La vita è fatta di sogni e impegno per realizzarli. L’affetto dei propri cari e degli amici è centrale per raggiungerli. Come nelle storie di Christian, Olivia e Hussein, che hanno avuto delle difficoltà e sono state sostenute da migliaia di persone attraverso la raccolta fondi sociale. Vogliamo raccontarvi, qui in basso, l’impatto che è stato generato sulle loro vite grazie alle vostre donazioni e per farlo diamo parola a chi oggi ha visto la sua vita cambiare.
Qualche anno fa l’ingegnere Maurizio Nesti, durante un viaggio di lavoro a Mosul in Iraq, ha conosciuto il piccolo Hussein. Un bimbo pieno di vita che però nascondeva un problema cardiaco importante e che avrebbe per sempre compromesso la sua vita se non operato urgentemente. Tornato in Italia Maurizio ha lanciato una raccolta fondi per salvare Hussein: grazie alla solidarietà di decine persone è riuscito a trasferire il piccolo con il padre a Genova. Hussein è stato operato da una equipe medica specializzata presso l’Ospedale Giannina Gaslini. Dopo una delicatissima operazione al cuore, Hussein oggi è un bimbo come gli altri: corre, gioca, cresce a vista d’occhio. È tornato in Iraq e vive insieme ai genitori la sua adolescenza.
A soli 22 anni Christian Volpi ha dovuto affrontare la sfida più grande della sua vita. In un bruttissimo incidente in scooter ha perso le gambe. Un dramma per lui, vero atleta e allenatore di promesse della canoa. Oggi, grazie ad una raccolta fondi lanciata dai suoi amici per l’acquisto di protesi di nuova generazione e per affrontare le spese di riabilitazione, si sta allenando per coltivare il suo sogno più importante: andare alle prossime olimpiadi.
Olivia è una bambina affetta da una malattia rara di cui al mondo si conoscono solo 30 casi, ma i suoi genitori non si sono arresi e, con la loro associazione Help Olly Onlus, hanno dato vita alla raccolta fondi Teddies4Olly, un progetto per garantire un anno di cure alla piccola. L’unico modo per salvare Olly è finanziare e sostenere subito una ricerca scientifica specifica, dedicata alla sua patologia. Oltre mille persone hanno già donato alla campagna, assicurandole una importante mano nell’assicurare alla bimba un anno di cure. Manca l’ultimo passo da fare insieme.