Una casa per Jamie e Samuel

Ciao, mi chiamo Marcella, sono la mamma di due ragazzi speciali, Jamie e Samuel. Gemelli affetti entrambi da paralisi cerebrale infantile dalla nascita. Per loro e noi genitori  la vita è in salita, dalla prima pipì del mattino al raggiungere il letto alla sera perché i ragazzi vengono portati in braccio e assistiti per qualsiasi cosa. I miei figli sono completamente dipendenti, il loro peso aumenta  ma i corridoi, i bagni e le stanze strette, ahimè non cambiano.  Oggi, raggiunta l'età di 15 anni e il dolce peso di 50 kg, abbiamo l'esigenza di trovare una casa accessibile ed adeguata ai nostri bisogni, alle nostre carrozzine, e a tutti gli ausili che oramai sono indispensabili per svolgere le attività quotidiane.

Fino a qualche anno fa abitavamo in alta Valle d’Ayas, ma lassù i bambini non potevano godere degli spazi all’aperto come tutti i bimbi a causa delle caratteristiche climatiche e morfologiche della montagna notoriamente di ostacolo a chi è gravemente disabile: temperature basse, neve, ghiaccio, barriere naturali , distanze eccessive per ospedali, servizi vari ecc… Ci siamo quindi trasferiti a Massa, dove il clima e l’offerta terapeutica erano più compatibili alle necessità di Jamie e Samuel. Con l’aiuto e la solidarietà di molti amici e sostenitori abbiamo preso una casa in affitto, dove, seppur faticosamente, abbiamo ricostruito una routine quotidiana e una rete di cure e terapie (in gran parte private a pagamento).  Questa casa però sta diventando un ostacolo continuo al vivere quotidiano a causa di barriere architettoniche e spazi insufficienti al passaggio di carrozzine e sollevatori: strumenti diventati indispensabili visti il peso e la statura dei ragazzi, destinati tra l’altro a crescere ulteriormente.
Col tempo è diventato sempre più evidente che non avremmo mai potuto fare ritorno alle nostre care montagne. Rassegnati a questa circostanza abbiamo deciso di vendere la casa di famiglia per acquistare una casa a misura delle disabilità di Jamie e Samuel nella zona dove attualmente viviamo. Purtroppo il ricavato della vendita non è sufficiente e per questo motivo chiediamo, col cuore in mano, anzi quattro cuori, a chi possa farlo, di contribuire con piccole o grandi donazioni e tante condivisioni, per aiutarci a raggiungere il sogno di vivere in una casa accessibile. Col sorriso che non ci abbandona mai, nonostante le difficoltà quotidiane, ringraziamo tutti per la collaborazione.