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Ricorso al TAR Codice Deontologico Psicologi

Donation protected
*AGGIORNAMENTO*
AL MOMENTO LA RACCOLTA FONDI È SOSPESA.
IN ATTESA DI VALUTARE FUTURE AZIONI, UN SENTITO
GRAZIE A TUTTI.

AGGIORNAMENTO UDIENZA TAR 28 NOVEMBRE 2023 => LEGGETE CON ATTENZIONE:

"[...] Ritenuto di poter soddisfare le esigenze cautelari da parte ricorrente con la ravvicinata trattazione nel merito del presente giudizio ai sensi dell'art. 55, comma 10, c.p.a.; [...]"

Questo è scritto nell'ordinanza del TAR.

Quindi il TAR fissa udienza per il 13 Marzo 2024, minimo tempo utile per lavorare al materiale e produrlo in giudizio.

COSA VUOL DIRE:

Che le motivazioni fatte presenti con il ricorso al TAR sono state ritenute valide per andare avanti col processo ed entrare nel merito.
Mentre la comunicazione apparsa sul sito del CNOP su questo argomento appare formalmente corretta, nella newsletter sono contenute delle inesattezze.
Infatti nell'informare i colleghi dell'entrata in vigore del Nuovo Codice Deontologico ( CD ) si è deciso di omettere che non si è arrivati a conclusione di questo percorso ma, al contrario, è ancora tutto da decidere. Si è anche scelto di omettere che in sede processuale i legali del CNOP hanno consegnato una delibera in cui, in AUTOTUTELA, si dichiarava sospesa l'entrata in vigore del nuovo Codice in attesa di un pronunciamento del TAR.
Diversi esponenti della politica della nostra professione si stanno interrogando se il CNOP avesse il potere di sospendere l'entrata in vigore del nuovo Codice e già da tempo mettono pubblicamente in discussione sia le modalità con cui il CNOP ha avviata la revisione del CD, ovvero senza il coinvolgimento massivo dei colleghi, così come alcune modifiche del Codice stesso.
Adesso i quesiti si concentrano sulla forzatura di far entrare in vigore un Codice con un ricorso ancora pendente.

Cogliamo l'occasione per invitare formalmente i colleghi impegnati in politica professionale a partecipare attivamente a questo ricorso nella maniera che ritengono più opportuna, per esempio facendo una donazione per sostenere le spese legali ( si può provvedere anche in forma anonima ), ma in ogni caso mostrando che, una volta tanto, anche in politica alle parole possono seguire i fatti.

Inoltre, poiché l'udienza del 13 Marzo 2024 sarà pubblica, invitiamo i colleghi tutti (politici e non) e tutti i sostenitori a partecipare.
Il Codice Deontologico riguarda tutti.
Il percorso continua.
Le spese da sostenere sono tante.
Ecco perché vi chiediamo di contribuire.

Grazie a tutti

I Ricorrenti


Cari colleghi e cittadini, questo ricorso è nato per evitare l'entrata in vigore del Codice Deontologico revisionato dai membri dalla commissione preposta, date le numerose criticità riscontrate a seguito di un'attenta analisi.
RIEPILOGO DELLE TAPPE FINORA PERCORSE:
la prima nostra mossa è stata di carattere tecnico, abbiamo chiesto in urgenza che il referendum venisse bloccato. Sapevamo che le probabilità di riuscita erano molto basse, ma era necessario tentare almeno quella strada, e poi appunto, serviva.
Il 10 Ottobre c'è stata la prima udienza, seguita da un rinvio fissato per in 28 Novembre.
Occorso il rinvio, abbiamo ritenuto opportuno formulare ulteriori motivazioni ( i cosiddetti "motivi aggiunti"), oltre a quanto precedentemente depositato.
Come potete leggere, la nostra battaglia non è conclusa, infatti abbiamo ancora bisogno del sostegno di tutti: il Codice Deontologico è la spina dorsale della nostra professione, per questo il ricorso non può essere di proprietà di nessuno: persona/gruppo/associazione o altro.
Riguarda tutti ed è per tutti.
Vi ringraziamo per tutto l'interesse ed il sostegno che finora avete dimostrato e per il supporto che ancora ci darete!

GRAZIE A TUTTI!




Siamo un gruppo di psicologi provenienti da diverse regioni d'Italia e siamo stati costretti ad impugnare il Referendum per la revisione del nostro Codice Deontologico attraverso un ricorso al TAR. Oltre alle modalità seguite dal consiglio nazionale, poco chiare e trasparenti, il problema del nuovo Codice risiede in una serie di falle contenute al suo interno. Queste consistono in sostanza nello sdoganare una modalità professionale coercitiva e impositiva da parte dello psicologo, ad esempio prevedendo la possibilità di trattamenti sanitari obbligatori psicologici
(artt. 24 e 31).
Non abbiamo alle spalle associazioni o comitati.
Siamo solo noi. E siamo solo in 12.
Abbiamo ritenuto fosse un nostro dovere morale impugnare questa revisione del Codice Deontologico, si tratta di una battaglia di civiltà che non coinvolge solo la comunità professionale ma la cittadinanza tutta. Non abbiamo aspettative irrealistiche ma intendiamo fare tutto il possibile per tutelare la nostra libertà professionale e l'autodeterminazione dei nostri utenti.
Vi chiediamo di sostenerci con una donazione. Grazie !

Organizer

Lisa Scuderi
Organizer
Turin, PM
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