Come Combattere La Povertà in Italia

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Nel 2021, in Italia, poco più di 1,9 milioni di famiglie e circa 5,6 milioni di individui sono in condizione di povertà assoluta, una situazione rileva l’Istat che conferma i massimi storici del 2020, anno dell’inizio della pandemia da Covid-19. L’Istituto informa come per la povertà relativa l’incidenza sale all’11,1% (da 10,1% del 2020) e le famiglie sotto la soglia sono circa 2,9 milioni (2,6 milioni nel 2020). Pensare che in un paese europeo tanta gente abbia ancora difficoltà a mangiare tre volte al giorno, a vestirsi, a disporre di beni di prima necessità, può sembrare fuori dalla realtà, eppure, secondo il quadro che traccia l’Istat, è proprio così. Lo Stato mette a disposizione sussidi e aiuti economici per chi vive una condizione di indigenza, ma non riesce a tamponare tutte le situazioni. Una grande mano la dà l’associazionismo, sia laico che cattolico. Molto puoi fare anche tu, grazie alla raccolta fondi. 

Una fotografia della povertà in Italia

L’identikit del povero oggi non è così scontato. Nel  nostro immaginario magari c’è un senzatetto che gira per strada con la barba lunga e i vestiti strappati, ma la realtà è diversa. Certo, esistono gli homeless nelle nostre città, però rappresentano una percentuale minima. I nuovi poveri oggi, sono persone che magari hanno anche un lavoro, ma non riescono lo stesso a fronteggiare le spese quotidiane, soprattutto se capita un imprevisto. Dobbiamo renderci conto che chi ha davvero bisogno del nostro aiuto potrebbe anche essere il vicino di casa che fatica a mettere sul tavolo il pranzo e la cena, o che non può andare dal dentista o che ancora non riesce a pagare le spese mediche.

Chi sono i poveri in Italia

Povertà assoluta vuol dire che non si dispone di risorse essenziali come cibo, acqua, casa, vestiti e medicine. Esempi di queste condizioni estreme si trovano soprattutto nel sud Italia e nelle Isole e si concentrano in maggior numero nelle grandi città. Sono le famiglie numerose e quelle con un solo genitore ad avere più difficoltà e, inoltre, il rischio di povertà assoluta aumenta con un basso titolo di studio o con un lavoro poco retribuito. Non è così difficile cadere in disgrazia. A molti è successo di perdere l’impiego, non riuscire a reinserirsi nel mercato ed entrare così, in breve tempo, nella spirale dell’indigenza.

Le differenze tra nord e sud

Nel 2021, secondo il Report Povertà 2021 dell’Istat, l’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma più alta nel Mezzogiorno (10,0%, da 9,4% del 2020) mentre scende in misura significativa al Nord (6,7% da 7,6%), in particolare nel Nord-ovest (6,7% da 7,9%). Tra le famiglie povere, il 42,2% risiede nel Mezzogiorno (38,6% nel 2020) e il 42,6% al Nord (47,0% nel 2020). Si ristabilisce dunque la proporzione registrata nel 2019, quando le famiglie povere del nostro Paese erano distribuite quasi in egual misura fra Nord e Mezzogiorno.

La povertà danneggia soprattutto i bambini 

I più colpiti dalla povertà in Italia sono purtroppo i minori. Una situazione ancora più preoccupante se si pensa che i figli dei poveri tendono a restare poveri a loro volta. Il Report Disuguitalia 2021, sottolinea come a fine estate 2020, durante la pandemia, nel 20% delle famiglie con figli minori di 14 anni uno o tutti e due i genitori avevano ridotto l’orario lavorativo o rinunciato al lavoro per accudirli. Di fronte al lockdown in molti si sono trovati senza risparmi adeguati per resistere. Un evento imprevedibile che ha impattato gravemente sulle condizioni delle famiglie italiane, soprattutto di quelle più povere con minori. 

Il sostegno alla povertà in Italia

Le persone che vivono in condizioni di indigenza possono contare su diversi tipi di aiuto economico. Lo Stato italiano prevede forme di assistenza rivolte agli individui e alle famiglie. Ci sono poi le organizzazioni cattoliche e laiche che offrono supporto finanziario per le spese quotidiane, ma anche mettendo a disposizione spazi e sportelli di ascolto. Se ti stai chiedendo cosa puoi fare tu per aiutare i poveri, la risposta è che il tuo impegno può fare la differenza. Tutti noi possiamo contribuire a rendere il mondo un posto migliore con piccoli gesti. Puoi dare una mano alle associazioni che lavorano per diminuire il tasso di povertà in Italia, o creare progetti per situazioni difficili del tuo territorio. Come? Organizzando ad esempio una raccolta fondi su un sito di crowdfunding.

Gli aiuti economici dello Stato

In Italia ci sono diverse forme di sussidio erogate dallo Stato per aiutare i poveri e le famiglie in difficoltà. La più conosciuta è l’assegno sociale che versa l’INPS, una prestazione economica, erogata a domanda, dedicata ai cittadini italiani e stranieri in condizioni economiche disagiate e con redditi inferiori alle soglie previste annualmente dalla legge. C’è poi la NASPI, una misura riconosciuta a chi viene licenziato o non vede rinnovato il rapporto di lavoro. Ancora il reddito di cittadinanza, di recente introduzione in Italia, che va a integrare le entrate di chi ha uno stipendio basso per avere un aiuto nel pagamento di bollette, affitto e per acquistare i beni di prima necesssità.

L’associazionismo laico e cattolico

In Italia c’è una grande tradizione di volontariato per aiutare i poveri e in generale le persone in difficoltà. Le organizzazioni non profit cattoliche offrono diversi servizi: dalla mensa, ai vestiti, al banco alimentare, al sostegno per i compiti, all’assistenza medica. Vediamo alcune grandi realtà molto attive nel contrasto alla povertà in Italia accanto a piccole e medie organizzazioni non profit laiche che svolgono anch’esse un ruolo capace di incidere profondamente sulla società. Per approfondimento puoi consultare anche l’articolo sulle associazioni di beneficenza da sostenere.

La comunità di Sant’Egidio
È un movimento di ispirazione cristiana cattolica nato nel 1968. Opera in più di 70 paesi in diversi continenti. Mette a disposizione le mense, il cibo, posti in cui dormire per i senza tetto, ma anche bagni e docce dove lavarsi. Offre assistenza medica e ha diversi sportelli di consulenza. 

Caritas
L’organismo pastorale della CEI ha come principale intento quello di aiutare i poveri. E lo fa con i centri di ascolto, lo studio dei bisogni, gli osservatori sulla povertà. Un altro servizio riguarda l’erogazione di prestiti agevolati per chi vive in condizioni di disagio ed emarginazione sociale e non riesce a far fronte alle spese quotidiane o anche per chi vuole avviare una piccola attività imprenditoriale.

Banco Alimentare
L’associazione recupera cibo che altrimenti andrebbe sprecato, destinandolo ad enti caritativi gratuitamente, inoltre, promuove politiche a favore della lotta allo spreco alimentare e a sostegno della povertà ed esclusione sociale, collaborando anche con le istituzioni UE e nazionali.

Energia Sospesa
Onlus che ha come obiettivo quello di sostenere le famiglie disagiate che non riescono a pagare le bollette perché vivono in condizioni di povertà. Attraverso la donazione di privati, aziende e fornitori di energia si prefigge di pagare le bollette di quelle famiglie in seria difficoltà economica.

Combattere la povertà in Italia con il crowfunding

“Voglio aiutare i poveri” sembra un’affermazione generica e difficile da mettere in pratica. Ma in realtà è più concreta di quanto pensi. Puoi fare molto per dare una mano e contribuire al sostegno alla povertà in Italia. Con la raccolta fondi puoi supportare le organizzazioni umanitarie o realizzare un tuo progetto se ad esempio conosci famiglie o gruppi del tuo quartiere in difficoltà economica. Puoi prendere spunto da una di queste campagne avviate su GoFundMe. 

L’associazione benefica Cucina Malati Poveri di Torino ha lanciato la campagna Abbiamo bisogno di pane e latte per continuare ad assicurare pane e latte alle 350 persone a cui forniscono cibo e conforto. Si tratta di una realtà che da oltre 120 anni è al fianco dei più deboli che arrivano su segnalazione della Croce Rossa e della San Vincenzo.

Ogni storia ci insegna che ognuno di noi, se motivato, ha il potere di dare il via a un processo virtuoso. Se ti poni domande su come aiutare i poveri in Italia, il passo successivo può essere la ricerca di una realtà vicina al tuo quartiere o nella tua città, visitarla e capire come contribuire. Puoi renderti utile impiegando il tuo tempo, oppure aprire una campagna per raccogliere fondi per raccogliere cibo e per aiutare chi ha difficoltà a mettere insieme un pranzo e una cena, oppure lanciare una raccolta fondi per aiutare a pagare le bollette. Devi solo lasciare spazio alla tua immaginazione.

Inizia la tua campagna oggi

Come puoi vedere, il tuo contributo è davvero importante e può fare la differenza. Con un tuo gesto puoi cambiare la vita di tante bambine e bambini, uomini e donne che vivono una condizione di povertà in Italia. Se ti stai ancora domandando come aiutare i poveri, prova a passare all’azione e avvia subito una raccolta fondi su GoFundMe. Diventa parte attiva del cambiamento che ti piacerebbe vedere nella società.

Scritto da elisa