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RIDIAMO VITA AL CASTELLO DI ROCCALANZONA!!!

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L’ASSOCIAZIONE ROCHA LEONE
E LA RIQUALIFICAZIONE DEL CASTELLO DI ROCCALANZONA

FASE 1:
-pulizia e taglio bosco (periodica e di mantenimento)
-eventi culturali e musicali
-visite guidate ai resti del castello
-progetti scolastici con scuole elementari e medie del territorio

RIPORTIAMO QUESTO LUOGO A VIVERE!

Luogo privato (ora della Comunità di Betania) e bene tutelato come patrimonio storico nazionale, dal febbraio del 2024 è dato in comodato d'uso all' ASSOCIAZIONE ROCHA LEONE APS che nasce appunto nell'ottobre del 2023 con lo scopo di riportare VITE all'interno delle mura rimaste.
Siamo convinti che la sensibilizzazione verso questo luogo sia un punto d'inizio necessario per un obiettivo ben più grande e ambizioso, ovvero arrestare il declino di questo simbolo importante del territorio.

LA STORIA:
Il Castello di Roccalanzona compare per la prima volta in un documento datato al 4 luglio dell’anno 1028. Si tratta di una vendita di numerose terre, beni, chiese e castelli. Chi vende è una donna, Ildegarda, potentissima, che scopriamo discendente dell’importante Adalberto Atto di Canossa. Dopo le guerre che interessano il Comune di Parma il castello entra nei possedimenti della famiglia Rossi. Avrà il suo massimo splendore e gloria con il carismatico Pier Maria che guiderà la famiglia Rossi durante il XV secolo. Già nel 1666 il castello viene descritto come “cadente e rovinoso” e ha continuato fino ad oggi la sua inesorabile disgregazione causata dall’incuria e dal tempo.

“Rocha Leone”, come denominato nel famoso affresco in Camera d’Oro nel castello di Torrechiara raffigurante i possedimenti in mano a Pier Maria, sorge in una posizione eccezionale e dominante. Adagiato su un rilievo ofiolitico, punto strategico e di controllo sulle valli del Taro e del Ceno, e a perdita d’occhio sulla Pianura Padana. Ai suoi piedi l’antica strada di crinale denominata “Maria Longa”, variante della Via Francigena è oggi frequentata da escursionisti. Questo percorso è confine tra i comuni di Varano de’ Melegari e Medesano (entrambi in Provincia di Parma), e quest’ultimo accoglie il castello tra i propri confini.

OBIETTIVI E FINALITA’ DEL PROGETTO

Il nostro obiettivo iniziale riguarda la pulizia di tutta l’area dalla vegetazione (bosco) affinché riemergano tutti i resti dei fabbricati e che possa tornare in primis a essere ben visibile nella sua totalità. Per fare in modo che il castello ritorni al suo importante ruolo di punto fisso sulla via di Maria Longa, verrà richiesto un progetto illuminotecnico e il successivo posizionamento di una illuminazione permanente ai piedi delle strutture principali del castello. Il nodo cruciale del nostro progetto è intraprendere le più svariate raccolte fondi, da destinare in primo luogo al far redigere un progetto di riqualificazione attraverso le figure tecniche e istituzionali competenti, e per permetterci poi gli interventi che verranno previsti, necessari per bloccarne il degrado salvando e consolidando le murature esistenti, rendendolo accessibile, sicuro, visitabile, creare in esso un museo all'aperto che narri la sua storia e quella del suo territorio valorizzandolo ulteriormente, e che sia un polo culturale ove poter organizzare gli eventi più svariati.
La pulizia delle aree, operazione iniziata nel febbraio del 2024, sotto le linee guida e le autorizzazioni della Guardia Forestale, daranno modo di mettere in luce alzati ancora inghiottiti dalla vegetazione e permetteranno una più precisa lettura planimetrica dell’intero complesso architettonico.
I progetti scolastici (già iniziati nel 2023 con l’Istituto Comprensivo di Medesano, tenuti dall’archeologa Silvia Cerocchi, Presidente dell’Associazione) consentiranno non solo una maggiore consapevolezza nelle ragazze e nei ragazzi di quanto di storicamente importante hanno vicino a loro, ma saranno indubbiamente un importante veicolo di cultura del territorio.
Gli eventi mirati alla riqualificazione del luogo come area di studio e di condivisione culturale, mirati per ogni età, che interesseranno la storia, l’archeologia, l’arte grazie anche alle collaborazioni con le associazioni del territorio.
Tutti questi obiettivi a breve termine per arrivare all’obiettivo più importante, il consolidamento delle murature per arrestare il crollo, sotto la guida della Soprintendenza, già a conoscenza della nostra “missione” e che condivide l’urgenza di intervenire.

Un proverbio recita “Se si sogna da soli, è solo un sogno. Se si sogna insieme, è la realtà che comincia.”

La nostra realtà sta iniziando.







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