Riportiamo a casa Ibrahim
Ibrahim è un ragazzo che ha origini in uno dei paesi dell'Africa Occidentale, cresciuto in una regione del nord Italia. Il ragazzo è in possesso di un permesso di soggiorno indeterminato che gli consente di rimanere sul territorio italiano in regola con le normative vigenti. Ibrahim ha poco più di 20 anni, non vedente e dichiaratamente gay.
La famiglia, dopo il suo coming out, ha deciso contro la sua volontà di riportare Ibrahim nel paese di origine inizialmente per un breve periodo. Periodo che ancora oggi continua dopo mesi e che al momento non prevede una scadenza.
Conosciamo personalmente Ibrahim poiché una delle persone coinvolte nel nostro team di lavoro sul caso ha lavorato con lui in passato quando era ancora in Italia. Tramite questo contatto in comune, siamo venuti e venute a conoscenza della sua situazione, grazie alla sua abilità informatica , che gli ha consentito di contattarci di nascosto da coloro che lo stanno trattenendo. In tale modo, il ragazzo ci ha descritto lo stato in cui si trova attualmente e ci ha chiesto di aiutarlo a ritornare in Italia dandoci il consenso di occuparci della sua situazione.
Ibrahim è privo di tutti i suoi documenti poiché trattenuti dalla sua famiglia in Italia. Condizione che limita ulteriormente la sua libertà di movimento e la possibilità di un suo ritorno in autonomia. I dati personali del ragazzo, sono ovviamente stati in parte modificati per evitare che venga identificato dalla famiglia con il rischio di un trasferimento improvviso in un altro luogo, che probabilmente ci farebbe perdere ogni contatto con lui. Le nostre associazioni stanno gestendo la non facile situazione dall'Italia. Situazione ancora più complicata rispetto a quelle alle quali siamo abituati a lavorare, vista la disabilità visiva di Ibrahim che limita la libertà di movimento e di autonomia nel muoversi in un territorio a lui sconosciuto. Il ragazzo ci chiede fortemente di supportarlo nell'uscire da questa situazione di segregazione forzata per tornare a vivere e a continuare gli studi interrotti in Italia.
IAM Intersectionalities and more , "Progetto Arcobaleno" UICI Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e il Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli stanno raccogliendo fondi per sostenere le numerose spese necessarie per riportare Ibrahim in Italia, quali quelle del personale nel paese di origine di Ibrahim da noi coordinato, coinvolto in varie procedure principalmente di tipo burocratico, la richiesta di nuovi documenti, il vitto e l'alloggio prima del ritorno, il biglietto per il viaggio aereo e le spese per il legale che ci sta affiancando l'intera operazione.
Le nostre associazioni, insieme al supporto di alcuni semplici cittadini e cittadine, stanno cercando e valutando le possibili soluzioni di inserimento di Ibrahim in un nuovo contesto di vita che gli consentiranno di vivere autonomamente e dignitosamente, una volta ritornato in Italia, lontano dalla famiglia che lo ha costretto alla segregazione. Basta una piccolissima donazione per aiutarci a riportare Ibrahim a casa.
Per ulteriori informazioni sulla raccolta fondi potete contattarci direttamente a:
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