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Salva Naim, un tifoso del Napoli a Gaza

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Aggiornamento: Con profondo dolore annunciamo la morte del caro Karam, fratello di Naim. Inoltre, informiamo che suo fratello Anwar e suo nipote Youssef sono rimasti feriti. 

Chiediamo a tutti di unirsi a noi in preghiera per le loro anime e per la pronta guarigione dei nostri cari.

Aggiornamento: Siamo riusciti a portare con una parte delle donazioni un autocisterna di acqua potabile nel campo profughi di Nusseirat. Ringraziamo di cuore tutti i donatori per questo piccolo traguardo.

Messaggio da Naim:
Mi rivolgo a voi con il cuore pesante per condividere la storia orribile che io e la mia famiglia stiamo vivendo da 9 mesi di guerra. 

Sono Naeem Rayyan, giornalista di Gaza. La mia famiglia è composta da 24 persone, 11 delle quali sono bambini. Ho deciso di iniziare questa campagna di donazione per me e per la mia famiglia, che da mesi viviamo la sofferenza e gli orrori della guerra qui a Gaza.

Con la donazione che ci farai , acquisteremo cibo, bevande e medicine e il restante importo verrà utilizzato per cercare di salvare le nostre vite e fuggire da Gaza.

Le nostre vite , come tutti ben sapete, sono state sconvolte da un brutale conflitto , che ci ha lasciato senza beni di prima necessità e ci ha esposto a orrori inimmaginabili. Ho perso la mia fonte di reddito e il mio posto di lavoro dopo che l’occupazione ne ha bombardato la sede ,radendola al suolo.

Dal 7 ottobre 2023 io e la mia famiglia viviamo un incubo indescrivibile: il costante bombardamento di missili non solo ha causato la morte di molte persone innocenti intorno a noi, ma ha anche riempito i nostri giorni di paura e disperazione. Lo spargimento di sangue e la distruzione hanno lasciato cicatrici profonde nelle nostre menti, e il trauma di vedere sangue ovunque in continuazione e sentire incessantemente forti esplosioni è qualcosa che nessuno dovrebbe mai vivere.

Fin dalla mia infanzia ho amato e ammirato l'Italia, la cultura Italiana e la città di Napoli, diventando un grande appassionato della sua squadra di calcio. Da quando sono piccolo guardo sempre tutte le partite del Napoli , subendo anche continue prese in giro e sfottò da parte di amici , perché sono una delle poche persone a Gaza che tifa il Napoli.

Ma dal 2009 non ho mai smesso di seguire il Napoli e di guardare tutte le sue partite, anche quelle giocate durante la guerra , sotto i bombardamenti, senza casa, sotto una tenda ho sempre fatto di tutto per supportare e incoraggiare il Napoli.

Il mio unico sogno sin da bambino è sempre stato quello di fare un viaggio da Gaza verso l'Italia, a Napoli, per vedere una partita allo stadio "Diego Maradona". Purtroppo la guerra ha distrutto questo sogno e non potrò più vivere una vita dignitosa e cercare di fare un viaggio a Napoli, la città dei miei sogni.

Durante i 9 mesi di guerra ho perso tutto: familiari, amici, soldi e lavoro. Vivo nel centro di Gaza, nel campo di Nuseirat. Ogni giorno sono esposto alla peggiore sensazione che si possa immaginare. Ogni giorno la nostra zona viene bombardata e siamo stati sfollati dalle nostre case più di una volta a causa dell'incursione dell'occupazione nella mia zona residenziale.

All'inizio della guerra, ho perso il mio migliore amico, un giovane di nome Shadi, che è stato ucciso dall'occupazione. Poi l'occupazione ha bombardato la casa di mia zia, la sorella di mio padre, e lei, le sue figlie i nipoti e tutti quelli che abitavano in quella casa, 17 persone, la maggior parte dei quali bambini, sono morti. Poi gli aerei dell'occupazione hanno ucciso il marito di mia sorella, lasciandola vedova senza un sostentamento per lei e i suoi tre figli. Successivamente l'occupazione ha bombardato il luogo dove la mia seconda zia è stata sfollata, suo figlio Mahmoud è morto e l'altro figlio è rimasto ferito. Le forze di occupazione non si sono accontentate di questi orrori , poiché dopo poco hanno bombardato una scuola appartenente all'ONU. dove mio cugino era stato sfollato e dove morì a causa del bombardamento.

Questa è una piccola parte dei parenti e degli amici che sono stati uccisi dall'occupazione e questo mi ha reso triste e stanco.

L'altra guerra che viviamo è la mancanza di cibo: da molti mesi viviamo dei soli prodotti in scatola che riceviamo degli aiuti quando riescono a consegnarceli;
inoltre, da 9 mesi non abbiamo né elettricità né acqua: l'acqua non è potabile, quindi beviamo ogni giorno acqua inquinata, che porta a malattie, e quando ci ammaliamo, non è possibile nessun tipo soccorso o cura, a causa della mancanza di ospedali, quasi tutti distrutti, e del blocco imposto dalle forze di occupazione.

Ho potuto riportarvi solo una piccola parte della sofferenza che io e la mia famiglia stiamo vivendo da 9 mesi. Salvaci da questa sofferenza con il tuo contributo e la tua donazione e permettici di sfuggire e sopravvivere a questa guerra e di continuare a sognare Napoli
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Fabrizio Faraone
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