0,95 mt.

- Nr. 2 posti letto in cabina;

- Nr. 2 posti letto in cuccetta;

- Cabina cucina - pranzo indipendente;

- Una barella rianimatoria, varia attrezzatura sanitaria;

- Ponte di comando con nr. 2 posti per il personale di bordo;

 

Tutti i locali dell’imbarcazione sono climatizzati per assicurare una corretta temperatura sia estiva che invernale.

Particolare cura è stata posta nella insonorizzazione dei motori.

 

Lo scafo dell’imbarcazione è particolarmente robusto concepito come mezzo di lavoro professionale pesante con forma di carena particolarmente indicata per operare in condizioni di mare molto avverse.

Alla velocità di crociera l’autonomia è di circa 160 miglia.

L’imbarcazione sarà dotata di tutti i sistemi più moderni di navigazione, di comunicazione e di intercettazione per la ricerca di imbarcazioni e naufraghi.

Dal punto di vista sanitario il natante può assistere i pazienti in ventilazione artificiale meccanica con monitoraggio cardiaco continuo, assicurando una moderna assistenza rianimatoria e di pronto soccorso.

 

 IDROAMBULANZA DA 11,15 MT. DI LUNGHEZZA FUORI TUTTO PER IMPIEGO SANITARIO SPECIFICHE TECNICHE


GENERALITÀ’


Scopo della presente specifica tecnica è di definire in tutti i suoi dettagli, equipaggiamenti ed accessori, un unità adatta ad essere impiegata con idroambulanza per impiego sanitario.

L’unità oggetto della presente, la cui progettazione è stata condotta ai fini di ottenere una unità moderna, che possa innanzi tutto soddisfare pienamente le richieste specifiche e, nel contempo, risultare altamente affidabile.

Organizer

Beppe Puddu
Organizer
Sestu

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