"Dí a qualcuno che sono qui"
Beschermde donatie
Ciao a tutti! Mi chiamo Francesca Garzoni, ho 24 anni e vivo in un piccolo paese in provincia di Reggio Emilia.
Da circa un mese è cominciata la mia avventura come volontaria nella "Casa de los Niños" a Cochabamba (Bolivia) un'associazione ONLUS con sede anche in Italia. Attorno alla casa principale della fondazione è stato costruito negli anni il villaggio "Arco Iris" che ospita circa 92 famiglie per un totale di 520 persone tra bambini, giovani e adulti.
Le donazioni raccolte attraverso questo mio progetto andranno distribuite in due realtà importanti dell'associazione:
- Casa de los Niños: è il cuore pulsante di questa realtà guidata da Aristide Gazzotti, originario di Toano, e da Tania Grigoriu Monroy, cochabambina doc. La casa è un centro d'accoglienza che riceve bambini e giovani provenienti da complesse situazioni di natura sociale, economica e di salute. Ogni giorno, in un caloroso ambiente familiare, si trascorre il tempo tra infiniti cambi di pannolini, cucinando colazioni, pranzi e cene e assicurando una corretta cura medica attraverso la somministrazione di svariati medicinali necessari a garantire un livello sanitario adeguato.
La sede principale, in coordinazione con le autorità locali, accoglie bambini con H.I.V., tubercolosi, idrocefalia, malattie genetiche, disabilità multipla, che spesso vengono dalla strada. Risultano essenziali la stretta collaborazione con l'ospedale pubblico di Cochabamba e la necessità quotidiana relativa alle onerose spese mediche richieste dal sistema sanitario boliviano. Le situazioni spesso sono così complesse che è necessario organizzare viaggi nei paesi limitrofi alla Bolivia per assicurare un adeguato intervento medico.
- Scuola "Arco Iris de Paz": all'interno della comunità è presente la scuola "Arco Iris de Paz", diretta dal giovane italiano Gianluca Scannapieco. Nella gestione scolastica 2018 risultano iscritti 151 tra i bambini dell'asilo nido e i giovani dell'ultimo anno delle superiori. Inoltre, attraverso le funzioni offerte dall'Area di Sviluppo Integrale, si garantiscono terapie individuali e di gruppo ai 33 alunni disabili che partecipano in modo inclusivo alle attività scolastiche proposte. Risulta indispensabile un sostegno concreto alle differenti spese relative all'acquisto del materiale scolastico, alla manutenzione dell' infrastruttura e allo sviluppo degli spazi relativi alle sessioni di fisioterapia rivolte agli alunni disabili.
A causa della situazione nutrizionale precaria presente nel villaggio, l'associazione gestisce una mensa comunitaria dove ogni giorno, grazie al servizio offerto gratuitamente dalle mamme, 200 tra bambini, giovani e adulti possono ricevere un pranzo e una merenda. Risulta evidente come anche quest'ultimo progetto necessiti di un appoggio economico costante per permettere lo svolgimento efficiente di questo servizio prioritario.
Nella speranza che questo mio piccolo, ma a suo modo grandissimo, progetto si concretizzi, ringrazio tutti, famigliari, amici e amici di amici.
"Dí a qualcuno che sono qui", scriveva una volontaria italiana che ha vissuto un'esperienza simile alla mia. Ora io sono qui e in qualche modo potete esserci anche voi.
Da circa un mese è cominciata la mia avventura come volontaria nella "Casa de los Niños" a Cochabamba (Bolivia) un'associazione ONLUS con sede anche in Italia. Attorno alla casa principale della fondazione è stato costruito negli anni il villaggio "Arco Iris" che ospita circa 92 famiglie per un totale di 520 persone tra bambini, giovani e adulti.
Le donazioni raccolte attraverso questo mio progetto andranno distribuite in due realtà importanti dell'associazione:
- Casa de los Niños: è il cuore pulsante di questa realtà guidata da Aristide Gazzotti, originario di Toano, e da Tania Grigoriu Monroy, cochabambina doc. La casa è un centro d'accoglienza che riceve bambini e giovani provenienti da complesse situazioni di natura sociale, economica e di salute. Ogni giorno, in un caloroso ambiente familiare, si trascorre il tempo tra infiniti cambi di pannolini, cucinando colazioni, pranzi e cene e assicurando una corretta cura medica attraverso la somministrazione di svariati medicinali necessari a garantire un livello sanitario adeguato.
La sede principale, in coordinazione con le autorità locali, accoglie bambini con H.I.V., tubercolosi, idrocefalia, malattie genetiche, disabilità multipla, che spesso vengono dalla strada. Risultano essenziali la stretta collaborazione con l'ospedale pubblico di Cochabamba e la necessità quotidiana relativa alle onerose spese mediche richieste dal sistema sanitario boliviano. Le situazioni spesso sono così complesse che è necessario organizzare viaggi nei paesi limitrofi alla Bolivia per assicurare un adeguato intervento medico.
- Scuola "Arco Iris de Paz": all'interno della comunità è presente la scuola "Arco Iris de Paz", diretta dal giovane italiano Gianluca Scannapieco. Nella gestione scolastica 2018 risultano iscritti 151 tra i bambini dell'asilo nido e i giovani dell'ultimo anno delle superiori. Inoltre, attraverso le funzioni offerte dall'Area di Sviluppo Integrale, si garantiscono terapie individuali e di gruppo ai 33 alunni disabili che partecipano in modo inclusivo alle attività scolastiche proposte. Risulta indispensabile un sostegno concreto alle differenti spese relative all'acquisto del materiale scolastico, alla manutenzione dell' infrastruttura e allo sviluppo degli spazi relativi alle sessioni di fisioterapia rivolte agli alunni disabili.
A causa della situazione nutrizionale precaria presente nel villaggio, l'associazione gestisce una mensa comunitaria dove ogni giorno, grazie al servizio offerto gratuitamente dalle mamme, 200 tra bambini, giovani e adulti possono ricevere un pranzo e una merenda. Risulta evidente come anche quest'ultimo progetto necessiti di un appoggio economico costante per permettere lo svolgimento efficiente di questo servizio prioritario.
Nella speranza che questo mio piccolo, ma a suo modo grandissimo, progetto si concretizzi, ringrazio tutti, famigliari, amici e amici di amici.
"Dí a qualcuno che sono qui", scriveva una volontaria italiana che ha vissuto un'esperienza simile alla mia. Ora io sono qui e in qualche modo potete esserci anche voi.
Organisator
Francesca Garzoni
Organisator
Castellarano