Delia Bonuomo, barista del Bar Hobbit di Ventimiglia, dal 2016 ha accolto nel suo locale donne e uomini migranti che hanno attraversato la città di confine per raggiungere familiari e conoscenti, alla ricerca di un futuro migliore. Delia, per molto tempo, ha offerto loro pasti caldi, vestiti, assistenza, pur tra mille difficoltà.
Attraverso la campagna Ventimiglia Aperta, promossa da un gruppo di amici e amiche di Delia per sostenerla, ‘Mama Africa’, soprannominata così dalla stampa, è riuscita a mantenere aperto il suo locale e il suo progetto di solidarietà attiva.
In questi due anni di pandemia ha cercato di resistere alle chiusure e le restrizioni, ma ora, purtroppo, anche per motivi di salute, deve chiudere il bar Hobbit. “Faccio di nuovo appello alla vostra generosità per far si che io possa finire le pratiche della chiusura del bar, con la speranza di aprire poi uno nuovo e futuro snodo solidale essenziale a Ventimiglia per accogliere e sostenere le persone in transito” dichiara Delia.
La raccolta fondi, nata per sostenere il locale, continua in queste ore purtroppo per le spese di chiusura. Sono in molti a voler ringraziare Delia per la sua generosità e soprattutto per la sua umanità.