Da Un Tumore Maligno Si Può Guarire? Due Casi Che Danno Speranza
Ogni giorno in Italia circa 1000 persone scoprono di avere un tumore. Non ne esiste un solo tipo, ma sono tante le forme di questa malattia e per questo le cure per il cancro vanno sempre più nella direzione delle terapie personalizzate. La ricerca medica nell’ultimo decennio ha fatto passi da gigante, scoprendo trattamenti in grado di attaccare il tumore in modo diverso rispetto al passato. Sono risultati che fanno ben sperare e in molti si chiedono se da un tumore maligno si può guarire. La scoperta più promettente degli ultimi anni sono le CAR-T, una tecnica innovativa ed efficace per diverse tipologie di cancro, anche in fase avanzata. Purtroppo si tratta di terapie non ancora del tutto accessibili in Italia. Cosa può fare chi ha un tumore e, dopo i trattamenti tradizionali, ora cerca cure alternative alla chemio perché non ha avuto una remissione della malattia e anzi sta peggiorando? Una soluzione è andare all’estero, negli Stati Uniti o in Israele, ma i costi sono davvero elevati. Il crowdfunding può rappresentare una soluzione al problema.
Nuove cure per i tumori
La ricerca è sempre più rivolta verso la medicina personalizzata. Ed è così che anche le nuove cure per il cancro diventano mirate. La stessa malattia può avere decorsi diversi a seconda del paziente ed ecco allora che la rivoluzione è studiare non solo un determinato tumore, ma quel tumore in un preciso individuo. Ogni malattia ha caratteristiche differenti e la scoperta di particolari proteine o ormoni su alcuni tipi di cancro ha portato a sviluppare farmaci di precisione. Quindi, negli ultimi decenni, sono stati scoperti trattamenti efficaci complementari o alternativi alla chemioterapia, tra questi l’immunoterapia. Altra cosa sono le cure alternative per il cancro, vale a dire quelle proposte dalla medicina non convenzionale. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Jama Oncology abbandonare i trattamenti tradizionali diminuisce la probabilità di sopravvivenza a tutti i tipi di tumori (Fonte Fondazione Veronesi).
Le Car-T e l’immunoterapia
L’immunoterapia è la strategia più innovativa nel campo delle nuove cure per il cancro. Grazie ad essa il sistema immunitario è di nuovo in grado di riconoscere ed eliminare le cellule malate. Una tecnica di questo tipo è la Car-T, un trattamento che consiste nel prelevare i linfociti T dal paziente, modificarli geneticamente in laboratorio e iniettarli di nuovo nel corpo. In questo modo le cellule reinfuse sono in grado di aggredire quelle malate e distruggerle. Una terapia che sta dando risultati importanti nel melanoma, nel tumore al polmone non a piccole cellule e per i linfomi. Qualche sperimentazione è stata fatta anche per il tumore al seno con metastasi ed hanno creato molto clamore in Italia i casi di Pamela Angelelli e Calogero Gliozzo, sottoposti alle Car-T con la malattia a uno stadio avanzato che sono ora in remissione dal cancro.
Le storie di successo nella cura del cancro
Le nuove cure per il cancro aprono scenari impensabili fino a pochi anni fa. E quindi si riaccende il dibattito: da un tumore maligno si può guarire? Persone con diagnosi anche molto pesanti possono ricominciare a sperare e a vedere la loro esistenza allungarsi. Purtroppo però i costi di queste terapie sono molto alti e in Italia sono pochi gli ospedali che le somministrano. Secondo la Fondazione Veronesi sino ad oggi i pazienti che avevano bisogno di questa cura potevano usufruirne solo per “via compassionevole”, 50 su 400-600 malati. Ora le cose stanno cambiando, ma nel frattempo cosa può fare chi le ha provate tutte? Se l’unica opportunità per avere accesso alle cure alternative alla chemio è di andare all’estero? Un’opzione è chiedere aiuto ai propri familiari, ma in certi casi non basta, giacché parliamo di centinaia di migliaia di euro. Un’alternativa percorribile è il crowdfunding, come è accaduto per Pamela e Calogero.
La storia di Pamela, guarita da un linfoma non Hodgkin
Pamela è al sesto mese di gravidanza quando scopre di avere un tumore. Si sottopone a diverse chemioterapie, ma non riesce a guarire dal linfoma non Hodgkin che nel suo caso è molto aggressivo. La sua unica speranza è provare con le CAR-T. Purtroppo la lista all’Istituto dei tumori di Milano è molto lunga: prima di lei ci sono circa 700 persone. Non resta quindi che guardare oltre confine e, in particolare, a Stati Uniti e Israele. Per accedere alle cure lì, servono tanti soldi: più di 500mila euro. Gli amici e i familiari di Pamela non si rassegnano, anche perché nel frattempo lei ha messo al mondo un bambino. Così decidono di aprire una campagna su GoFundMe e in poco tempo raccolgono oltre 363mila euro. Così Pamela può partire per Tel Aviv. Lì si sottopone alla terapia e arriva la notizia che tutti si auguravano: non ci sono più tracce di malattia. Pamela, grazie al crowdfunding, ha avuto la possibilità di tornare a sperare. Quella possibilità che in Italia le era stata negata.
Altre campagne per guarire dal tumore
Anche Luisa Stracqualursi, una ricercatrice dell’Università di Bologna, ha deciso di affidarsi al crowdfunding per curare il suo cancro con metastasi in stadio avanzato. In pochi mesi i suoi amici hanno raccolto su GoFundMe più di 100mila euro per permettere a Luisa di andare negli Stati Uniti, dove si sottoporrà a una cura sperimentale. Finalmente a settembre Luisa è potuta partire e cominciare i test per individuare la terapia più giusta per lei.
Crea oggi la tua campagna
Avviare una raccolta fondi su GoFundMe è semplice e veloce: basta registrarsi, creare la campagna e iniziare a diffonderla. Se hai bisogno di raccogliere in breve tempo una somma di denaro per cure mediche per te o per i tuoi familiari o amici puoi farlo in questo preciso momento, impiegando meno di un minuto. Affrontare terapie costose è oggi possibile grazie alla generosità di molte persone che decidono di donare con il crowdfunding.