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Il mare toglie e il mare dà

Donation protected
Testo in Italiano

Ciao,

Ci chiamiamo Paolo, Andrea e Diego. Siamo, rispettivamente, uno scienziato oceanografo e accademico, un designer e costruttore di tavole da surf, ed un artista e fotografo.

Stiamo raccogliendo fondi per finanziare e produrre un docufilm che racconta di una passione viscerale per il surf da onda, per il mare, per l'ambiente e per l'artigianalità.

È un’idea, un progetto, e, prima ancora, un sogno che ci portiamo dentro da tempo.

Abbiamo deciso che è arrivato il momento di far avverare questo sogno. Vogliamo creare un piccolo pezzo d’arte con l’aiuto economico e pratico di chiunque abbia a cuore la natura e l’arte. Vogliamo trasmettere il nostro amore e cura per l’ambiente e per la creatività dell’essere umano raccontando la nostra storia. Non cerchiamo guadagni, fama o gloria, ma solo l’opportunità di toccare quella corda che ognuno di noi ha dentro e che ci fa prendere coscienza sui nostri impatti sull’ambiente e sulla società, ma anche sulla nostra capacità di cambiare il mondo in meglio.

Ti starai chiedendo: cosa rende unica questa storia?

Partiamo dall’ambientazione, i luoghi.

Ci troviamo sulla costa della Regione Marche, sulle verdi colline del Parco San Bartolo; è un promontorio che rompe la monotonia delle coste basse, sabbiose o ciottolose, ormai completamente cementificate e tipiche della costa centrosettentrionale dell'Adriatico.
È la prima falesia costiera che si incontra provenendo da Nord. Vista dal mare, sembra ricordare le bianche scogliere di Dover, anche se non è così bianca.

Circa a metà del Monte San Bartolo, sulla cresta della falesia, domina una piccola chiesa con un campanile piccolissimo ma chiaramente visibile dal mare. Là si erge un villaggio chiamato Fiorenzuola di Focara. Esso fu dimora temporanea del Sommo Poeta Dante Alighieri; egli vi soggiornò, decantandone la bellezza e la forza dei suoi venti: “Poi farà sì ch'al vento di Focara, non farà lor mestier voto né preco”.

I fenomeni franosi hanno, nel tempo, messo a repentaglio la stabilità di Fiorenzuola di Focara; essi, tuttavia, hanno anche consentito l’accumulo di sedimento sulla base della falesia. La messa in posa di scogliere emerse, che “uccidono” le onde incidenti e creano una zona d’ombra, ha favorito, negli anni, lo sviluppo di una spiaggia sabbiosa. Le scogliere, tuttavia, hanno anche trattenuto il legname di provenienza fluviale e le plastiche. Tronchi d’alberi, boe, e scatole di polistirolo provenienti dai pescherecci, ricoprono gran parte della spiaggia di Fiorenzuola di Focara.

Un unico varco tra le scogliere, lungo qualche centinaio di metri fa si che, durante le mareggiate invernali da Scirocco, si sviluppi un'onda meravigliosa e perfetta per il surf. Si tratta di una vera e propria rarità; le scogliere, infatti, ormai chiudono la totalità della costa Marchigiana ed il surf è ormai relegato a quei pochi punti che sono in corrispondenza delle foci fluviali.

È un’onda che non ha nulla da invidiare a quelle oceaniche; è un’onda che ci ricorda come dovrebbe essere una costa naturale; è un fenomeno da proteggere, da salvaguardare, così come la spiaggia di Fiorenzuola di Focara.

Questa storia, dunque, è speciale perché racconta di come uno o più problemi possano essere convertito in opportunità.

Noi vogliamo documentare il processo di recupero di materiali plastici e legnosi spiaggiati; vogliamo mostrare come la creatività e la maestria possano convertire tali materiali in tavole da surf e rimuoverli dall’ambiente naturale; vogliamo infine far vedere come queste tavole possano essere utilizzate per catturare e cavalcare le onde frangenti che il mare ci regala, ma che l’uomo, di anno in anno, uccide con sempre più chilometri di scogliere.

Il nostro desiderio è quello di educare coloro che guarderanno il film, di trasmettere loro il concetto di valore intrinseco di ambienti e processi naturali.

Questa raccolta fondi tramite GoFundMe servirà a generare un primo finanziamento che, in un processo a cascata, utilizzeremo per gli investimenti iniziali:

  • Acquisto strumentazione e attrezzatura per produzione di tavole;

  • Organizzazione di recupero materiali legnosi e plastici sulla spiaggia;

  • Produzione di un primo trailer da presentare agli Enti finanziatori.

Miriamo, dunque, ad accedere ai finanziamenti elargiti su scala Regionale, Nazionale ed Europee con la speranza di ricevere una quota complessiva adeguata alla produzione di un docufilm artistico e che possa essere competitivo su scala internazionale.

La nostra azione è senza fini di lucro e prevede la cooperazione da parte di chiunque abbia a cuore la causa. Contiamo, ad esempio, di beneficiare del supporto di associazioni studentesche (scuole ed università) per la raccolta dei materiali su spiaggia. Organizzeremo, dunque, delle giornate mirate alla pulizia e le arricchiremo con lezioni ed attività didattiche su campo.

Inoltre, metteremo all’asta almeno una delle tavole da surf che contiamo di produrre e doneremo il ricavato alla ricerca in ambito medico.


Text in English



Hello,

Our names are Paolo, Andrea and Diego. We are, respectively, an oceanographer and academic scientist, a surfboard designer and builder, and an artist and photographer.

We are raising funds to finance and produce a documentary film that tells of a visceral passion for surfing, for the sea, for the environment and for craftsmanship.

It is an idea, a project, and, even before that, a dream that we have had inside us for a long time.

We have decided that the time has come to make this dream come true. We want to create a small piece of art with the financial and practical help of anyone who cares about nature and art. We want to convey our love and care for the environment and for human creativity by telling our story. We do not seek profit, fame, or glory, but only the opportunity to touch that chord that each of us has inside, and that makes us aware of our impacts on the environment and society and our ability to change the world for the better.

You may be wondering: what makes this story unique?

Let's start with the setting and the places.

We are on the coast of the Marche Region, on the green hills of the San Bartolo Park; it is a promontory that breaks the monotony of the low, sandy, or pebbly coasts, now completely cemented and typical of the central-northern coast of the Adriatic.
It is the first coastal cliff that you encounter coming from the North. Seen from the sea, it seems to recall the white cliffs of Dover, even if they are not so white.

About halfway up Mount San Bartolo, on the crest of the cliff, a small church dominates with a very small bell tower but clearly visible from the sea. There stands a village called Fiorenzuola di Focara. It was the temporary home of the Supreme Poet Dante Alighieri; he stayed there, praising its beauty and the strength of its winds: "Poi sarà sì ch'al vento di Focara, non fare lor mestier voto né preco".

Landslides have, over time, jeopardized the stability of Fiorenzuola di Focara; however, they have also allowed the accumulation of sediment at the base of the cliff. The installation of emerged reefs, which "kill" the incident waves and create a shaded area, has favored, over the years, the development of a sandy beach. The reefs, however, have also retained river wood and plastics. Tree trunks, buoys, and polystyrene boxes from fishing boats cover a large part of the beach of Fiorenzuola di Focara.

A single gap between the cliffs, a few hundred meters long, allows, during the winter storms from the Sirocco, a wonderful wave to develop, perfect for surfing. This is a real rarity; the cliffs, in fact, are now close to the entire Marche coast, and surfing is now relegated to those few points that correspond to the river mouths.

It is a wave that has nothing to envy to the ocean waves; it is a wave that reminds us of what a natural coast should be like; it is a phenomenon to be protected, to be safeguarded, just like the beach of Fiorenzuola di Focara.

This story, therefore, is special because it tells how one or more problems can be converted into opportunities.

We want to document the process of recovery of beached plastic and wooden materials; we want to show how creativity and mastery can convert these materials into surfboards and remove them from the natural environment; finally, we want to show how these boards can be used to capture and ride the breaking waves that the sea gives us, but that man, year after year, kills with more and more kilometers of cliffs.

Our desire is to educate those who will watch the film, to convey to them the concept of intrinsic value of natural environments and processes.

This fundraiser via GoFundMe will serve to generate an initial funding that, in a cascade process, we will use for the initial investments:

  • Purchase of equipment and tools for the production of boards;

  • Organization of recovery of wooden and plastic materials on the beach;

  • Production of a first trailer to present to the funding bodies.

We therefore aim to access funding granted on a regional, national and European scale with the hope of receiving an overall share adequate for the production of an artistic documentary film that can be competitive on an international scale.

Our action is non-profit and involves the cooperation of anyone who cares about the cause. For example, we expect to benefit from the support of student associations (schools and universities) for the collection of materials on the beach. We will therefore organize days aimed at cleaning and enrich them with lessons and educational activities in the field.

Additionally, we will auction off at least one of the surfboards we plan to produce and donate the proceeds to medical research.
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Donations 

  • Angelo Napolitano
    • €50
    • 1 mo
  • Alessia Scotti
    • €10
    • 2 mos
  • Anonymous
    • €10
    • 2 mos
  • Francesca Rocchi
    • €20
    • 2 mos
  • Marco Franceschetti
    • €50
    • 2 mos
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Fundraising team: Fiorenzuola Surfers Team (3)

Paolo Stocchi
Organizer
Urbino
Andrea Rinaldini
Team member
Diego Drudi
Team member

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