Legno Vivo. Xylella, oltre il batterio
Ecco il documentario integrale LEGNO VIVO XYLELLA OLTRE IL BATTERIO.
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"Ogni parassita, ogni attacco batterico, ogni attacco fungino è il sintomo di un'agricoltura avvelenata". Vandana Shiva
Hanno attraversato secoli di storia, hanno sfamato generazioni di popoli del Mediterraneo. Solone, celebre legislatore ateniese , emanò una legge che prevedeva la pena di morte per chi abbatteva un ulivo. Oggi per la pianta sacra per eccellenza, ricca di simbologia e misticismo, i tempi sono cambiati: in Puglia chi non abbatte gli ulivi rischia multe salate, attacchi e ritorsioni. Per quale ragione sta succedendo tutto questo? Come possiamo salvare questi monumenti della natura? Cosa rischiamo perdendoli? Con il documentario "Xylella favolosa, oltre il batterio" vogliamo far luce su ciò che sta accadendo agli ulivi, alla terra e alle persone.
Gli ulivi secolari e tradizionali sono un presidio contro desertificazione, siccità e dissesto idrogeologico. Sono una riserva idrica, garanti della biodiversità, hanno una funzione termoregolatrice del territorio e sono fonte di reddito per tante famiglie. La loro scomparsa significherebbe una perdita inestimabile dal punto di vista agricolo, economico, sociale e culturale.
L'AVVENTO DELLA XYLELLA
È l’ottobre del 2013 quando per la prima volta si sente parlare di Xylella in Salento. Per contrastare il batterio sono approvate da subito drastiche misure di emergenza: abbattimenti degli ulivi, ampio intervento con pesticidi per il controllo dei vettori, con insetticidi su piante ospiti, pulizia accurata dei canali, dei prati e delle zone libere.
In pratica si tratta di abbattere oltre 3 ettari di uliveto per ogni pianta colpita, a prescindere dal contagio e di irrorare gran parte della Puglia con prodotti fitosanitari. Senza alcuna prova scientifica che dimostri l'efficacia di queste pratiche.
“Non è nota alcuna strategia precedente che abbia avuto successo nell'eradicazione di Xylella fastidiosa, una volta insediatasi all'aperto”. EFSA, 2013
ERADICAZIONI E IRRORAZIONI
Da ormai sei anni questo è il piano messo in pratica da amministrazioni locali e governi nazionali. Con tutto ciò che ne consegue. Gli effetti catastrofici di queste politiche non riguardano infatti “solo” gli ulivi eradicati ma anche la sicurezza dei territori. Molti espianti avvengono, infatti, in zone con vincolo idrogeologico. E' a rischio il futuro dell’olivicoltura e di un’eccellenza del Made in Italy: il piano di riconversione in atto prevede la piantumazione di cultivar brevettate o autosterili, idonee all’intensivo e al super-intensivo di bassa qualità. Il turismo sarà gravemente danneggiato dal cambio di paesaggio e l’economia locale ne risentirà tutta. Ma non solo: a venir meno oggi in Puglia sono anche i diritti fondamentali garantiti dalla Comunità Europea e dalla nostra Costituzione come quelli alla salute, alla tutela del paesaggio, all'ambiente, alla proprietà privata e alla libertà personale.
“La vicenda xylella in Puglia è uno dei tipici esempi di come possano essere prese decisioni ad elevatissimo rischio ambientale e sanitario, senza tenere in alcun conto le evidenze scientifiche disponibili e le conseguenze delle proprie scelte”. Agostino Di Ciaula, Medico, Segretario Scientifico e Presidente del Comitato Scientifico di ISDE (International Society of Doctors for Environment)
RESISTENZA CIVILE
Tanti cittadini, associazioni e organizzazioni si oppongono con ricorsi e manifestazioni.
“Per fortuna ci sono anche tanti cittadini, tante associazioni di volontariato, che presidiano il territorio, lo difendono, informano, confliggono con i poteri forti, pagandone le conseguenze in termini economici quando non in termini di minacce fisiche o psicologiche”. III Rapporto Agromafie sui crimini agroalimentari in Italia Lo strano caso della Xylella fastidiosa, 2015
IL METODO SCIENTIFICO
Diverse sperimentazioni sul campo finanziate dalla regione Puglia hanno testimoniato come sia possibile riportare a vegetare e produrre sia piante infette da Xylella e visibilmente disseccate, sia piante disseccate e non infette da Xylella, attraverso pratiche agronomiche sostenibili, incentrate sulla riqualificazione dei suoli e sul miglioramento del microbiota terrestre. Da un lato si urla “all’epidemia” e si invocano tagli e pesticidi, dall’altro i numeri raccontano un’altra storia. “Per il momento l’impressione è che con la scusa del presunto morbo si vogliano controllare i semi, la terra e l’acqua". Alberto Lucarelli, prof. di Diritto Costituzionale Università di Napoli Federico II
PRODUZIONE DEL DOCUMENTARIO
La raccolta fondi è necessaria per coprire le spese di produzione del documentario che è già in fase di lavorazione. Vi mostreremo la situazione degli ulivi pugliesi: da Bari a Brindisi, fino a Lecce. Intervisteremo i maggiori esperti nazionali e internazionali impegnati sulla questione.
Andremo a raccontare la situazione agricola in Spagna, in Andalusia, dove le coltivazioni intensive hanno messo in ginocchio contadini e suolo.
Indagheremo il tema Xylella nella sua complessità cercando di approfondire ogni suo aspetto: agricolo, economico, ambientale e sociale.
Tutte le immagini, le riprese e il montaggio saranno originali ed esclusive.
La raccolta fondi serve a finanziare:
✔ il costo dei viaggi, spostamenti, trasporti, vitto e alloggio nei luoghi raccontati (Puglia e Andalusia, in Spagna): 2000 euro circa
✔ noleggio o acquisto di attrezzature professionali per la produzione (camere, drone, luci, microfoni): 2500 euro circa
✔ costruzione di una piattaforma online per ospitare il documentario, i contenuti extra, documenti e raccolta delle fonti citate: 1000 circa
Il 10% dei fondi raccolti (1000 euro) andrà a finanziare le sperimentazioni scientifiche e agricole che in questi anni hanno dimostrato che gli ulivi si possono salvare.
LA SQUADRA DI PRODUZIONE
La squadra di produzione è composta da Elena Tioli, da anni impegnata sul tema Xylella, dalla giornalista Francesca Della Giovampaola (Bosco di Ogigia ), dal giornalista e regista Filippo Bellantoni e dal videomaker Simone Cannone.
Elena Tioli - Scrittrice, autrice e collaboratrice parlamentare. Da tanti anni si occupa di comunicazione nelle sue forme più disparate (tv, radio e giornali) trattando soprattutto temi legati alla politica e all’ecologia. Freelance per scelta, collabora con diverse realtà ecologiche e solidali. Cura il sito www.viveresenzasupermercato.it in cui si trattano temi legati al consumo critico e consapevole.
Francesca Della Giovampaola - Giornalista e permacultrice. Cura il Bosco di Ogigia, un progetto editoriale che tratta temi di agricoltura naturale, cibo sano, tutela ambientale e permacultura. In Toscana coltiva il suo bosco commestibile. A Roma promuove e organizza attività di permacultura urbana, con il gruppo PURO. Ha lavorato per 12 anni a Romauno, televisione della Capitale, dove ha condotto programmi d'attualità e il telegiornale.
Filippo Bellantoni - Giornalista, videomaker. Esperto di nuovi media e strategie social. Ha ideato, sviluppato e gestito siti d'informazione e d'attualità. Ha lavorato come videoreporter, dal 2005 al 2015, per il Tg di Romauno Tv. Cura il progetto editoriale online Bosco di Ogigia, occupandosi della parte di produzione video e delle strategie di comunicazione digitale.
Simone Cannone - Fotografo e videomaker. Ha partecipato a vari concorsi di fotografia e videografia. Nell'ambito del premio letterario "Miglior Borgo", il suo corto "Subiaco" è stato premiato nella sezione video. E' pilota certificato di droni con attestato riconosciuto dall'Enac.
Bosco di Ogigia
Link utili per approfondire il tema:
Xylella non uccide da sola. Riflessioni sull'epidemia degli olivi pugliesi
www.boscodiogigia.it/2019/02/03/la-xylella-non-uccide-da-sola/
Xylella: una scelta di campo
https://www.terranuova.it/News/Agricoltura/Xylella-una-scelta-di-campo
Xylella: un’emergenza democratica
https://www.terranuova.it/News/Agricoltura/Xylella-presentato-alla-Camera-il-ricorso-contro-la-Regione-Puglia
«Non c’è alcun boom di casi Xylella»: a dirlo è la Regione Puglia
https://www.terranuova.it/News/Agricoltura/Non-c-e-alcun-boom-di-casi-Xylella-a-dirlo-e-la-Regione-Puglia
Il presidio di Cisternino: «Nessuno tocchi gli ulivi pugliesi»
https://www.terranuova.it/News/Agricoltura/Il-presidio-di-Cisternino-Nessuno-tocchi-gli-ulivi-pugliesi
Xylella degli ulivi: la "cura" peggio del male
https://www.terranuova.it/News/Agricoltura/Xylella-degli-ulivi-la-cura-peggio-del-male
Isde: «Xylella, i pesticidi pericolosi non possono essere imposti per legge»
https://www.terranuova.it/News/Agricoltura/Isde-Xylella-i-pesticidi-pericolosi-non-possono-essere-imposti-per-legge
Di veleni, prima che di Xylella, morirà il Salento
www.beppegrillo.it/di-veleni-prima-che-di-xylella-morira-il-salento/
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For some, olive trees are a symbol of peace. They are part of Italian culture and a world heritage.
As a matter of fact, the statesman Solone, lawmaker and poet from the ancient city of Athena in 600BC, made a law that sentenced to death anyone who dared cutting an olive tree. The law remained pretty much the same until now. However, recently, things have changed for this sacred symbolic tree. In the area of Apulia (south of Italy), people who don’t cut down their own trees expose themselves to a huge fine and lots of troubles.
Why is this happening? How can we save them? Which are the risks if we lose them? In the documentary “Fabulous Xylella, the story behind the disease” we would like to show you what is really happening to olive trees, their lands and local people.
Olive trees a great water resource
The hundreds-year old olive trees are the last barrier against the desertification of the land. True protector of the biodiversity, they play a great role in climate balance. Having them disappear will mean an irreversible agricultural, economical, social and cultural disaster.
Xylella the beginning
In October 2013 farmers in Salento (Apulia, south Italy) for the first time heard about the “Xylella” bacteria. In order to fight the bacteria the government put straight away drastic emergency solutions: cutting the trees using a tremendous amount of pesticides and insecticides. By law every single olive trees infected will lead to a cut of all them within 7.5 acres. By law, most Apulia areas must be sprayed!
Uprooting and Spraying
In some areas these solutions have been used for now 6 years. In our documentary you will be able to discover the terrible consequences on their roots, on the famous Italian olive oil “know how” and on the landscape. This situation is also impacting Tourism activities and local economy. Unfortunately that is not all. Inhabitants of Apulia are losing every day more of their fundamental rights guaranteed by European Community and Italian constitution. Health rights, landscape protection laws from local and national authorities, ecological safety, private property and individual freedom are getting weaker day by day.
People Resistance
Many citizens, associations and organisations attempt to resist with legal and pacific actions. The report ‘Agromafia’ sheds light on a bitter reality. The strange case of Xylella Fastidiosa, 2015 (Lo strano caso della Xylella fastidiosa, 2015) shows that: “Luckily there are many citizens, many associations caring for the territory of Apulia. They defend it and play a crucial role by disclosing information to the public. They oppose themselves to powerful entities, paying from their pocket and sustaining physical and psychological pressures”
What scientists are saying?
As we can imagine some scientists state that olive tree’s dryness is due to Xylella bacteria. However, subsidies from Apulia have helped to demonstrate that sustainable farming practices can regreen olive trees and give them the opportunity to regenerate themselves and have a soil re-fertilised with plenty of life. As a matter of fact the field analyses highlight a very different story that goes far beyond bacterial attack.
Crowdfunding and documentary
This crowdfunding campaign will help supporting the production costs of our documentary that we have already started. It will show you a true picture of the situation in Apulia. It will give you the opportunity to hear testimonies of national and international experts. You will include an exclusive reporting in Andalousia in Spain where super-intensive farming is practised.
Crowdfunding helps supporting: travelling costs the purchase of professional material building an online portal with access to extra content, the documentary and all our investigation works.10% of your donation will sustain scientific experiments which have proved that saving trees is possible.
Our documentary should be realised in autumn 2019 and will have ENG subtitles
Donations
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Payee: Filippo Bellantoni
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Reasons for payment: Documentary olvie trees
Thanks to all of you who facilitate a right cause to move forward
The team behind the camera
Elena Tioli
Autor and deputy’s collaborator in Italy. For many years, she’s been in charge of the communication about legal, political and ecological challenges. As a freelancer she collaborates with many different ecological and social organisations. She is in charge of http://www.viveresenzasupermercato.it/ a website that promotes critical and clever habits about essential consumer products.
Francesca Della Giovampaola
Journalist and permaculture expert. She is in charge of “Bosco di Ogigia ”, an editorial project that revolves around natural farming, healthy food, ecology and permaculture subjects. She grows her own food forest in Tuscany. In Rome she promotes and organises urban permacultural activities with the association “PURO”. She worked for the Italian capital local TV (Roma Uno) for 12 years.
Filippo Bellantoni
Journalist and video maker. Expert in social media. He has created information websites. He worked for the Italian capital local TV (Roma Uno) for 10 years. He is working with Francesca, managing the social media channel Bosco di Ogigia.
Simone Cannone
Photographer and video maker. He has participated in many photographers and video makers contests. With his film “Subiaco” he won a price in the video category of the “Miglior Borgo” challenge. He is a certified drone pilot.
As disease threatens the olive oil industry in Puglia, scientists hope to revive a traditional remedy
https://www.theguardian.com/world/2018/jul/22/italy-farmers-olive-trees-xylella-blight-cow-dung-puglia