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LIBERAZIONE - cortometraggio

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Ciao, mi chiamo Elisa.
Sono nata nel 1928 in un paesino della Toscana.
Non penso di aver avuto una vita facile. Mia madre è morta quando sono nata e quindi non l’ho mai conosciuta. Ho passato la mia gioventù in compagnia di mio padre, un uomo umile e severo ma che mi ha sempre voluto bene.
Quando è scoppiata la guerra, abbiamo passato momenti di forte paura.
Ho sempre pensato che la mia vita fosse destinata alla sofferenza.
Non ho mai creduto che potessi fare qualcosa di me.
Negli ultimi mesi della guerra, tutto è un po’ cambiato.
Io e mio padre siamo finiti sfollati con altra gente in una casa in campagna, abbastanza isolata dal resto del mondo.
È qui che inizia la mia storia. Sono stata bene. Non eravamo più io e mio padre, soli.
Mi sono sentita per la prima volta parte di qualcosa.
Vedete, io ho dovuto smettere la scuola in terza elementare, ma avrei voluto sempre continuare.
Perciò, di nascosto, ogni sera, mi allenavo nella lettura e nella scrittura, grazie agli unici due libri che avevamo in casa.
Questo mi è tornato molto utile quando sono arrivata in questa comunità. Tutti cercavano un modo per rimanere in contatto col mondo esterno, ma pochi di loro sapevano leggere o scrivere.
Quindi ho iniziato a mettermi a disposizione per gli altri, scrivendo su dettatura le lettere dei loro cari. In questo modo ho potuto conoscere tutte le loro storie. È stato bellissimo.
La cosa più bella che ho trovato fra gli sfollati è stato l’amore. Ho conosciuto Vieri. Lui ha avuto una vita molto diversa dalla mia. I suoi sono ricchi. Suo padre è direttore di banca. Loro non si
mischiano con quelli come noi. E invece Vieri l’ha fatto.
Per ora sembra tutto bellissimo. Sembra che tutto vada bene. Per un po’ è andata effettivamente così. Ma sapevo che non poteva durare.
Infatti è successo. È arrivata una notizia bellissima. La Toscana sta per essere liberata.
Il problema è che io fatico ad essere veramente felice. La guerra là fuori è finita, dovrei esserne contenta. Eppure non lo sono, perché so che dentro di me la guerra continua. So che non posso tornare alla vita di prima. Uscita di qui, cosa farò? Questa domanda mi attanaglia. Il popolo è libero, ma io come posso essere libera?

Organizer

Petra Pacini
Organizer
Lucca, TC

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