Isadora Bilancino

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Sono 130 mila le persone in Italia con sclerosi multipla, una malattia autoimmune, cronica, neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale. Diagnosticata tra i 20 e i 40 anni nel pieno dell’età lavorativa, colpisce le donne con un rapporto di 3 a 1 rispetto agli uomini. Si registra una diagnosi ogni 3 ore con 3.600 nuovi casi l’anno. (Dati Barometro della SM 2021 dell’AISM). 

Il 30 maggio è la giornata mondiale della sclerosi multipla, un’occasione per sensibilizzare su questa malattia difficile, imprevedibile e ancora poco conosciuta.

Isadora Bilancino, 36 anni e una vita eclettica. Digital marketer e insegnante di yoga, originaria di San Casciano, in Val di Pesa, Firenze, ama viaggiare e raggiungere mete lontane, fino a quando, nel 2014, scopre di avere la sclerosi multipla. Decide, così, di specializzarsi nell’insegnamento dello yoga per persone con SM.

Ad oggi, però, la situazione fisica di Isadora si sta complicando e per questo ha deciso di aprire una raccolta fondi su GoFundMe non potendo più permettersi di lavorare “Sto iniziando ad avere problemi a camminare, fare le scale e stare in piedi. Sto prendendo i farmaci immunosoppressori forniti dal sistema sanitario nazionale italiano, ma per quanto riguarda la fisioterapia e l’aiuto psicologico, al momento, non c’è una rete che mi sostiene e devo provvedere con le mie risorse economiche”.

Isadora crede nei progressi che la ricerca scientifica sta ottenendo sulla SM, ma molto resta ancora da fare “Ho deciso di aprire questa campagna anche perché sono convinta che far vedere una vita complicata e farsi vedere in difficoltà può essere un esempio per tutti, è un modo per sensibilizzare sulla malattia e soprattutto sulle persone con SM che si trovano costrette da difficoltà fisiche più o meno accentuate. Parlare delle proprie condizioni, può essere importante anche per dare nuovo impulso alla ricerca e trovare presto le cause di questa patologia neurodegenerativa”. 

Spesso la diagnosi di sclerosi multipla arriva in ritardo perché alcuni sintomi sono comuni ad altre patologie. Ad oggi le cause di questa patologia sono ancora sconosciute e quindi non è possibile parlare di prevenzione; tuttavia sono disponibili terapie in grado di rallentare la progressione e restituendo una qualità della vita migliore al paziente. 

 

 

 

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