Donation protected
I am trying to Save My Family’s Children from Slow Death in Gaza , please consider sharing and supporting this cause.
Di seguito la traduzione italiana
My name is Ahmad, and I am raising this urgent appeal to save my family — especially the children — from a slow and painful death in Gaza.
My brother Mohammad, his wife, their two children (Rezek, 7, and Sara, 5), and my elderly parents are trapped in Gaza, along with more than 2 million displaced people. They have lost their home, their safety, and their future. Now they struggle daily against hunger, thirst, and fear — the slow death of deprivation.
Our Family’s Story
My parents were both displaced to Gaza in 1948. Despite hardship, they dedicated their lives to education and service. My father studied chemistry and returned to Gaza to teach and inspire youth. My mother worked as an agricultural engineer, helping families cultivate hope even in difficult times.
Together, they raised six children and later seven grandchildren, filling our home with books, learning, and love. My father’s personal library became a treasure for neighbors and students alike.
But today, that life is gone. Our family home in Tal Al-Hawa was destroyed when war broke out. Since October 10th, my family has been displaced again and again — moving from hospitals, to tents, to overcrowded shelters.
Children Growing Up in Fear
Instead of going to school, Rezek and Sara now live in constant fear. They go to bed hungry, wake up to the sound of bombs, and see every day what no child should ever see.
My brother shared:
“My son Rezek used to dream of becoming an engineer. Now he only dreams of bread. My daughter Sara no longer plays; she clings to her mother, terrified by every sound. Around us, funerals are constant. Children their age are carried in small shrouds, their names read out in prayers of grief. My children ask me if they will be next.”
In Gaza today, life is measured by funerals. Schools that once echoed with laughter are now shelters — or rubble. Every day, parents carry their children in white shrouds, their names added to Gaza’s endless ceremonies of loss.
Why We Need Your Help
We are asking for your help to save my family and give Rezek and Sara a chance to live. Donations will be used for:
• Food and clean water — to keep the children alive
• Medicine and health needs for our elderly parents and the little ones
• Shelter and survival essentials while displaced in Gaza
• Evacuation and safe passage fees if a humanitarian corridor opens
• A chance to rebuild and start a new life in safety once evacuated
How You Can Help
Every dollar counts. Your donation can mean food for a child, medicine for an elderly parent, or a step closer to safety. Even sharing this campaign with your network will make a difference.
A Final Plea
Every day we hear new names of children lost. My deepest fear is that one day it will be my niece or nephew.
Please, help us keep them alive and give them the chance to live with dignity, safety, and hope.
From the bottom of my heart — thank you to everyone who reads, donates, or shares. Your kindness is the only light in our darkest days.




Lingua italiana
Mi chiamo Ahmad e lancio questo appello urgente per salvare la mia famiglia — soprattutto i bambini — da una morte lenta e dolorosa a Gaza.
Mio fratello Mohammad, sua moglie, i loro due figli (Rezek, 7 anni, e Sara, 5 anni) e i miei anziani genitori sono intrappolati a Gaza, insieme a più di 2 milioni di sfollati. Hanno perso la loro casa, la loro sicurezza e il loro futuro. Ora lottano ogni giorno contro la fame, la sete e la paura — la lenta morte della privazione.
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La Storia della Nostra Famiglia
I miei genitori furono entrambi sfollati a Gaza nel 1948. Nonostante le difficoltà, hanno dedicato la loro vita all’istruzione e al servizio. Mio padre studiò chimica e tornò a Gaza per insegnare e ispirare i giovani. Mia madre lavorò come ingegnere agronomo, aiutando le famiglie a coltivare speranza anche nei tempi difficili.
Insieme hanno cresciuto sei figli e in seguito sette nipoti, riempiendo la nostra casa di libri, apprendimento e amore. La biblioteca personale di mio padre divenne un tesoro per vicini e studenti.
Ma oggi, quella vita non esiste più. La nostra casa a Tal Al-Hawa è stata distrutta quando è scoppiata la guerra. Dal 10 ottobre, la mia famiglia è stata costretta a fuggire più volte — da ospedali, a tende, a rifugi sovraffollati.
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Bambini che Crescono nella Paura
Invece di andare a scuola, Rezek e Sara ora vivono nella paura costante. Vanno a letto affamati, si svegliano al suono delle bombe e vedono ogni giorno ciò che nessun bambino dovrebbe mai vedere.
Mio fratello ha raccontato:
“Mio figlio Rezek sognava di diventare ingegnere. Ora sogna solo del pane. Mia figlia Sara non gioca più; si aggrappa a sua madre, terrorizzata da ogni rumore. Intorno a noi, i funerali sono continui. Bambini della loro età vengono portati in piccoli sudari, i loro nomi letti nelle preghiere di dolore. I miei figli mi chiedono se saranno i prossimi.”
Oggi a Gaza, la vita si misura in funerali. Le scuole che un tempo riecheggiavano di risate ora sono rifugi — o macerie. Ogni giorno, genitori portano i loro figli in sudari bianchi, i loro nomi aggiunti alle infinite cerimonie di lutto di Gaza.
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Perché Abbiamo Bisogno del Tuo Aiuto
Ti chiediamo di aiutarci a salvare la mia famiglia e dare a Rezek e Sara una possibilità di vivere. Le donazioni saranno utilizzate per:
• Cibo e acqua potabile — per mantenere vivi i bambini
• Medicine e cure sanitarie per i nostri anziani genitori e i più piccoli
• Rifugio e beni essenziali per sopravvivere durante lo sfollamento a Gaza
• Costi di evacuazione e passaggi sicuri se si aprirà un corridoio umanitario
• Una possibilità di ricostruire e iniziare una nuova vita in sicurezza una volta evacuati
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Come Puoi Aiutarci
Ogni euro conta. La tua donazione può significare cibo per un bambino, medicine per un anziano genitore o un passo più vicino alla salvezza. Anche solo condividere questa campagna con la tua rete può fare la differenza.
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Un Appello Finale
Ogni giorno sentiamo nuovi nomi di bambini perduti. La mia più grande paura è che un giorno possa trattarsi di mia nipote o di mio nipote.
Ti prego, aiutaci a tenerli in vita e a dare loro la possibilità di vivere con dignità, sicurezza e speranza.
Dal profondo del cuore — grazie a tutti coloro che leggono, donano o condividono. La vostra gentilezza è l’unica luce nei nostri giorni più bui.



Organizer

Ahmed Almzanin
Organizer
Lumezzane