"INSIEME PER VALENTINA"
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Ciao a tutti, sono Giusy la sorella di Valentina.
Mia sorella ha 33 anni e da quasi due anni le nostre vite sono state stravolte da un evento drammatico che ci ha catapultati dentro un incubo dalla quale ancora non ci siamo risvegliati.
Valentina era una ragazza solare, piena di vita a e di tanti sogni.
Lavorava in un supermercato e nel tempo libero amava stare con gli amici, aveva tanti progetti da realizzare tra cui quello di sposarsi e crearsi una famiglia, amava la vita e ciò che la circondava...e tra mille sacrifici arrivava sempre a raggiungere gli obiettivi che si prefiggeva.
Tutto bene sino a quella maledetta mattina del 7 novembre 2017 dove la sua vita, e quella di tutti noi, viene trasformata in un incubo.
Quella mattina Valentina doveva recarsi in un paese vicino al nostro per sbrigare delle commissioni, il tempo era nuvoloso e l'asfalto bagnato dalle poche gocce di pioggia caduta poco prima del suo arrivo.
Pochi erano i chilometri che aveva percorso, ma fatali per far sì che il suo destino le giocasse un brutto scherzo.
Valentina era molto prudente alla guida, ma nonostante ciò, girando una curva la macchina ha perso aderenza schiantandosi contro un albero dal lato guida.
L'albero l'ha schiacciata e Valentina ha riportato un grave trauma cranico con una emorragia celebrale molto estesa ma non operabile, entrando sin da subito in un coma profondo.
Ha subito la rottura delle costole, del bacino, della spalla sinistra e l'asportazione della milza, le sue condizioni sono apparse subito gravissime.
Da quel giorno la sua, e la nostra felicità si sono trasformate in lacrime di speranza, perchè solo la speranza di un miracolo ci ha fatto andare avanti.
Io e la mia famiglia non l'abbiamo mai lasciata un solo istante, ci siamo trasferiti nel luogo dove si trova l'ospedale per assisterla (perchè distante dal mio paese e quindi impossibilitati a viaggiare quotidianamente), abbiamo impiegato tutte le nostre forze fisiche ed economiche attendendo con ansia il suo "RISVEGLIO".
A Novembre 2018 Valentina viene dichiarata fuori dal coma e inizia per noi e per lei un nuovo percorso dove le nostre speranze di poter ritornare a essere felici sembrano poter diventare reali...purtroppo non è stato cosi semplice sino ad oggi.
Pensavamo che ora sarebbe stato tutto in discesa e invece ci siamo ritrovati di fronte a tante problematiche da risolvere.
Valentina esce dal coma e qualche settimana dopo inizia a dare i suoi primi passi con il girello (immaginate la nostra emozione...).
Quei pochi passi, nel tempo sono diventati solo un ricordo perchè la fisioterapia che Valentina fà non è adeguata e sufficiente per il suo recupero, l'ospedale in cui attualmente si trova non dispone dei mezzi adatti nonostante a seguire mia sorella ci sia un ottima fisioterapista, ad oggi mia sorella non si regge in piedi...non ha la forza.
Cognitivamente Valentina è sempre piu' sveglia e iniziano a riaffiorare i ricordi nella sua mente (anche se no ricorda ancora 'incidente), pur sforzandosi non riesce a comunicare verbalmente e trova il modo di comunicare scrivendo, e guardandoci negli occhi si sforza di capire cosa che le diciamo perchè purtroppo inspiegabilmente negli ultimi mesi Valentina ci scrive che non riesce a sentire cosa le diciamo.
Le è stata diagnosticata una ipoacusia bilaterale (diagnosi non approfondita in quanto l'ospedale non dispone del reparto di otorino-laringoiatria, l'unico otorino disponibile è quello che si trova al pronto soccorso).
Inutile dire che visto tale problematica, Valentina non è seguita da nessun logopedista perchè è tempo perso (...secondo la logopedista, ma non secondo noi familiari che vediamo i progressi).
C'E' ANCORA MOLTO DA FARE E NON VIENE FATTO, E' NECESSARIO NON PERDERE PIU' TEMPO!!!!
VALENTINA HA L'URGENZA DI INTRAPRENDERE UN PERCORSO RIABILITATIVO ADEGUATO PER NON ATROFIZZARSI ANCORA DI PIU'.
Io e la mia famiglia pensiamo che Valentina abbia ancora tanto da recuperare, e non è giusto non darle la possibilità di farlo solo perchè non si hanno le possibilità economiche per sostenere tutte le spese di degenza oltre il ricovero in convenzione con il Servizio Sanitario.
In Sicilia un unico centro che accolga insieme tutte le problematiche di Valentina, soprattutto il recupero dell'udito (anche con eventuale intervento) e il recupero motorio attraverso la robotica non c'è.
Dobbiamo portare il prima possibile Valentina in centri specializzati, ma prima di arrivarci dobbiamo tenerci pronti a sostenere le cure di cui necessita.
Abbiamo fatto delle ricerche e il nostro obiettivo è quello di trasferire Valentina a San Giovanni Rotondo dove vi è una struttura adeguata a tutte le sue esigenze.
Sono stati due anni molto pesanti che hanno gravato parecchio sulla nostra situazione familiare, tutto è stato a carico nostro e ad oggi non siamo più in grado di affrontare tutto quello che comporta i costi del trasferimento, i costi della degenza oltre i due mesi convenzionati (il costo giornaliero della degenza ammonta a 200 euro), la permanenza di un familiare e tutto cio' di cui necessita mia sorella durante i mesi di permanenza.
Non sappiamo quanto tempo è necessario per il suo recupero, ma dobbiamo tenerci pronti ad affrontare ogni evenienza.
IO NON VOGLIO ARRENDERMI...LA VITA HA DATO A MIA SORELLA UNA SECONDA POSSIBILITA'E IO FARO' DEL MIO MEGLIO PER LEI, E DOVE NON ARRIVANO LE NOSTRE POSSIBILITA' ECONOMICHE ARRIVA L'UMILTA' DI CHIEDERE AIUTO A TUTTI VOI.
AIUTATEMI A PORTARE AVANTI LA MIA CAMPAGNA SOSTENENDO CON UN PICCOLO AIUTO LA SPERANZA DI VEDERE VALENTINA FARE NUOVI PROGRESSI E "RINASCERE"...GOCCIA DOPO GOCCIA SI FORMA IL MARE.
A nome mio e della mia famiglia
Grazie di cuore
Giusy Giallombardo
Mia sorella ha 33 anni e da quasi due anni le nostre vite sono state stravolte da un evento drammatico che ci ha catapultati dentro un incubo dalla quale ancora non ci siamo risvegliati.
Valentina era una ragazza solare, piena di vita a e di tanti sogni.
Lavorava in un supermercato e nel tempo libero amava stare con gli amici, aveva tanti progetti da realizzare tra cui quello di sposarsi e crearsi una famiglia, amava la vita e ciò che la circondava...e tra mille sacrifici arrivava sempre a raggiungere gli obiettivi che si prefiggeva.
Tutto bene sino a quella maledetta mattina del 7 novembre 2017 dove la sua vita, e quella di tutti noi, viene trasformata in un incubo.
Quella mattina Valentina doveva recarsi in un paese vicino al nostro per sbrigare delle commissioni, il tempo era nuvoloso e l'asfalto bagnato dalle poche gocce di pioggia caduta poco prima del suo arrivo.
Pochi erano i chilometri che aveva percorso, ma fatali per far sì che il suo destino le giocasse un brutto scherzo.
Valentina era molto prudente alla guida, ma nonostante ciò, girando una curva la macchina ha perso aderenza schiantandosi contro un albero dal lato guida.
L'albero l'ha schiacciata e Valentina ha riportato un grave trauma cranico con una emorragia celebrale molto estesa ma non operabile, entrando sin da subito in un coma profondo.
Ha subito la rottura delle costole, del bacino, della spalla sinistra e l'asportazione della milza, le sue condizioni sono apparse subito gravissime.
Da quel giorno la sua, e la nostra felicità si sono trasformate in lacrime di speranza, perchè solo la speranza di un miracolo ci ha fatto andare avanti.
Io e la mia famiglia non l'abbiamo mai lasciata un solo istante, ci siamo trasferiti nel luogo dove si trova l'ospedale per assisterla (perchè distante dal mio paese e quindi impossibilitati a viaggiare quotidianamente), abbiamo impiegato tutte le nostre forze fisiche ed economiche attendendo con ansia il suo "RISVEGLIO".
A Novembre 2018 Valentina viene dichiarata fuori dal coma e inizia per noi e per lei un nuovo percorso dove le nostre speranze di poter ritornare a essere felici sembrano poter diventare reali...purtroppo non è stato cosi semplice sino ad oggi.
Pensavamo che ora sarebbe stato tutto in discesa e invece ci siamo ritrovati di fronte a tante problematiche da risolvere.
Valentina esce dal coma e qualche settimana dopo inizia a dare i suoi primi passi con il girello (immaginate la nostra emozione...).
Quei pochi passi, nel tempo sono diventati solo un ricordo perchè la fisioterapia che Valentina fà non è adeguata e sufficiente per il suo recupero, l'ospedale in cui attualmente si trova non dispone dei mezzi adatti nonostante a seguire mia sorella ci sia un ottima fisioterapista, ad oggi mia sorella non si regge in piedi...non ha la forza.
Cognitivamente Valentina è sempre piu' sveglia e iniziano a riaffiorare i ricordi nella sua mente (anche se no ricorda ancora 'incidente), pur sforzandosi non riesce a comunicare verbalmente e trova il modo di comunicare scrivendo, e guardandoci negli occhi si sforza di capire cosa che le diciamo perchè purtroppo inspiegabilmente negli ultimi mesi Valentina ci scrive che non riesce a sentire cosa le diciamo.
Le è stata diagnosticata una ipoacusia bilaterale (diagnosi non approfondita in quanto l'ospedale non dispone del reparto di otorino-laringoiatria, l'unico otorino disponibile è quello che si trova al pronto soccorso).
Inutile dire che visto tale problematica, Valentina non è seguita da nessun logopedista perchè è tempo perso (...secondo la logopedista, ma non secondo noi familiari che vediamo i progressi).
C'E' ANCORA MOLTO DA FARE E NON VIENE FATTO, E' NECESSARIO NON PERDERE PIU' TEMPO!!!!
VALENTINA HA L'URGENZA DI INTRAPRENDERE UN PERCORSO RIABILITATIVO ADEGUATO PER NON ATROFIZZARSI ANCORA DI PIU'.
Io e la mia famiglia pensiamo che Valentina abbia ancora tanto da recuperare, e non è giusto non darle la possibilità di farlo solo perchè non si hanno le possibilità economiche per sostenere tutte le spese di degenza oltre il ricovero in convenzione con il Servizio Sanitario.
In Sicilia un unico centro che accolga insieme tutte le problematiche di Valentina, soprattutto il recupero dell'udito (anche con eventuale intervento) e il recupero motorio attraverso la robotica non c'è.
Dobbiamo portare il prima possibile Valentina in centri specializzati, ma prima di arrivarci dobbiamo tenerci pronti a sostenere le cure di cui necessita.
Abbiamo fatto delle ricerche e il nostro obiettivo è quello di trasferire Valentina a San Giovanni Rotondo dove vi è una struttura adeguata a tutte le sue esigenze.
Sono stati due anni molto pesanti che hanno gravato parecchio sulla nostra situazione familiare, tutto è stato a carico nostro e ad oggi non siamo più in grado di affrontare tutto quello che comporta i costi del trasferimento, i costi della degenza oltre i due mesi convenzionati (il costo giornaliero della degenza ammonta a 200 euro), la permanenza di un familiare e tutto cio' di cui necessita mia sorella durante i mesi di permanenza.
Non sappiamo quanto tempo è necessario per il suo recupero, ma dobbiamo tenerci pronti ad affrontare ogni evenienza.
IO NON VOGLIO ARRENDERMI...LA VITA HA DATO A MIA SORELLA UNA SECONDA POSSIBILITA'E IO FARO' DEL MIO MEGLIO PER LEI, E DOVE NON ARRIVANO LE NOSTRE POSSIBILITA' ECONOMICHE ARRIVA L'UMILTA' DI CHIEDERE AIUTO A TUTTI VOI.
AIUTATEMI A PORTARE AVANTI LA MIA CAMPAGNA SOSTENENDO CON UN PICCOLO AIUTO LA SPERANZA DI VEDERE VALENTINA FARE NUOVI PROGRESSI E "RINASCERE"...GOCCIA DOPO GOCCIA SI FORMA IL MARE.
A nome mio e della mia famiglia
Grazie di cuore
Giusy Giallombardo
Organizer
Giusy Giallombardo
Organizer
Alia