Ricorso al TAR nuovo inceneritore a Sesto S.G.
Ciao, siamo un gruppo di cittadini appartenenti al Comitato popolare Descantes di Sesto San Giovanni, Cologno Monzese e quartiere Adriano (Milano). Nella nostra città ha funzionato per 40 anni un inceneritore di rifiuti urbani dalla tecnologia molto obsoleta e inquinante. A fine marzo 2021 è stato spento ma un progetto già approvato da comune di Sesto San Giovanni e regione Lombardia consentirà a CAP (consorzio acque potabili) di iniziare a breve a costruire al suo posto un nuovo inceneritore che brucerà i fanghi di depurazione delle acque reflue (scarichi fognari) provenienti da tutta la provincia di Milano! (sarebbe il secondo inceneritore di questo tipo in tutta Italia). Questo nuovo inceneritore verrà ricostruito al posto del precedente e sorgerà a poche centinaia di metri da parchi giochi, abitazioni (molte!), scuole: 4 nidi, 4 scuole dell’infanzia, 2 scuole primarie, 2 scuole secondarie di primo grado e una scuola secondaria di secondo grado, un oratorio, due Centri di Riabilitazione, un centro residenziale per adulti disabili e campi sportivi minando gravemente l'ambiente e la salute di tutti gli abitanti di Sesto e dintorni per almeno altri 20 anni....AIUTACI A IMPEDIRE CHE QUESTO AVVENGA. ESISTONO ALTERNATIVE PRATICABILI CHE NON PREVEDONO L'INCENERIMENTO. AIUTACI A FINANZIARE IL RICORSO AL TAR CONTRO QUESTO ENNESIMO SOPRUSO! Grazie di cuore!
Un Nuovo Inceneritore di fanghi? NO, GRAZIE!
NO! al nuovo inceneritore che verrà costruito a Sesto San Giovanni in via Manin entro il 2023 e che brucerà circa 16.000 tonnellate di fanghi essiccati all’anno.
Il nuovo inceneritore farà parte di una piattaforma che verrà realizzata da CAP (Consorzio acque potabili) e che raccoglierà e completerà l'essiccamento dei fanghi misti di depurazione di tutta la provincia milanese. Saranno 65.000 tonnellate di fanghi misti bagnati.
Raccoglierà e gestirà i rifiuti organici (l’umido) di più Comuni quali Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, Cormano, Pioltello e Segrate, saranno 30.000 tonnellate. Utilizzerà la digestione anaerobica e produrrà biogas che verrà stoccato in tre cisterne. Prevede anche un impianto di raccolta dei resti dell'industria alimentare.
Conseguenze dell’inceneritore sulla nostra salute:
1) Emetterà nell’aria: metalli pesanti, ossidi di carbonio e di azoto, nanopolveri (pm 2,5 e inferiori) e diossine. Molti di questi cancerogeni causeranno un aumento di malattie, quali tumori e patologie respiratorie, per gli abitanti della zona.
2) Odori sgradevoli.
È possibile ridurre e recuperare i fanghi senza bruciarli e inquinare? SI
Costruire un inceneritore è una scelta obsoleta che ci legherà per decenni al suo funzionamento annullando l'utilizzo di tecnologie più avanzate e sicure, mentre l’Europa intera sta andando sempre più verso l'eliminazione dell’inquinamento, dimostrato anche dai nuovi fondi europei legati alla pandemia.
Non possiamo permettere di costruire una tecnologia che, per quanto all’avanguardia, si basa su metodologie comunque inquinanti ed è quindi già vecchia alla partenza.
Proprio in Italia e precisamente a Quinto di Treviso (TV) abbiamo un esempio di smaltimento di fanghi senza incenerire:
https://www.repubblica.it/green-and-blue/2021/02/26/news/dai_fanghi_l_energia_del_futuro_la_ricetta_hbi_nasce_a_bolzano-289374252/
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