Dona per aiutare Erika....

Ciao, sono Lorella. Cugina di secondo grado di Erika... qui vi lascio la sua storia.

Erika è una persona di famiglia, cugina di mia mamma. E’ una donna molto tranquilla e pacata, ma al contempo solare.

Forse nella storia della sua vita molti di voi vi si ritroveranno:

nata in Ecuador 51 anni fa … da giovane conosce il suo futuro marito e con lui si trasferisce nel suo paese natale, Germania. Qui, precisamente a Lübeck, si sposa e dal suo legame nascono due figli, Kjiell e Lily, due bravi ragazzi che oggi hanno 19 e 16 anni. Come in tutte le coppie, però, ci possono essere dissapori e incomprensioni e il matrimonio finisce con un divorzio.

Erika negli ultimi 12 anni ha dovuto scontrarsi con una malattia che purtroppo oggi giorno causa molte perdite…parliamo di cancro al seno. Immediatamente si è sottoposta all’intervento e alle cure del caso, ma nonostante ciò, in questo decennio la malattia si è ripresentata più volte….

Due anni fa la biopsia le ha rivelato un duro colpo: cancro, di nuovo! Sei mesi dopo, altri esami hanno rivelato metastasi ai polmoni, al fegato, al bacino sinistro e in due parti della colonna vertebrale.

In questi anni ha sempre seguito la terapia antiormonale e altre cure complementari che ha sostenuto con i suoi sforzi, ma ad oggi il tumore si è presentato ben 5 volte.

Ora ha un cancro al quarto stadio e metastasi in altre parti del fegato e della colonna vertebrale. Per cercare di salvarsi e vedere crescere i suoi figli, il 25 settembre partirà verso la sua casa materna per una cura omeopatica: un dottore, che già ha salvato persone nel suo stato o peggio, ha acceso in tutta la sua famiglia una speranza, che potrebbe aiutarla in questo momento della sua malattia. Dovrà però andare in Ecuador 3/6 mesi per fare un trattamento omeopatico coadiuvato da una dieta ferrea a base di succhi verdi senza derivati animali, carboidrati, e zuccheri…

Per fare tutto ciò ha bisogno dell’aiuto di chi vorrà fornirglielo, perché dovrà sostentarsi, pagare le spese di questa cura …. vi chiedo di mettervi una mano sul cuore e aiutare come potete…

Kjiell e Lily la amano molto e hanno bisogno di una speranza…

Erika es familia, es prima de mi mamá. Es una mujer muy tranquila y calma pero al mismo tiempo alegre.

Puede ser que en la historia de su vida muchos se puedan encontrar:

nació en Ecuador 51 años atrás … de joven conoce a su futuro marido y con el se traslada a su pais natal, Alemania. Aquí, precisamente en Lübeck, se casa y de su matrimonio nacen dos hijos, Kjiell y Lily, dos chicos muy buenos que hoy tienen 19 y 16 años.

Como en todas las parejas, lamentablemente, puede haber desacuerdos e incomprensiones y el matrimonio termina con un divorcio.

Erika en los últimos 12 años se ha chocado con una enfermedad que por desgracia hoy en día causa muchas pérdidas… Hablamos de cáncer de mama.

Inmediatamente se ha sometido a una cirugía y a las curas del caso, pero sin embargo, en esta década la enfermedad ha vuelto muchas veces…

Dos años atrás la biopsia le dio un golpe fuerte: cáncer otra vez! Seis meses después, otros exámenes le han revelado metástasis a los pulmones, hígado, parte de la cadera izquierda y en dos partes de la columna vertebral. En estos años se ha siempre tomado la terapia antihormonal y ha seguido curas complementares que ella misma ha asumido, pero hasta hoy el cáncer se ha presentado 5 veces. Ahora tiene cáncer de cuarto estadio y otras metástasis en la columna e hígado.

Para tratar salvarse y ver crecer a sus hijos, el 25 de septiembre partirá hacia su casa maternal para someterse a una cura homeopática: un doctor, que ya salvado personas en su estado o peor, ha dado a toda su familia una esperanza, y podría ayudarla en este momento de su enfermedad. Tendrà que ir a Ecuador unos 3/6 meses ayudada también con una dieta estricta a base de jugos verdes sin derivados animales, carbohidratos ni azúcar….

para poder hacer todo esto necesita la ayuda de quien quiere dársela, para poder sustentarse, pagar los gastos de esta cura…. Les pido poner una mano en su corazón y ayudar como pueden…

Kjiell y Lily la aman mucho y necesitan tenerla en sus vidas y sobre todo una esperanza…

Erika is family; she is my mother's cousin. She is a very calm and serene woman but at the same time cheerful.

Her life story might resonate with many: she was born in Ecuador 51 years ago. As a young woman, she met and then moved to her future husband hometown in Germany. There, precisely in Lübeck, she got married, and from this marriage, two children were born: Kjiell and Lily, two very good kids who are now 19 and 16 years old.

As in all couples, unfortunately, there can be disagreements and misunderstandings, and the marriage ended in divorce.

In the last 12 years, Erika has faced a disease that, unfortunately, causes many losses today: breast cancer. She immediately underwent surgery and the necessary treatments, but over the past decade, the disease has recurred many times. Two years ago, a biopsy hit her hard: cancer again! Six months later, further tests revealed metastasis to the lungs, bones, spine, and part of the hip and in parts of the spinal column.

Over these years, she has always taken hormonal therapy and followed complementary treatments that she has undertaken herself, but up until now, the cancer has appeared 5 times. She now has stage four cancer with metastasis to the spinal column and liver.

To try to save herself and see her children grow up, on September 25th she will go to her maternal home to undergo homeopathic treatment. A doctor, that already helped people like her o in a worst condition, has given her family hope might help her at this stage of her illness. She will need to go to Ecuador for about 3 to 6 months, supported also by a strict diet of green juices without animal products, carbohydrates, or sugar…

To accomplish all this, she needs the help of those who are willing to offer it, to support herself and cover the costs of this treatment. I ask you to put a hand on your heart and help as you can. Kjiell and Lily love her very much and need her in their lives, and above all, they need hope.