Aggiornamento:

purtroppo durante tutto il periodo covid e post covid non siamo riusciti a risollevarci totalmente e ad oggi si sono acuiti tanti problemi e il teatro è in grossa difficoltà.

Io e la mia famiglia abbiamo fatto e stiamo facendo sacrifici enormi ma non sono bastati.

Abbiamo fatto grossi tagli e anche cercato di evitare di gravare troppo su di voi, che ci seguite con tanta fiducia e passione, ma adesso siamo davvero in enorme difficoltà.

Al momento, non ci rimane altro che chiedere aiuto a tutti voi, che tenete a questo piccolo gioiello come noi.

Vi chiediamo un piccolo contributo, anche 10€, moltiplicati per tante persone, possono fare la differenza.

Spero con tutto il cuore che vorrete aiutarci, perché tutti noi stiamo andando avanti con grossissime difficoltà e non so quanto riusciremo a resistere ancora.

Grazie,

Eleonora, Stefania e tutta la famiglia del teatro

Il Teatro Buonalaprima è un teatro indipendente nato da un sogno di Eleonora Franchi.

Lo spazio è stato realizzato senza alcun contributo pubblico, ma con la sola forza e i sacrifici delle due titolari, la stessa Eleonora e sua madre Stefania.

L'inaugurazione risale al 19 novembre 2016, quando dopo tanti anni di burocrazia e di duro lavoro il sipario si è finalmente aperto mostrando a tutti un teatro moderno, ma allo stesso tempo familiare e accogliente; uno spazio curato nei particolari che ha dato nuova vita ad un vecchio capannone artigianale abbandonato, ristrutturandolo completamente.

Ogni anno organizziamo la consueta stagione teatrale di professionisti (tra gli ospiti abbiamo avuto Giuseppe Pambieri, Roberto Ciufoli,

Tiziana Foschi e Antonio Pisu, Antonello Fassari, Giorgio Pasotti, Maurizio Micheli, Rosalina Neri e Angela Finocchiaro che ha scelto il teatro Buonalaprima per fare le prove del suo spettacolo "Ho perso il filo"); ma il Teatro Buonalaprima non è solo questo: è anche un’accademia di recitazione, musica e musical, per bambini, ragazzi e adulti, e soprattutto in questo particolare momento, è un forte sostegno per tutte quelle persone con particolari disturbi emotivi e relazionali.

Il teatro collabora anche con la scuola pubblica attraverso progetti teatrali e musicali per bambini e ragazzi. Tante associazioni, scuole di danza e musica e istituti sia pubblici che privati utilizzano lo spazio per i propri spettacoli.

Chiunque entri nel nostro teatro trova un’atmosfera accogliente e familiare e ha la sensazione di sentirsi subito a casa. L’apertura del teatro ha rappresentato per la cittadinanza un’autentica possibilità di avvicinarsi alla cultura e all’arte, non solo da spettatori ma anche da protagonisti, dando la possibilità a tutti di esprimersi in totale libertà e fantasia, in un ambiente culturale ricco di stimoli ma anche di sano divertimento e socializzazione, diventando un punto di riferimento importante per tutta la Valdinievole.

Con questa emergenza mondiale siamo rimasti chiusi per 6 mesi, e alla riapertura, a settembre, abbiamo potuto lavorare al 30% delle nostre potenzialità.

La nostra realtà dà lavoro a circa 15 persone tra dipendenti, attori, musicisti, cantanti, tecnici e addetti alle pulizie, una macchina teatrale fatta di professionalità e ospitalità.

Le tante spese accumulate dalla lunga chiusura (bollette, tasse, vari interventi di manutenzione, sanificazione, spese di adeguamento ai protocolli anti-covid, ecc…) ci mettono in seria difficoltà economica, considerato anche che siamo una realtà nata da soli 4 anni. Con la ripartenza a settembre speravamo di poter lentamente recuperare i mesi persi ma alla situazione attuale, di perenne incertezza, sembra sempre più difficile.

La chiusura del teatro Buonalaprima significherebbe un’enorme perdita per tutta la comunità: per chi ci lavora, per chi ne usufruisce e per chi tenta di fare cultura con le sole proprie forze.

Buonalaprima è un luogo di cultura che aiuta la comunità a crescere attivamente, è un luogo dove si progetta, si produce, si fa residenza,

si fa didattica, si sperimenta in modo trasversale non solo pratiche artistiche ma nuove funzioni relazionali e di accrescimento personale.

Per questo è un luogo necessario, per questo è un luogo che deve continuare a vivere.

Da soli temiamo di non riuscire più a farcela, per questo chiediamo ad ognuno di voi di sostenerci, anche con un piccolo contributo.

Con l’aiuto di tutti possiamo farcela.