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Pratobello 24 - Un popolo in marcia

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Pratobello 24: un popolo in marcia per difendere il proprio futuro | Campagna Raccolta fondi

I numeri dell’invasione in Sardegna
1.200 pale eoliche a mare.
3.000 pale eoliche a terra, alte come grattacieli da 50 piani.
70.000 ettari occupati da pannelli fotovoltaici.
Un totale pari a 80.000 campi di calcio.
In Sardegna i numeri ufficiali relativi alle richieste di connessione elettrica già avanzate a Terna, la società che per conto dello Stato italiano si occupa della transizione energetica, certificano un quadro che sembra un film di fantascienza, una storia distopica.
E invece è la triste realtà di un’azione speculativa da parte di centinaia di imprese per la realizzazione selvaggia di impianti di energia rinnovabile eolica, fotovoltaica e agrivoltaica che permetterebbero loro l’accesso a miliardi di euro di incentivi statali.

Una vera e propria invasione ai danni della Sardegna, la regione d’Italia con il più elevato indice di ruralità (46% di terre non urbanizzate) che, unito a una bassa densità di popolazione (1.569.832 abitanti, 29 abitanti per kmq), la rende uno dei luoghi più attrattivi per le attività legate al paesaggio ancora in gran parte incontaminato.
Il lucro di pochi mette in pericolo il futuro di molti. Il nostro futuro.

Il pericolo per la nostra terra, per il nostro mare, per il nostro futuro
Negli ultimi 40 anni – dopo i disastrosi piani industriali di rinascita e il fallimento del polo chimico sardo – la Sardegna sta iniziando a creare valore in comparti come quello naturalistico, turistico e agricolo nei quali il vantaggio competitivo è dato proprio dal paesaggio, dalla terra, dall’ambiente.
Tutto questo sforzo potrebbe essere cancellato a brevissimo dalla realizzazione di tutti i progetti d’installazione eolica e fotovoltaica come descritti sopra e indicati nella grafica.
Per poter realizzare questi impianti, infatti, si dovrà procedere a una devastazione delle aree naturali: per ogni pala eolica verranno versate 2200 tonnellate di cemento che moltiplicato per le 3.000 pale previste a terra faranno un totale 6,6 milioni di tonnellate di cemento versato.
La vita media di una pala eolica è di 25 anni, dopodiché si pone il problema dello smaltimento: la maggior parte delle imprese che hanno presentato i progetti sono appena costituite, hanno come capitale sociale appena 10.000 euro, e non sono in grado sulla carta di sostenere i costi dello smaltimento. La cosa più grave rimane il fatto che per poter posizionare strutture così imponenti in un contesto rurale come il nostro, si deve per forza devastare tutto l’ambiente circostante (strade, porti, ecc. )per far passare enormi autoarticolati dal carico imponente.
Questo per non parlare della devastazione del sottosuolo marino, con il problema delle correnti che farebbe mutare significativamente l’ecosistema.

Come siamo arrivati fino a qui
Evidentemente a nulla di tutto ciò ha pensato il Governo italiano quando, sotto la Presidenza del Consiglio di Mario Draghi ha approvato il decreto n.17 del 1° marzo 2022, convertito nella legge n.34 del 27 aprile 2022, meglio noto come decreto energia. L’approvazione di questo decreto è legata strettamente al fatto che il Consiglio dell’Unione Europea ha innalzato gli obiettivi sulle energie rinnovabili anche in seguito allo scoppio del conflitto Russia-Ucraina. Il Consiglio ha anche stabilito che per rendere possibile il raggiungimento di questi target è necessario accelerare l’iter di approvazione dei permessi per i progetti di energia rinnovabile, stabilendo che l’incremento della produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili è di “interesse pubblico prevalente”, scelta che dovrebbe limitare i ricorsi legali alle nuove installazioni.
Questo decreto ha moltiplicato l’interesse speculativo verso la Sardegna e di conseguenza la presentazione di domande di approvazione di progetto legate alle energie rinnovabili.
Si tratta di una vera e propria occupazione di tutto il territorio produttivo e non della Sardegna, senza che ci sia stato neanche uno straccio di interlocuzione con la popolazione. Per volontà dello Stato si è deciso di procedere a quella che viene definita “acquisizione bonaria” delle terre, ma che di fatto sono espropri forzosi. Per di più – poiché tali espropri sono ritenuti di pubblica utilità – pagati a tariffa (bassissima) dell’Agenzia delle Entrate. Peccato che tutta l’utilità sarà per i costruttori e per le aziende che investono nei progetti, aziende che incasseranno miliardi di incentivi dello Stato e dell’Unione Europea e che, già solo attraverso questi, potranno considerare l’operazione molto redditizia.
Nessuno di questi progetti crea ricaduta positiva sul territorio, ma si distrugge in una sola volta tutto lo sforzo fatto dai singoli operatori privati e dalle comunità per creare un futuro diverso.
Per fermare tutto questo la Regione Sardegna ha approvato la Legge n. 5 del 03/07/2024 che però risulta del tutto inefficace in quanto non blocca i progetti già approvati ed è stata già impugnata con ricorso all’Avvocatura dello Stato. Questa legge si fonda sulla identificazione di aree idonee e non idonee, è inefficace in quanto il blocco è per soli 18 mesi, e varrebbe in ogni caso solo per i cantieri già avviati, quindi di fatto non risolve in alcun modo la situazione.

La legge Pratobello 24
Sia chiaro: nessuno di noi è contro la transizione energetica – che deve essere fatta –, ma siamo tutti contrari alla speculazione avviata ai danni solo della nostra isola. Per tale ragione abbiamo più volte chiesto l’apertura di un dialogo con il governo nazionale, che invece si è sempre sottratto all’interlocuzione. Se una transizione energetica deve essere avviata in Sardegna noi dobbiamo essere parte attiva di questo dialogo e delle decisioni che prenderemo in merito.
Per questo motivo è nata la proposta di legge di iniziativa popolare Pratobello 24, che prende il nome dalla rivolta di Pratobello, quando nel 1969 la popolazione del centro Sardegna riuscì a bloccare la costruzione di una base militare imposta dallo Stato italiano. Con un’opposizione ferma e mai violenta.

Basandoci sugli stessi valori, l’intenzione ancora oggi nel 2024 è di vietare la speculazione in Sardegna puntando a pianificare urbanisticamente tutte le aree meritevoli di tutela e valorizzazione, imponendo divieti puntuali per evitare lo stravolgimento irreversibile del territorio regionale, appellandosi all’art. 3 lettera f dello Statuto Autonomo della Sardegna che sancisce la potestà primaria della Regione in materia di pianificazione urbanistica del territorio regionale.
Ad un mese dalla sua presentazione al pubblico la proposta ha raccolto quasi 65.000 firme ed ad ottobre sarà presentata in Consiglio Regionale.
Questo è un evidente segno che ogni cittadino sardo e non solo è assolutamente sensibile al tema, in quanto la situazione è così grave e la speculazione così diffusa territorialmente che è diventata una questione che riguarda tutti. Come si evince dai numeri è chiaro che gli interessi in campo sono grandi e vengono da gruppi potenti e siamo consapevoli che non basterà presentare una legge per risolvere la questione.

Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti
Pratobello 24 non è solo una legge di iniziativa popolare, ma è soprattutto un popolo in marcia per la difesa del suo territorio ed è a questa causa di difesa del nostro territorio che ti chiediamo di aderire, per salvare la nostra isola e il nostro futuro dagli speculatori. In questi mesi abbiamo ricevuto la solidarietà e il supporto di tantissime persone, associazioni ed esponenti della società civile che ci hanno aiutato a fare chiarezza sul tema e a creare consapevolezza, ci hanno supportato logisticamente per le varie attività dei comitati coinvolti, ci hanno aiutato e ci stanno aiutando nella raccolta firme per la presentazione della Legge Pratobello. Sappiamo però che è solo l’inizio di un cammino lungo, e abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti.
In questo momento la posta in gioco si fa alta e anche tu che sei lontano o che non puoi partecipare attivamente alle nostre attività puoi farne parte, contribuendo alla lotta in difesa della nostra isola con un piccolo contributo che però ci consentirà di fare qualcosa di grande per la nostra isola.

Per cosa saranno utilizzati i fondi raccolti?

I fondi sono raccolti dal COORDINAMENTO GALLURA CONTRO LA SPECULAZIONE EOLICA E FOTOVOLTAICA.
Il nostro Coordinamento collabora strettamente con la Rete dei Comitati che sostengono la Legge Pratobello 24.

Ecco i nostri principali obiettivi:

1) dotarci di un team di legali e tecnici specializzati che ci supporti per:

- rimettere in discussione il quadro normativo nazionale, fortemente penalizzante per la Sardegna, attraverso l'impugnazione, anche in sinergia con amministrazioni locali ed altre associazioni, dei progetti autorizzati in Sardegna.

- ricorrere contro le autorizzazioni già rilasciate, in ogni grado di giudizio possibile, compresa la Corte di Giustizia Europea

- eventuale tutela legale di attivisti e amministratori locali fattivamente coinvolti nelle vertenze

2) organizzazione dell’evento del 2 ottobre a Cagliari "Pratobello 24. Un popolo in marcia", per la consegna in Regione delle firme a sostegno della proposta di poplare Legge Pratobello 24:

- organizzazione BUS con tariffe scontate per famiglie e gratuità per i bambini fino ai 11 anni

- acquisto magliette per i bambini protagonisti del flash mob

- acquisto materiale per la realizzazione coreografica e musicale del flash mob

3) organizzazione di ulteriori eventi e rassegne informative per la sensibilizzazione e la promozione della conoscenza sul tema della speculazione energetica in Sardegna

4) acquisto di alberelli selezionati per la piantumazione, per la realizzazione del progetto "Pratobello 24: una firma = 1 albero”, di forte valore simbolico soprattutto per i giovani, a cui verrà affidata questa terra, che non deve essere devastata ma inseminata di nuova vita

5) realizzazione di materiale informativo stampato e campagne web, per la massima diffusione di informazioni sul tema e aggiornamenti sulle nostre attività

6) sostegno spese vive per hosting e sicurezza del sito web in preparazione, che dovrà diventare il sito informativo di riferimento, dove i fatti saranno raccontati e documentati nella piena verità, senza manipolazioni e menzogne.

Grazie a tutti.

Il consiglio direttivo del Coordinamento Gallura contro la speculazione eolica e fotovoltaica
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Pratobello 24: people marching to defend their future | Fundraising campaign

The figures of the invasion in Sardinia

1,200 wind turbines at sea.
3,000 wind turbines on land, as tall as 50-floor skyscrapers.
70,000 hectares occupied by photovoltaic panels. A total equal to 80,000 football fields.

In Sardinia, the official numbers for electricity connection requests already submitted to Terna, the company that deals with the energy transition on behalf of the Italian state, certify a picture that looks like a science fiction film, a dystopian story.
Nevertheless, it is the sad reality of a speculative action by hundreds of companies for the wild construction of wind, photovoltaic and agri-voltaic renewable energy plants that would give them access to billions of euros in state fundings.

A complete invasion against Sardinia, the region of Italy with the highest rurality index (46% of non-urbanised land), which, combined with a low population density (1,569,832 inhabitants, 29 inhabitants per square km), makes it one of the most attractive places for activities related to the still largely unspoilt landscape.
The profit of a few endangers the future of many. Our future.

The danger to our land, our sea, our future
In the last 40 years - after the disastrous industrial renaissance plans and the failure of the Sardinian chemical hub - Sardinia is beginning to create value in sectors such as environment, tourism, and agriculture, that actually thrive thanks to the landscape, the land, and the environment.
All this effort could be wiped out very soon by the realisation of all these wind and photovoltaic installation projects, as described above and shown in the graphic.
In order to realise these installations, in fact, natural areas will have to be devastated: for each wind turbine blade, 2,200 tonnes of cement will be poured, which multiplied by the 3,000 planned turbines on the ground will make a total of 6.6 million tonnes of cement.

The average lifespan of a wind turbine is 25 years, after which the problem of waste management arises: most of the companies that have submitted projects are newly established, have as little as 10,000 EUR in share capital, and are not able to bear the costs of waste disposal. The most serious thing remains the fact that, in order to be able to place such imposing structures, in a rural context like ours, one has to devastate the entire surrounding environment (roads, ports, etc.) in order to allow huge trucks with massive loads to pass through.

This is not to mention the devastation of the marine subsoil, with the problem of currents that would significantly change the ecosystem.

How we got here
Obviously none of this was taken into account by the Italian government when, under the Prime Ministership of Mario Draghi, they passed Decree No. 17 of 1 March 2022, converted into Law No. 34 of 27 April 2022, better known as the Energy Decree. The approval of this decree is closely linked to the fact that the Council of the European Union raised the targets on renewable energy also after the outbreak of the Russia-Ukraine conflict. The Council also determined that in order to make the achievement of these targets possible, it is necessary to speed up the approval process for permits for renewable energy projects, stipulating that the increase in energy production from renewable sources is of ‘overriding public interest’, a decision that should limit legal challenges to new installations.

This decree has multiplied the speculative interest in Sardinia and consequently the submission of applications for project approval related to renewable energies.
This is a real occupation of the entire productive and non-productive territory of Sardinia, without even the slightest discussion with the population. At the will of the state, it was decided to proceed with what is called ‘amicable acquisition’ of the land, but which are in fact forced expropriations. What is more - since such expropriations are deemed to be of public utility - paid for at a (very low) rate by the Revenue Agency. Too bad that all the benefit will be for the builders and companies that invest in the projects, companies that will collect billions in state and European Union incentives and that, through these alone, will find this operation very profitable
None of these projects create a positive impact on the territory, but all the effort made by individual private operators and communities to create a different future is destroyed in one go.

To stop all this, the Region of Sardinia approved Law No. 5 of 03/07/2024, which is however completely ineffective in that it does not block the projects already approved and has already been challenged through an appeal to the State Attorney's Office. This law is based on the identification of appropriate and inappropriate areas, is ineffective in that the blockade is for only 18 months, and would in any case only apply to construction sites that have already begun, so it does not in fact resolve the situation in any way.

The Law Pratobello 24
To be clear: none of us is against the energy transition - which has to be carried out - but we are all against the speculation that has been initiated to the detriment of our island. That is why we have repeatedly asked for a dialogue to be opened with the national government, which instead has always avoided it. If an energy transition is to be initiated in Sardinia, we must be an active part of this dialogue and of the decisions that will be taken about it.

This is why the popular initiative law Pratobello 24 was born, named after the Pratobello revolt, when in 1969 the people of central Sardinia succeeded in blocking the construction of a military base imposed by the Italian state. With a firm and never violent opposition.
On the basis of the same values, the intention now in 2024 is to put a ban on speculation in Sardinia by aiming to urbanistically plan all the areas worthy of protection and enhancement, imposing punctual prohibitions to avoid the irreversible distortion of the regional territory, appealing to Article 3 letter f of the Autonomous Statute of Sardinia, which establishes the primary power of the Region in matters of urban planning of the regional territory.

Within a couple of months of its presentation to the public, the proposal has collected more than 210,000 signatures and was presented to the Regional Council on October 2nd.
This is a clear sign that every citizen of Sardinia and beyond is absolutely sensitive to the issue, as the situation is so serious and speculation so widespread territorially that it has become an issue that concerns everyone. As the figures show, it is clear that the interests at stake are large and come from powerful groups, and we are aware that it will not be enough to present a law to resolve the issue.

We need everyone's help
Pratobello 24 is not only a popular initiative law, it is above all people on the march to defend their territory, and we are asking you to join this cause to save our island and our future from speculators. In the past few months we have received the solidarity and support of so many people, associations and representatives of the civil society who have helped us to bring clarity to the issue and create awareness, they have supported us logistically for the various activities of the committees involved, they have helped us and are helping us in the collection of signatures for the presentation of the Pratobello Law. However, we know that this is only the beginning of a long journey, and we need everyone's help.
Right now the stakes are high, and even those of you who are far away or cannot actively participate in our activities can be part of it, contributing to the fight in defence of our island with a small contribution that will allow us to do something big for our island and help other people all over the world to face a similar situations.

What will the funds raised be used for?
The funds are collected by the GALLURA COORDINATION AGAINST WIND AND PHOTOVOLTAIC SPECULATION.
Our Organization works closely with the Network of Committees supporting Pratobello Law 24.

Here are our main objectives:
1) Provide us with a team of specialised lawyers and technicians to support us to

- challenge the national regulatory framework, which is highly penalising for Sardinia, by challenging, also in synergy with local administrations and other associations, the projects authorised in Sardinia.

- appeal against the authorisations already granted, at every possible level of judgement, including the European Court of Justice

- possible legal protection of activists and local administrators actively involved in the disputes

2) organisation of the 2 October event in Cagliari ‘Pratobello 24. Un popolo in marcia’ (A people on the march), for the delivery to the Region of signatures in support of the proposal to populate the Pratobello 24 law:

- bus organisation with discounted fares for families and free for children up to 11 years old

- purchase of T-shirts for the children protagonists of the scheduled flash mob

- purchase of material for the choreographic and musical realisation of the flash mob

3) organisation of further events and information reviews to raise awareness and promote knowledge on the issue of energy speculation in Sardinia
4) purchase of selected tree saplings for planting, for the implementation of the ‘Pratobello 24: a signature = 1 tree’ project, with a strong symbolic value especially for young people, who will inherit this land, which must not be devastated but seeded with new life

5) production of printed information material and web campaigns, for maximum dissemination of information on the issue and updates on our activities

6) support expenses for hosting and security of the website under preparation, which is to become the reference information site, where facts will be told and documented in full truth, without manipulation and lies.

Thank you all.

The Executive Board of the Gallura Coordination against wind and photovoltaic speculation

Donate

Donations 

  • Cesare Urru
    • €100
    • 9 d
  • Valentina Pontolillo
    • €10
    • 25 d
  • Laura Selenz
    • €50
    • 27 d
  • Ozlem ulusoy
    • €50
    • 1 mo
  • Comert Kutlu
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Coordinamento Gallura contro la speculazione eolica e fotovoltaica
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