Lo Scalea Calcio 1912 è di tutti
Donation protected
Dopo una cocente retrocessione e la gestione societarie affidata all'amministrazione comunale serve una mobilitazione popolare per non disperdere oltre 100 anni di storia.
Siamo di fronte ad una città di 10mila abitanti, dove tutti si dichiarano tifosi ma che però all'assemblea pubblica ha fatto registrare la presenza di circa 30 persone.
Potremmo pensare che il momento non è dei migliori per un incontro di "massa" ma allo stesso tempo si tratta di un periodo in cui qualsiasi attività lavora molto di più rispetto all'inverno.
E allora mi chiedo, al netto delle preoccupazioni di quelli che potrebbero essere eventuali ulteriori debiti della società rispetto a quelli rendicontati dalla uscente, dando per scontato che l'iscrizione al campionato di promozione è stata effettuata (è di oggi la delibera di giunta), possibile che non ci siano 200 persone disposte a mettere sul tavolo 1000 euro per partire immediatamente immaginando anche, con questa somma di tenersi un cuscinetto per far fronte ad eventuali pendenze che dovessero presentarsi?
L'amministrazione comunale ha ribadito di essere pronta, di fronte ad una fideiussione a garanzia del debito per il canone del campo sportivo non corrisposto negli anni passati, a garantire un congruo contributo.
Ora la palla passa alla città, agli appassionati da ogni parte del mondo ma servono azioni concrete.
Formare un gruppo allargato senza che nessuno debba svenarsi, ridurre le spese che possono essere ridotte puntando su ragazzi del comprensorio e risparmiando ad esempio su vitto e alloggio, rendere lo stadio una fonte di entrata e non di costo monetizzando non solo per l'utilizzo delle scuole calcio ma per tornei e anche per eventi di diversa natura e con un bilancio trasparente.
Se la squadra è patrimonio della città tutti possiamo fare la nostra parte. E il momento è adesso.
Organizer
Gaetano Bruno
Organizer
Scalea