Hospice Abbiategrasso contro sofferenza da Covid19

Siamo da sempre al fianco delle persone e delle loro famiglie per accompagnarle nella loro convivenza con la malattia, per alleviare la loro sofferenza: per noi nessuno deve essere lasciato solo nell’affrontare la malattia. Non crediamo nell’affermazione “non c’è più nulla da fare” è sempre l’inizio di un percorso di assistenza medica, psicologica e soprattutto umana.

L’emergenza COVID-19, nella sua drammaticità, porta con sé l’assurdità del dovere morire da soli, del non avere, spesso, diritto ad un’assistenza che va al di là della medicina terapeutica e lascia le famiglie in un luogo distante, carico di dolore e umanamente desolante.

Ci sono poi i nostri pazienti, quelli che assistiamo con dedizione e che non abbiamo abbandonato. Perché non può essere un virus a sospendere cure e diritti.

Non abbiamo aspettato, siamo intervenuti
Dal 18 marzo abbiamo distaccato un nostro medico palliativista  presso l’Ospedale di Magenta : supporta i colleghi, gestisce il dolore e la relazione con le persone in condizioni più gravi e fornisce informazioni e conforto ai famigliari della persona ricoverata.
Non abbiamo chiesto nulla e i costi sono tutti a nostro carico.

Perché la sofferenza inutile di una persona malata è sempre inutile, anche durante le emergenze!
Assicuriamo la continuità delle cure all’Hospice di Abbiategrasso
Il 16 marzo 2020 abbiamo assunto un nuovo medico per sopperire all’assenza del collega inviato in Ospedale.

Curiamo a domicilio un numero sempre più elevato di malati.
Non esponiamo i nostri pazienti ad un pericolo inutile ma li assistiamo nelle loro abitazioni.
Dall’inizio dell’emergenza è raddoppiato il numero delle persone che curiamo a casa. Uno sforzo giusto, per cui abbiamo assunto un nuovo infermiere.

Garantiamo la sicurezza per tutti i nostri operatori sanitari, per i pazienti e per le loro famiglie.
Dalla fine di febbraio abbiamo investito oltre 15.000 euro nell’acquisto di dispositivi sanitari di sicurezza: mascherine, guanti, camici protettivi, calzari, copricapi, occhiali protettivi, tute in polipropilene, divise specifiche, termometri digitali, gel e disinfettanti per mani. A questi ritmi - e con le prospettive temporali che si paventano – faremo sempre più fatica a garantire quanto indispensabile per la sicurezza di tutti. Non ci sono molte altre parole da aggiungere, ma tanto lavoro da fare: le azioni possibili, fino ad ora, le abbiamo subito messe in campo. Abbiamo bisogno di sentirti al nostro fianco, anche con un piccolo gesto che esprima la tua vicinanza.

Fin d’ora, grazie per tutto quello che potrai fare.

Segui il racconto di Clarissa dalle corsie dell'Ospedale

- settimana 1 

- settimana 2