Help me escape homelessness and live a decent life

Hi I'm Shylke, a 22 year old disabled and autistic transgender man living in South Italy. You may know me as Cat-a-clysm, or the guy who made the Celeste Hearts emote pack on Fedi/Revolt. I used to live back at home with my abusive parents, but the situation got worse by each day with my father sexually assaulting my mother, physically beating my brother up, and threatening to kick me out of home if I didn't pay for his alcohol addiction, as well as threatening to kill all of us. I had to convince my mother to join forces and report my father to the police, with the help of all recordings and proof I took of him being abusive, and an anti-violence center we relied upon. Eventually he got arrested and is now under arrest. Cool, a happy ending for once? Well, not for me.

With my father being out of the house, the abuse received from my mother became clearer. We were left with no money, so she wanted me to pay for stuff as I had a negligible source of income for myself from being legally recognized as disabled. It made sense, so I offered to pay for the expenses, except she started claiming I owed her more than half of the income because she was "assigned as my caretaker" so I needed to pay her for her "services" or get out of the house 'cause I was another mouth to feed and therefore a weight on her shoulders. Things got worse when I decided to come out as transmasc to her, with her comparing me to my abusive father on the basis of being a man, squeezing as much money out of me as she could (and comparing me to him once again if I refused), misgendering and deadnaming me, trying to limit the time spent talking to my friends because they were trans and therefore they were "brainwashing" me, attempting to put me under ABA therapy, and generally pitting all of her family against me.

I first reached out to the same anti-violence center that helped us report my father to the police, but they all sided with her by saying she acted like this because she was going through a hard time and that I should be understanding of her. When she convinced my grandpa to extort money out of me I went straight to the police, but once again they sided with my mother and called social workers that would help her deal with her "problematic children". (I'm literally an adult but since I'm autistic I got the child treatment)

The social workers and my mother planned to lock me up in a mental health asylum and put me under mood stabilizers to control my "anger management problems" and my "emotional outbursts". (read: they wanted to turn me into a sedated zombie so I couldn't feel the only emotions that would help me realize her abuse and help me defend myself against her)

There was nothing else left for me to do, but to escape the place I once called "home". I packed the few clothes and stuff I could bring in a bag and, with the excuse I was going to the hospital for getting some physical issues checked, I took the train and traveled from Naples to Catania, where there's a friend who is temporarily able to help me. My mother found out and she threatened to report my friend for "kidnapping" me; she also called them to gaslight them into believing I was deemed unable to think and care for myself, and I had to be constantly under her supervision as she was my "assigned caretaker". We then found out I was never assigned a caretaker to begin with and that she lied about her status to keep me chained to her.

I'm now staying at my friend's house, but I now risk ending up as homeless as it is not my registered residence, and without one, I cannot access this region's healthcare structures, nor be able to renew my status as disabled citizen and benefit from it. (because the government thinks I'll magically heal from my permanent condition, but that's another story for another day)

I want to get a house and register it as my residence, but finding real estate agencies willing to take out a mortgage or rent a house to a disabled person is hard. I don't have the money to buy one fully at once; I tried to ask loans from banks, but just today I got told they don't do loans and/or mortgages for disabled people as they want someone who's able to pay them back and I have no income besides the money I get from being disabled. I cannot get a job as I'm also legally recognized as unable to work, and even if I wanted to work illegally, no one will literally hire me anyway as my parents forced me to drop out of high school when I was 16 years old as they didn't want to pay for books and other material needed to study.

Returning to my abusive mother is a hard no; even if I wanted to ignore all the abuse, her landlord is also kicking her out, so I'd end up homeless in either case.

So I'm organizing this fundraiser to help myself cover the costs for a house. All funds will directly go towards the initial purchase, eventual renovations, purchase of furniture and utensils so I'll be able to move in and register it as my residence. Any remaining funds will be used to enroll in school again and get a diploma so I can at least be able to get a job when the government will stop recognizing me as a disabled person.

--- Italian ---

Ciao sono Shylke, un uomo transgender disabile e autistico di 22 anni che vive nel Sud Italia. Forse mi conoscerete come Cat-a-clysm, o il ragazzo che ha creato il pacchetto di emoji di Celeste Hearts su Fedi/Revolt. Vivevo a casa dei miei genitori abusivi, ma la situazione peggiorava di giorno in giorno: mio padre aggrediva sessualmente mia madre, picchiava fisicamente mio fratello e minacciava di cacciarmi di casa se non avessi pagato per la sua dipendenza dall'alcol, oltre a minacciare di ucciderci tutti. Ho dovuto convincere mia madre a unire le forze e a denunciare mio padre alla polizia con l'aiuto di tutte le registrazioni e le prove che avevo raccolto dei suoi abusi e di un centro antiviolenza a cui ci siamo affidati. Alla fine è stato arrestato e ora è agli arresti domiciliari. Bene, un lieto fine per una volta? Beh, non per me.

Con l'uscita di mio padre da casa, gli abusi ricevuti da mia madre sono diventati più chiari.

Eravamo rimasti senza soldi, quindi voleva che pagassi io le spese, dato che avevo una fonte di reddito (sebbene trascurabile) perché ero legalmente riconosciuto come disabile. Aveva senso, così mi offrii di pagare le spese, ma lei iniziò a sostenere che le dovevo più della metà del reddito perché era "assegnata come mia badante" e quindi dovevo pagare i suoi "servizi" o andarmene di casa perché ero un'altra bocca da sfamare e quindi un peso sulle sue spalle. Le cose sono peggiorate quando ho deciso di dichiararmi come uomo trans, con lei che mi paragonava a mio padre per il fatto di essere uomo, mi spremeva più soldi che poteva (e mi paragonava ancora una volta a lui se mi rifiutavo), mi chiamava col deadname e con i pronomi sbagliati, cercava di limitare il tempo trascorso a parlare con i miei amici perché erano trans e quindi mi stavano facendo il "lavaggio del cervello", cercava di sottopormi a terapia ABA e in generale metteva tutta la sua famiglia contro di me.

All'inizio mi sono rivolto allo stesso centro antiviolenza che ci aveva aiutato a denunciare mio padre alla polizia, ma tutti si sono schierati con lei dicendo che si comportava così perché stava attraversando un momento difficile della sua vita e che dovevo essere comprensivo con lei.

Quando ha convinto mio nonno a estorcermi del denaro sono andato direttamente alla polizia, ma ancora una volta si sono schierati con mia madre e hanno chiamato degli assistenti sociali che l'avrebbero aiutata a gestire i suoi "figli problematici". (Sono letteralmente un adulto, ma dato che sono autistico mi hanno infantilizzato).

Gli assistenti sociali e mia madre progettavano di rinchiudermi in un manicomio e di mettermi sotto stabilizzatori dell'umore per controllare i miei "problemi di gestione della rabbia" e i miei "scoppi emotivi".

(leggi: volevano trasformarmi in uno zombie sedato per impedirmi di provare le uniche emozioni che mi avrebbero aiutato a capire i suoi abusi e a difendermi da lei).

Non mi restava altro da fare che fuggire da quel luogo che una volta chiamavo "casa".

Ho messo in una borsa i pochi vestiti e le poche cose che potevo portare con me e, con la scusa che dovevo andare in ospedale per farmi controllare alcuni problemi fisici, ho preso il treno e ho viaggiato da Napoli a Catania, dove c'è un'amica che è temporaneamente in grado di aiutarmi. Mia madre l'ha scoperto e ha minacciato di denunciare la mia amica per avermi "rapito"; li ha anche chiamati per fargli credere che ero ritenuto incapace di intendere e volere, e che dovevo essere costantemente sotto la sua supervisione in quanto lei "era la mia badante". Abbiamo poi scoperto che non mi era mai stata assegnata una badante e che lei mentiva al tal riguardo per tenermi incatenato a lei.

Ora sto a casa di questa mia amica, ma rischio di finire senzatetto perché non ho residenza qui e, senza di essa, non posso accedere alle strutture sanitarie di questa regione, né rinnovare l'invalidità civile (perché l'INPS pensa che guarirò magicamente dalla mia condizione permanente, ma questa è un'altra storia per un altro giorno).

Voglio prendere una casa e spostare la residenza li ma trovare imprese immobiliari disposte a fare un mutuo o ad affittare una casa a una persona disabile è difficile. Non ho i soldi per comprarne una tutta in una volta; ho provato a chiedere un prestito alle banche che si trovano qui, ma proprio oggi l'ultima di queste mi ha detto che nessuno fa prestiti e/o mutui per persone disabili perché vogliono qualcuno che sia in grado di ripagarli e io non ho un reddito dimostrabile oltre alla pensione che ovviamente non fa reddito. Non posso trovare un lavoro perché sono anche legalmente inabile al lavoro e, anche se volessi lavorare al nero, nessuno mi assumerebbe comunque, perché i miei genitori mi hanno costretto ad abbandonare la scuola superiore quando avevo 16 anni dato che non mi volevano pagare i libri e il materiale necessario per studiare.

Tornare da mia madre è un no secco; anche se volessi ignorare tutti i maltrattamenti, la sua padrona di casa la sta anche sfrattando, quindi in entrambi i casi mi ritroverei senza casa.

Quindi, sto organizzando questa raccolta fondi per aiutarmi a coprire i costi di una casa. Tutti i fondi andranno direttamente all'acquisto, alla eventuale ristrutturazione, all'acquisto di mobili e utensili per la casa in modo da poterla abitare e usare come residenza. I fondi rimanenti saranno utilizzati per iscrivermi di nuovo a scuola e ottenere un diploma, in modo da poter almeno trovare un lavoro quando l'INPS non mi riconoscerà più come persona disabile.