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Mi chiamo Silvia Bonomi, sono un'allevatrice di pecore di razza Sopravissana, residente ad Ussita (Mc), paesino dell'entroterra Marchigiano duramente colpito dagli eventi sismici del 2016.
Questa raccolta fondi servirà per consentirmi di poter tornare a vivere in condizioni umane DIGNITOSE e poter proseguire il mio lavoro.

Il 26 ottobre di quel maledetto 2016 ho perso la mia unica casa, nonché sede legale della mia Azienda Agricola.
Con lei sono crollati i ricordi della mia infanzia, ma anche i sogni e le belle speranze per la mia attività.


La mia azienda era infatti nata ufficialmente nel Maggio 2016, dopo anni di allevamento amatoriale che ha consentito un recupero capillare dei rari e pregiati animali, ma dopo soli cinque mesi di fervente attività ha dovuto subire di colpo una pesantissima battuta d'arresto. 
Era arrivato il terremoto, e con esso tutta la disarmante scoperta del trovarsi impreparati ad una catastrofe simile.

Dopo due mesi e mezzo di andirivieni obbligato dalla costa all'entroterra insieme a tutti gli altri terremotati per volere della Protezione Civile, sono riuscita ad ottenere grazie all'aiuto di un caro amico una roulotte per poter rimanere vicino ai miei animali: le mie pregiate ed amate pecorelle Sopravissane, razza ovina autoctona (in estinzione!) dell'alto Valle Nera, con una lana merinos morbidissima.

Un inverno molto duro quel che seguì il sisma: oltre due metri di neve e temperature polari per tre mesi, che resero le condizioni lavorative a dir poco proibitive.
La roulotte era una sistemazione di prima emergenza, ma dopo alcuni mesi si era reso necessario trovare una sistemazione più consona (e soprattutto, dato il nostro "sporchevole lavoro", dotata di quello che ormai consideravamo un lusso: la doccia!) per me e la mia famiglia, inclusa mia mamma: una donna speciale ma con ridotte capacità motorie e difficoltà nella deambulazione.



Feci così domanda per il "famigerato" M.A.P.R.E., Modulo Abitativo Provvisorio Rurale di Emergenza, suggerito e proposto come soluzione abitativa provvisoria per gli agricoltori-allevatori impossibilitati a lasciare il bestiame senza assistenza, di più celere installazione e consegna sul posto rispetto alle S.A.E. (Soluzioni Abitative Provvisorie, dette anche "casette"). 


Il Mapre altro non era però che un mero container di lamiera ad uso abitativo, totalmente inadatto alla vita in montagna: interamente alimentato a corrente (fornitura minima 6KW, in una zona dove le interruzioni sono purtroppo all'ordine del giorno, come nel Dicembre 2018 - in cui siamo rimasti 17 lunghe ore senza corrente, con temperature proibitive), con una coibentazione molto al di sotto dei requisiti richiesti per legge sull'abitabilità, senza alcun ricircolo d'aria (favorendo così la comparsa di muffe e funghi in maniera quasi quotidiana, se non veniva usata candeggina) e le cui pareti, tetto e pavimento erano un ottimo luogo di colonizzazione per topi e ratti - data la presenza di pertugi e fessure raggiungibili solo dagli stessi - rendendo ogni forma di disinfestazione totalmente vana.
In questo poco salubre ambiente, abbiamo vissuto dall Aprile 2017 fino all'ottobre 2019, subendo numerose interruzioni di corrente, blocco dei termoconvettori per il ghiaccio, ascoltando per ore i topi camminare dentro l'intercapedine del tetto e sotto il pavimento, e consumando litri di candeggina per limitare le muffe....invano.


Nell'Agosto del 2019, ho avuto una Trombosi Venosa Profonda nella vena giugulare intracranica.
Un lungo coagulo di sangue nel cervello che ha comportato e comporta tutt'ora una mole di cure e controlli che mi porterò dietro tutta la vita. Ed è andata bene!
La causa di tale coagulo, nonostante gli accertamenti fatti ed in corso, rimane ignota. L'unica ipotesi plausibile, al momento, è l'esposizione prolungata ad un tipo di muffa presente al di sotto della pavimentazione del Mapre.

A seguito di tutti questi rocamboleschi eventi, ad ottobre 2019 sembrava finalmente essersi aperto uno spiraglio: un'impresa che realizza anche costruzioni si era offerta di donarci una struttura in legno (pagandone a tranche solo il lavoro di installazione), facendoci arrivare ad ottenere la tanto agognata autorizzazione alla rimozione del Mapre per installare al suo posto un modulo di legno provvisorio.
Euforici, ci siamo imbarcati così nell'ennesimo trasloco, portando il nostro domicilio temporaneo a circa 15 km di distanza dai nostri animali.
<<Sarà solo per un breve periodo>>, ci dicevano.
L'impresa però, che di professionale evidentemente aveva ben poco, di colpo è sparita nel nulla lasciandoci davvero in un mare di guai.

Dopo questa umana delusione e parecchio sconcerto invece, qualcun altro ha teso la mano verso di noi e con riservatezza, discrezione e solidarietà, ci ha ugualmente aiutato a realizzare la platea di fondazione (con relativi allacci delle utenze) per il posizionamento di una futura struttura di legno, con il generoso augurio di riuscire prima o poi ad avere lo stesso una casa degna di tale nome.


Al momento siamo quindi ancora sfollati, in affitto su una soluzione abitativa con basso efficientamento energetico, di notevole dispendio termico, difficilissima per la quotidianità di mia mamma perché distribuita su tre piccoli piani (il bagno all'ultimo) e soprattutto lontana dagli animali, che all'avvicinarsi della stagione dei parti necessiterebbero di assistenza costante...e con una platea di cemento pronta ad ospitare la nostra futura casetta!


Da anni attraverso la pagina Facebook della mia azienda (link: https://www.facebook.com/Az-Agricola-La-Sopravissana-dei-Sibillini-di-Silvia-Bonomi-907224739288378/) e ultimamente con il sito internet (www.sopravissanadeisibillini.it), cerco di far conoscere la mia attività cercando di trasmettere, a chi si imbatte per caso in essa, l'amore che metto nel mio lavoro quotidiano, tra alti e bassi e nonostante le molte difficoltà.


Ho deciso quindi di ascoltare il consiglio di chi con affetto ci segue da anni, che ci ha suggerito di chiedere pubblicamente aiuto di fronte a questo ennesimo, enorme ostacolo.

Sono quindi qui, a chiedervi una mano per poter avere una soluzione abitativa che consenta condizioni di vita rispettose del genere umano, nonché sede legale del mio lavoro, che mi consenta di continuare ad occuparmi delle mie 162 pecorelle Sopravissane e 8 cani, di poter fare rete con altre donne delle quattro Regioni colpite dal sisma, di continuare a recuperare parte delle attività agro silvo pastorali tipiche della zona dell'Appennino in cui vivo, nonché continuare a vedere (e far vedere a chiunque dal vivo!) le pecore dei nostri nonni, quelle che per secoli hanno pascolato nelle regioni del Centro Italia.



La mia è una piccola, piccolissima realtà resistente sull'Appennino, un progetto e una missione di vita che ho promesso a me stessa di portare avanti comunque, iniziando da zero e con non pochi sacrifici, ma con tantissima determinazione e forza di volontà.

Aiutateci a restare, ma in condizioni umane.

Gli importi di spesa verranno utilizzati per realizzare una parte del modulo abitativo di legno allo stato di grezzo avanzato (nonché sede legale dell'azienda Agricola), fornito di un camino come fonte di riscaldamento - soluzione pratica, trovandoci in montagna - che ci impedisca di ammuffire o morire assiderati in uno dei numerosi casi di interruzione di corrente, e per la completa messa in posa dell'opera rendendola fruibile.
Ogni spesa affrontata verrà saldata a mezzo bonifico e prontamente rendicontata per aggiornare chiunque ci aiuti.

Per ringraziare coloro che parteciperanno alla raccolta fondi per la nostra casetta, l'azienda concorderà con i donatori incontri in loco con degustazioni e merende, sia nella stagione delle nascite che al pascolo, spiegando il lavoro del pastore, dei cani custodi di cui si avvale per mitigare il conflitto uomo-lupo, e la necessità di un pascolo sostenibile per l'ambiente (come forma di prevenzione dagli incendi e dalle valanghe, ad esempio); ci impegneremo anche a spedire presso il domicilio dei donatori alcuni dei pochi prodotti che siamo stati in grado di lavorare quest'anno (mele, piccole confezioni di lavanda ecc.) e ad organizzare molte altre piccole iniziative concordate, che speriamo possano minimamente ripagarvi dell'impegno e del sostegno nei nostri confronti.



Vi terremo costantemente aggiornati!

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Organizer

Silvia Bonomi
Organizer
Fematre, Italy

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