Il sogno di Alberto
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Ciao, io sono Fabiana, la compagna di Alberto; Nella foto vedete il mio compagno il primo giorno di chemioterapia e come sta oggi.
2 anni fa, dopo la seconda dose di vaccino, Alberto ha iniziato ad avere strani dolori e disagio generale.
Una sera, rientrata da lavoro, l’ho trovato a letto, in una pozza di sudore, agonizzante dal dolore: erano in corso trombosi in entrambi gli arti inferiori…da lì è iniziato il nostro calvario.
Era novembre e sono passati 5 mesi prima di riuscire ad avere una diagnosi per ciò che stava accadendo: Linfoma della zona grigia di non Hodgkin.
un male raro e per il quale non esiste una cura.
Alberto ha 35 anni, quando viene investito da questo ciclone, e 2 grandi sogni nel cassetto: viaggiare e creare la sua famiglia.
la malattia si è portata via tutto ciò che rappresentava il suo futuro: la certezza di poter crescere un figlio ed i risparmi per inseguire il sogno di andare ad osservare l’aurora boreale.
Durante questo percorso Alberto ha perso il lavoro e riceve un sussidio ridicolo dallo stato, ha perso i suoi risparmi, i suoi sogni e la luce negli occhi che portava chiunque lo conoscesse, ad amarlo dal primo minuto.
Non ho alcun potere nei confronti di questa malattia, se non stare al suo fianco e costringerlo a non arrendersi.
Ad oggi, Alberto ha cambiato 3 tipi di chemioterapia, sofferto fisicamente e mentalmente per un tempo che non riesco nemmeno a raccontare, ed oggi, nel vederlo svuotato di tutto il suo spirito ed arreso al dolore ed all’incertezza del suo futuro, ho deciso di chiedere anche a voi di aiutarmi ad aiutarlo.
Le spese per affrontare questa malattia sono tante, e ci hanno tolto la possibilità di poter fare qualsiasi altra cosa che ci distraesse la questa situazione.
Ora Alberto è ricoverato in ospedale perché le sue difese immunitarie sono completamente assenti, da solo, in una stanza nella quale non fa altro che pensare alla sua condizione di malato in Italia, al fatto che glie è stato strappato tutto, che non sa se potrà mai tornare ad avere una vita degna di essere chiamata tale.
qualche giorno fa, però, nei suoi occhi ho visto una fievole scintilla, mentre mi raccontava di come vorrebbe cambiare la sua vita, una volta fuori: creare una struttura per accogliere persone e condividere passioni insieme, una realtà nella quale non sentirsi ospiti, ma complici.
Non abbiamo nulla da perdere e nulla da dare, ma da qualche parte è arrivato il momento di cominciare.
grazie se avete letto fino a qui e grazie se deciderete di donare.
Organizer
Fabiana Schiesaro
Organizer
Mantua, LM