Le Piattaforme Di Crowdfunding in Italia

| 8 min read Promozione della campagna

I tempi cambiano e anche i modi per raccogliere soldi per finanziare progetti. Fino a poco tempo fa, se avevamo bisogno di una somma di denaro, dovevamo ricorrere a un prestito bancario, partecipare ad un bando o rivolgerci a un parente facoltoso e generoso. Negli ultimi anni è apparso il crowdfunding, uno strumento di finanziamento collettivo via Internet, e insieme ad esso diverse piattaforme di crowdfunding in Italia. La procedura è semplice: basta creare una campagna e dare ad essa un’ampia diffusione. Tanta pubblicità uguale possibilità di raggiungere un grande pubblico e quindi maggiori opportunità di conquistare donatori. Esistono diverse piattaforme di crowdfunding in Italia, tuttavia è essenziale scegliere quella che fa di più al caso nostro.

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Tipi di crowdfunding

Per ricevere donazioni possiamo rivolgerci a un sito Web specializzato. Alcuni utenti utilizzano il proprio blog per ricevere donazioni sfruttando i plug-in WordPress e altri sistemi di contenuti di testo simili. Se non sai come raccogliere fondi, seleziona innanzitutto una delle tante piattaforme di crowdfunding presenti in Italia, dal momento che non tutte offrono gli stessi servizi e danno le stesse garanzie.

Come prima cosa dobbiamo essere consapevoli che per raggiungere l’obiettivo prefissato in termini di donazioni bisogna puntare su una buona diffusione della nostra campagna. Per questo possiamo usare i social network, Facebook e Twitter ad esempio, e le altre possibilità offerte da Internet. Più il nostro progetto diventa noto, maggiori sono le chance di raggiungere il pubblico e quindi potenziali donatori. Non tutti contribuiranno devolvendo denaro alla nostra causa, ma magari la faranno conoscere a più persone, il che aumenterà il numero di utenti disposti ad aiutarci.

Una rivoluzione nella raccolta fondi

Sono in molti ad attribuire la paternità del termine “crowdfunding” a Michael Sullivan il creatore di Fundavlog, un incubatore di progetti ed eventi legati a videoblog. Era il 2006 e in Italia era già nata la piattaforma Produzioni dal basso. Fino ad allora quindi la tecnologia più avanzata per finanziare progetti ed effettuare pagamenti online era Paypal, un sito Web che consente di inviare denaro a chiunque nel mondo tramite un indirizzo email. Ma è il crowdfunding che ha rivoluzionato il mondo della raccolta fondi. 

Da quel momento, produrre un documentario, investire sul proprio talento, pagare per cure mediche o aiutare una comunità a superare un disastro sono diventati processi alla portata di tutti. I finanziamenti attraverso questo sistema sono cresciuti in modo significativo in pochi anni. GoFundMe, la più grande piattaforma al mondo di crowdfunding sociale o donation crowdfunding, è nata negli USA nel 2010. Da allora ha raccolto oltre sei miliardi di euro a livello globale da parte di ben 70 milioni di donatori. 

Il crowdfunding in Italia

Le piattaforme di crowdfunding in Italia si sono moltiplicate negli ultimi anni grazie alla semplicità del loro funzionamento. Basta infatti seguire alcuni facili passaggi per creare una campagna. Dall’agosto del 2018 GoFundMe è anche in Italia, dove soltanto nei primi 8 mesi del 2019 sono stati raccolti 5.2 milioni di euro per cause sociali, spese mediche e legali, progetti di solidarietà.

GoFundMe

Ogni piattaforma di crowdfunding ha le sue regole. Per scegliere quella più adatta a noi possiamo valutare le tariffe e il supporto che ci viene offerto. Alcuni siti chiedono il 5-10% dell’importo raccolto, ma su GoFundMe il servizio è totalmente o. GoFundMe consente inoltre di ritirare il denaro pur non avendo raggiunto l’obiettivo economico della campagna e persino di farlo in qualsiasi momento, senza influire sulla barra di raccolta. Altri siti invece permettono di ritirare i fondi solo se l’obiettivo è stato raggiunto, rimborsando i soldi ai donatori in caso contrario.

Produzioni dal basso

La prima piattaforma nata in Italia è Produzioni dal Basso. Si tratta di un sito che accoglie campagne di diversa tipologia: iniziative sociali, prodotti artistici e culturali, start-up. Su ogni transazione la piattaforma trattiene dal 3 al 5% a seconda della tipologia di crowdfunding scelta e, per la maggior parte delle formule disponibili, bisogna pensare delle ricompense per i donatori. Ci sono vincoli di tempo: una campagna non può protrarsi oltre i 365 giorni. Per progettare il proprio crowdfunding l’utente può servirsi di alcuni tool offerti dal sito. 

Facebook

Un’altra piattaforma di crowdfunding in Italia è Rete del dono, un sito dedicato ai progetti di utilità sociale pensati e gestiti da organizzazioni non profit. La trattenuta è del 5% sul totale del denaro raccolto ed è a carico del beneficiario. C’è poi Buona Causa che oltre alla donazione online offre uno spazio per le petizioni. Non ha un team di comunicazione, per cui il lancio della campagna deve essere gestito dall’organizzatore della stessa.  Negli ultimi anni è diventato di moda per le ricorrenze aprire una raccolta fondi su Facebook. Questa modalità utile per certi versi, presenta però dei limiti. Il primo evidente è che possiamo condividere il nostro fundraising solo su quella piattaforma e non anche su altri social come Twitter e Whatsapp o via email ad esempio. Inoltre anche in questo caso non abbiamo a supportare il nostro progetto un team di comunicazione che ne curi la diffusione sui media. Tutto questo perché, a ben vedere, non si tratta di una vera e propria campagna, ma più di una transizione di denaro di cui noi siamo il tramite. Inoltre su Facebook sono presenti le inserzioni pubblicitarie, assenti su GoFundMe e sulle migliori piattaforme di crowdfunding.

Come scegliere una piattaforma

La proliferazione in questi anni di diversi siti di crowdfunding può farci sentire in un primo momento un po’ spaesati. Fare una buona scelta è essenziale per realizzare i nostri sogni. Di solito le piattaforme sono classificate in base alla tipologia. Alcune di esse possono combinare diverse opzioni, sebbene non capiti molto spesso. È importante scegliere una piattaforma specializzata nella categoria per la quale cerchiamo finanziamenti. Possiamo optare per un crowdfunding di investimento, in cui i donatori ottengono una quota del capitale sociale dell’azienda che lo organizza.

Il crowdfunding può anche prevedere una ricompensa. In questo caso, le persone che contribuiscono alla causa ricevono in cambio un qualche tipo di regalo, un prodotto o un servizio. Nelle raccolte fondi per beneficenza, coloro che partecipano lo fanno altruisticamente, senza aspettarsi nessuna contropartita. Come accade con la solidarietà o il crowdfunding che aiuta le ONG e le istituzioni a raccogliere fondi per progetti umanitari. Infine, troviamo il crowdlending, noto anche come crowdfunding del prestito, in cui gli investitori, oltre a rientrare del capitale versato all’inizio, ricevono interessi con un buon rendimento.

Un altro aspetto di cui tenere conto è l’area geografica in cui lanceremo la nostra campagna. Molte piattaforme di crowdfunding in Italia sono esclusivamente nazionali. Sceglierne una internazionale quando non si intende espandere il progetto in altri paesi è di solito sinonimo di fallimento. E viceversa il contrario: se abbiamo intenzione di dare al nostro progetto un respiro internazionale sarà auspicabile scegliere una piattaforma che ci dia la possibilità di raggiungere persone anche oltre confine. Poi dobbiamo capire che tipo di finanziamento ci interessa: possiamo optare per una modalità “tutto o niente” o sceglierne una “raccogli tutto”. Con la prima opzione incassiamo i soldi solo se otteniamo la cifra stabilita in partenza. Altrimenti non si riceve nulla e i donatori avranno indietro i soldi. Nel secondo caso invece ci verrà versata la somma raccolta, anche se non abbiamo raggiunto il budget prefissato.

La garanzia di GoFundMe

L’esperienza pregressa è un altro fattore fondamentale nella scelta di una tra le tante piattaforme di crowdfunding. Offrire consulenza, supporto e monitoraggio durante la campagna è un valore aggiunto, sebbene in alcuni casi questi servizi vengano addebitati. Se stiamo cercando una piattaforma di raccolta fondi, con un tasso dello 0%, GoFundMe è ciò che fa per noi. È la prima e unica piattaforma di raccolta fondi online a offrire la Donor protection guarantee, un’assicurazione che in caso di mancata ricezione delle donazioni, garantisce al beneficiario la somma versata a sostegno della sua campagna. 

Inoltre GoFundMe mette al primo posto la trasparenza e la prevenzione di frodi e riciclaggio di denaro, phishing, card testing e plagi e vigila sul corretto e coerente utilizzo dei fondi di ogni singola campagna. In più tutela la protezione dei dati personali degli utenti. Tutto questo è possibile grazie a software machine Learning che rilevano comportamenti rischiosi sulla piattaforma e a buona parte dello staff che verifica tutte le segnalazioni degli utenti e ogni campagna controllando l’identità dell’organizzatore e il rispetto delle regole della piattaforma. La sicurezza viene garantita fino alla fine e i fondi vengono rilasciati solo se si ha la certezza dell’identità del beneficiario e dei dati bancari, verificati preventivamente dal processore dei pagamenti. 

Comincia la tua campagna di crowdfunding

L’avvio di una campagna su GoFundMe è o, puoi farlo quando vuoi. Anche dallo smartphone. Inoltre non ci sono scadenze o obiettivi obbligatori e puoi entrare ricevere donazioni anche se non arrivi alla cifra stabilita per la campagna. Per questi motivi GoFundMe è una delle principali piattaforme di crowdfunding in Italia. Se stai pensando di avviare un progetto, iscriviti a GoFundMe e inizia subito a lavorare con l’azienda italiana di raccolta fondi che offre maggiori servizi senza commissioni.

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Scritto da elisa