Como Accoglie prende casa

Premessa

Immaginate di vivere in una condizione in cui la possibilità di avere accesso a un bene che dovrebbe essere garantito, come una casa dove vivere, vi sia preclusa, magari per difficoltà economiche più o meno grandi. Immaginate poi di avere raggiunto, a fatica e spesso in modo precario, il minimo indispensabile per sperare di poter affittare un alloggio, ma di ricevere invece ancora un rifiuto per via della vostra lingua, cultura o etnia. Questa è la condizione in cui troppo spesso si ritrovano richiedenti asilo e titolari di protezione, e a cui noi vorremmo, nel nostro piccolo, cercare di porre rimedio, o perlomeno contribuire a renderla un po’ meno dura da sopportare. Riteniamo infatti che, oltre alle difficoltà già descritte e forse proprio in virtù di quelle, spesso i ragazzi migranti abbiano bisogno di costruire delle coordinate socioculturali per una reale e consapevole indipendenza, che non sempre il solo percorso nelle comunità di accoglienza riesce a fornire. Abbiamo inoltre verificato come, a volte, giovani provenienti da culture così diverse possano beneficiare di una fase intermedia che li accompagni verso l’autonomia e un utilizzo delle loro risorse meglio indirizzato e di conseguenza più arricchente.

La casa

È per questo motivo che abbiamo acquistato un appartamento di 77 mq in via Bellinzona accendendo un mutuo bancario decennale in modo da offrire una vera casa a ragazzi con storie di migrazione. Questo investimento, in linea con i nostri principi e la nostra vocazione, rappresenta un passo avanti per la nostra attività, dato che ci consentirà di lavorare con maggiore progettualità e gradualità e non solo in contesti emergenziali.

Il progetto

L’appartamento sarà destinato all'inserimento abitativo di ragazzi migranti che hanno già intrapreso percorsi lavorativi, ma che non hanno ancora risorse sufficienti per una completa indipendenza. Ci auguriamo di poterli sostenere ed accompagnarli verso l’autonomia con l’aiuto di tanti cittadini e di chiunque abbia a cuore questa iniziativa perché possano diventare a loro volta cittadini attivi di Como. Nel concreto gli ospiti contribuiranno alla copertura delle spese condominiali. Non sarà possibile per loro trasferire la propria residenza anagrafica, ma loro accoglienza verrà sancita attraverso la sottoscrizione di un “patto di Ospitalità” in cui la nostra associazione e i ragazzi definiranno i termini dell’accoglienza e le regole della casa. Oltre ad offrire un alloggio temporaneo, lo scopo del progetto sarà la strutturazione di percorsi volti a rendere più consapevoli e responsabili i ragazzi stimolando anche il valore della condivisione e il rispetto necessario per coabitare serenamente. Verranno identificati due volontari che saranno i referenti con cui gli ospiti si confronteranno. Per la stesura del patto di Ospitalità e del relativo percorso educativo, nonché per la loro supervisione, ci avvarremo della professionalità a titolo volontario della Dott.ssa Camilla de Franco.