
Nicolò, Mila e Mattia in Ucraina
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Ciao, siamo Nicolò, Mila e Mattia. Nicolò lavora nel turismo ed è fondatore di Islanda Insider (www.islandainsider.it), Mila si occupa di ricerca presso il Politecnico di Milano e Mattia è assistente di volo.
L'Europa è da sempre la nostra casa. In questi anni abbiamo fatto viaggi epici, dall'Islanda in camper nel 2011, alla Bielorussia in auto dall'Italia, passando per le Repubbliche Baltiche, la Mitteleuropa e l'Ucraina.
Proprio in questa terra ci abbiamo lasciato il cuore, come si può vedere dalla nostra foto mentre raggiungiamo Kaniv da Kiev e il territorio sembra proprio la bandiera dell'Ucraina: la bellezza del territorio, l'ospitalità della gente, la ricchezza di storia e cultura.
Per noi l'inizio di questa guerra non è stata soltanto l'ennesimo prova di cecità da parte dell'essere umano, ma l'abbiamo vissuta in prima persona: i nostri amici ucraini li sentiamo tutti i giorni, ci chiamano dai rifugi, sotto il suono assordante delle bombe, cosa che non avremmo mai immaginato di vivere e ci sembra così assurdo...
La guerra è da sempre qualcosa che viviamo come la più grande ingiustizia della storia dell'uomo e tra noi 3 c'è anche chi ha vissuto tutta questa follia, come Mila, che nel 1999 - quando aveva appena 8 anni - ha dovuto subire i bombardamenti su Belgrado, dove è nata e cresciuta.
Così abbiamo pensato che fare la nostra parte sarebbe stato il minimo: ci siamo messi in contatto con alcune realtà che si occupano dare sostegno ai profughi ucraini a Rzeszow, al confine tra Polonia e Ucraina e abbiamo deciso di riempire un furgone di beni di prima necessità (medicinali, cibo in scatola, prodotti per l'igiene) e consegnarli direttamente al confine. Dopo averli consegnati daremo un'altra mano: porteremo in Italia alcuni pazienti oncologici che necessitano di cure e persone che cercano un passaggio verso i luoghi in pace e la serenità, presso i propri contatti e le famiglie che stanno in Italia.
Vogliamo dare il nostro contributo e fare la nostra parte, per la pace, per il popolo ucraino e questa nazione che abbiamo vissuto e per la quale nutriamo un amore sconfinato.
Il viaggio unisce mondi e fa le rivoluzioni, è uno dei più forti antidoti all'odio, lo abbiamo sperimentato in tempo di pace e vogliamo che continui ad essere un collante fra culture, uomini, destini e vite, esattamente come ognuno di noi può fare.
Per questo chiediamo un contributo per sostenere le spese di viaggio e i costi vivi. Tutto quello che riusciremo a raccogliere in più lo utilizzeremo per acquistare altri beni da consegnare alle associazioni che si occupano dei profughi al confine.
Vogliamo che il furgone esploda di solidarietà e pace.
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Nicolò Cesa
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Cernusco sul Naviglio